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Firma elettronica e Pec: al via nuove regole Ue. Antonello Giacomelli: ‘Primo passo verso mercato unico’

firma elettronica

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Una firma elettronica per il via libera  alla firma digitale e alla posta elettronica certificata a livello europeo. La apporranno domani il presidente di turno del Consiglio europeo delle telecomunicazioni, Antonello Giacomelli, e la parlamentare europea Marita Ulvskog al regolamento eIDAS (electronic identification and trust services for electronic transactions in the internal market), che fissa le condizioni a cui gli Stati membri riconoscono i mezzi di identificazione elettronica delle persone fisiche e giuridiche che rientrano in un regime notificato di identificazione elettronica di un altro Stato membro.

Il regolamento stabilisce altresì le norme relative alle transazioni elettroniche e istituisce un quadro giuridico per le firme elettroniche, i documenti elettronici, i servizi elettronici di recapito certificato e i servizi relativi ai certificati di autenticazione di siti web, consentendo di dare valore legale all’identificazione, al riconoscimento e alla firma digitali di ogni persona giuridica negli stati Ue, pubblica e privata.

In vigore dal 17 settembre scorso, il Regolamento sarà applicato, per quanto riguarda servizi fiduciari come la posta elettronica certificata, a partire dal luglio 2016 per dare tempo agli stati di adeguare servizi e legislazioni nazionali.

L’utilizzo della carta didentità elettronica per accedere a servizi pubblici online di un altro paese europeo sarà invece obbligatorio per i cittadini soltanto dal 2018 mentre dalla metà del prossimo anno scatterà su base volontaria.

Per il sottosegretario alle tlc Antonello Giacomelli, “Il regolamento rappresenta il primo passo concreto in direzione del mercato digitale unico: per esempio, con la firma elettronica europea le Pmi potranno partecipare senza carte né bolli ai bandi di gara di tutti i paesi Ue. Il digitale è la strada principale per far ripartire l’economia europea”. 

Alla cerimonia di firma parteciperà anche il vicepresidente della Commissione europea e commissario all’Agenda digitale Neelie Kroes. (A.T.)

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