Per la precisione 39,8 Gigabit per secondo in download e 11,4 Gigabit per secondo in upload. Questo è il risultato dello speedtest effettuato, ieri, presso l’università di Mantova sulla rete in fibra ottica dell’operatore di telecomunicazioni Mynet. È un record. Per la prima volta, infatti, in Italia e in tutta Europa si moltiplica fino a venti volte la velocità massima raggiungibile dalle attuali tecnologie GPON (Gigabit Passive Optical Network) già impiegate commercialmente e si aprono le porte alla fibra ottica a 50 Giga.
Questo primo test è un record anche perché è stato effettuato fuori dai laboratori, su un traffico dati reale, presso le reti vere dispiegate nelle città. La 50G-PON è un tipo di rete ottica passiva (PON) che utilizza una singola fibra ottica condivisa fino a 128 clienti per trasmettere dati ad alta velocità raggiungendo una velocità di trasferimento dati teorica massima di 50 Gigabit al secondo.
Per capire i vantaggi per aziende, Pubbliche amministrazioni e cittadini abbiamo il Direttore generale di Mynet Giovanni Zorzoni.
Key4biz. Quali sono ora i vantaggi per chi può accedere alla fibra ottica fino 50 Giga?
Giovanni Zorzoni. Uno dei vantaggi maggiori della tecnologia 50G-PON è poter offrire delle velocità garantite, come fossero punto-punto, a determinati “profili” di banda di tipo “ultra-broadband” (da 2,5 a 10 Gbit/s), come possono essere l’Università, aziende, PMI, PA e cittadini. Concretamente, noi utilizziamo una singola fibra ottica condivisa, realmente, fino a 20 clienti, per motivi infrastrutturali, per trasmettere dati ad alta velocità: con questa tecnologia siamo in grado di garantire, al 100%, la banda minima per esempio 10 Giga per due clienti (l’Ateneo e un’azienda) e ai restanti 18 possiamo garantire 1 Gbit/s, così si raggiunge la velocità di trasferimento dati teorica massima di 50 Gigabit al secondo. In generale, sulla stessa linea in fibra ottica le velocità garantite e i servizi con velocità di picco sono molto più alti con prestazioni migliori delle soluzioni sul mercato.
Key4biz. Quali le differenze con le altre soluzioni di mercato con i profili di banda di tipo “ultra-broadband”, da 2,5 a 10 Gbit/s?
Giovanni Zorzoni. Se una connessione da 2,5 Gigabit per secondo in download è condivisa da due utenze, la velocità individuale è della metà e si riduce con l’aumentare degli utenti. Noi offriamo la certezza di una velocità minima garantita.
Key4biz. Quali i prossimi passi per il bene del Paese?
Giovanni Zorzoni. Gli operatori dovrebbero continuare a investire sul backhauling per garantire le velocità di connessione promesse anche durante i momenti di picco. In secondo luogo, l’innovazione tecnologica in questo settore deve camminare di pari passo con la transizione ecologica e quindi l’obiettivo è aumentare sempre più la velocità, ma con apparati sempre più green. Ed infine, occorre potenziare la connessione del Wi-Fi, largamente utilizzata da imprese e famiglie. Chiediamo che il Governo dica no alla destinazione dello spettro alto dei 6 GHz (6.425 – 7.125 MHz) alla banda larga mobile e al 5G ed apra l’intero spettro di 1200 Mhz all’uso per il Wi-Fi di nuova generazione.