La Città di Firenze entra a far parte del progetto europeo “Replicate”, dedicato allo sviluppo delle smart cities nei Paesi membri. Assieme alle città di San Sebastian in Spagna e di Bristol in Inghilterra, il capoluogo toscano e i ricercatori del DISIT Lab (Distributed Systems and Internet Technology Lab) del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione (DINFO) dell’Università degli Studi di Firenze, coordinati da Paolo Nesi, avranno il compito di rendere operative le tecnologie intelligenti in particolare nel campo delle Ict, lavorando all’automazione e alla gestione dei dati oltre che all’interfaccia delle varie applicazioni per i cittadini.
Alla Città sono arrivati 10 milioni di euro (su 30 complessivi) per la partecipazione al progetto, di cui circa 500.000 andranno al DISIT Lab.
“È un progetto selezionato dall’Unione europea come il numero uno per le smart city a livello europeo – ha detto Nardella – Con ‘Replicate’ siamo i primi in Italia, un dato di cui andiamo fieri anche perché grazie a questa vittoria otteniamo un finanziamento di 7 milioni e mezzo di euro, al quale si aggiungono 3 milioni dei partners privati. Un aiuto importante per continuare a puntare su mobilità sostenibile, risparmio energetico e su reti di strutture intelligenti come l’illuminazione pubblica a led, la videosorveglianza, il sistema wi-fi. Grazie a tutti questi interventi – ha concluso il sindaco – Firenze ridurrà di 8mila tonnellate le emissioni di anidride carbonica all’anno, a tutto vantaggio della salute e del risparmio economico sulla bolletta del gas, della luce e dell’acqua”.
A partire dal primo gennaio 2016 partiranno gli interventi su Novoli, Cascine e Piagge su tre aree pilota: efficientamento energetico, mobilità sostenibile, innovazione tecnologica.
“Con ‘Replicate’ saranno estese le tecnologie che DISIT Lab ha già sviluppato per Firenze – ha commentato Nesi, ordinario di Sistemi di elaborazione delle informazioni – come la app Km4City, che fornisce in tempo reale ai cittadini informazioni su 75000 servizi geolocalizzati, dai trasporti alla mobilità, dai beni culturali alle strutture ospedaliere, fino al meteo e alla sostenibilità ambientale. E come RESOLUTE, Icaro Cloud e Twitter Vigilance, realizzata in collaborazione con il Lamma (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale per lo sviluppo sostenibile”.
L’iniziativa, che fa parte del programma Horizon 2020, vede la partecipazione di oltre 30 partner e la collaborazione di importanti aziende internazionali, tra cui Toshiba, Thales, NEC e di aziende italiane come Telecom, Enel e del CNR, con l’obiettivo di sviluppare tecnologie smart city nel campo dell’energia, dei trasporti e delle ICT.