“Entro il 1° gennaio 2022, come previsto dalla legge, verrà sviluppata, testata e rilasciata una Piattaforma sicura e integrata con l’Anagrafe Nazionale della popolazione residente per permettere di sottoscrivere le proposte referendarie”.
Lo ha annunciato oggi il Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, al termine dell’incontro di questa mattina con una delegazione dell’Associazione Luca Coscioni, guidata dal Co-presidente Marco Gentili, per un confronto sulla possibilità di anticipare l’uso della firma digitale per raccogliere le sottoscrizioni su proposte di iniziativa popolare legislativa e referendaria.
“La piattaforma, sviluppata da Sogei, ha detto il Ministro, consentirà di digitalizzare l’intero processo end-to-end tramite l’integrazione informatica dell’Anagrafe e delle liste elettorali. L’accesso da remoto avverrà mediante SPID o CIE, con la contestuale validazione temporale delle sottoscrizioni”.
In merito alla richiesta di anticipo dell’utilizzo della firma elettronica qualificata alla data del 1° luglio 2021, il Ministro si è impegnato a valutare la compatibilità delle proposte dell’Associazione con il contesto normativo e ha aperto le essenziali interlocuzioni con gli uffici degli altri Ministeri competenti, considerata la loro specifica competenza in materia.
Firma digitale per il referendum sull’eutanasia legale: si dovrà ancora aspettare
Tutto è partito dopo l’invio della lettera che Gentili scrisse a Colao per introdurre la firma digitale per i referendum “per chiedere che i diritti di partecipazione democratica siano urgentemente garantiti, anche attraverso le modalità digitali in quanto promotore della proposta di referendum abrogativo con il comitato promotore del referendum sull’eutanasia legale – e da persona affetta di sclerosi laterale amiotrofica e impossibilitata a muovermi in autonomia e a parlare con la propria voce”, si leggeva nella lettera.
Proprio per le sue competenze, è il ministro Colao a potere intervenire e “urgentemente, considerata la violazione in corso dei diritti costituzionali dei cittadini”. Con Spid e carta d’identità elettronica si può agevolmente procedere alle firme digitali per i referendum. La riattivazione dei diritti di partecipazione democratica non sia rinviata a data da destinarsi…penso non si possa accettare che la democrazia nell’era del lavoro agile e della didattica a distanza resti l’unica attività il cui esercizio a distanza resti precluso nonostante la tecnologia lo renda possibile”. Insomma la transizione digitale “non può continuare a escludere la democrazia, ma invece sia occasione per rafforzarla”.
Per l’ex parlamentare radicale Marco Perduca, che ha accompagnato Gentili all’incontro di oggi “i tempi indicati dal ministro non coincidono con le nostre necessità, dato che le firme per il referendum sull’eutanasia devono essere consegnate entro il 30 settembre 2021. Stiamo dunque cercando delle soluzione alternative: o proporre noi un sistema indipendente e certificato, oppure permettere l’utilizzo dello Spid”.