In Italia la vera fibra FTTH è la più economica d’Europa, con un costo medio di 26,57 euro al mese, inferiore ai 33 euro di Francia e Spagna e ai 46 euro di UK.
Tuttavia l’adozione resta bassa: appena il 26% degli italiani connessi usa la fibra, contro il 54% della media UE. Nonostante l’aumento della copertura, che è passata dal 12% al 26% delle linee fisse dal 2021 al 2024, il paese fatica a tenere il passo, anche a causa della prolungata guerra dei prezzi che ha ridotto i ricavi delle telco di 14,7 miliardi tra il 2010 e il 2023.
Resta poi il problema del take up, vale a dire il decollo in piena regola degli abbonamenti che ancora non si registra. Un tema questo alquanto spinoso soprattutto sul fronte aziendale.
Servirebbero forse dei nuovi incentivi sotto forma di voucher?
Il tema dello sblocco della domanda resta latente a livello di aziende e famiglie.
Secondo molti esperti, sarebbe auspicabile un aumento dei prezzi per l’FTTH rispetto alla tecnologia FTTC (fibra misto rame) in modo da sottolineare e valorizzare la differenza di performance e di resa della vera fibra. In Germania i consumatori sono disposti a spendere quasi 50 euro al mese per una connessione di qualità superiore.
Fibra italiana la più conveniente
Secondo l’osservatorio tariffe di Segugio.it, di Moltiply Group Spa, la convenienza della fibra italiana non ha spinto gli operatori a proporre pacchetti diversificati come accade in Francia, Spagna, UK e Germania, dove vengono offerte soluzioni a banda limitata.
Questa dinamica, associata alla pressione sui margini, lascia operatori come Tim, Vodafone, Fastweb e altri in una situazione difficile, con una lenta crescita del mercato rispetto al resto d’Europa.
Durante l’assemblea di Asstel, è stato evidenziato come le telco abbiano bisogno di modelli più sostenibili per rilanciare il settore, che al momento non beneficia appieno del potenziale della fibra FTHH.
La situazione italiana è paradossale: un mercato conveniente per i consumatori, ma insufficiente per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture e favorire una piena digitalizzazione del Paese.
Quanto costa la fibra ottica in Italia
I dati raccolti dall’Osservatorio confermano il costo di un abbonamento per la connessione Internet casa in Italia. Per un accesso a Internet da rete fissa, a prescindere dalla tecnologia considerata (FTTH, FTTC, ADSL e FWA) bisogna mettere in conto una spesa media di 26,09 euro al mese (il dato si riferisce alla spesa mensile media per il primo anno di abbonamento). Limitando l’analisi alle sole offerte fibra ottica FTTH, invece, il costo medio rilevato risulta essere di 26,57 euro al mese.
Perché l’FTTH costa come l’FTTC?
Dalla tabella risulta evidente che l’Italia è l’unico paese Ue che non valorizza la vera fibra nel prezzo all’utente finale, equiparando di fatto FTTH e FTTC. Perché?
Tre anni fa, a novembre 2021, la fibra FTTH costava, in media, 25,79 euro al mese ma aveva una copertura molto inferiore del territorio nazionale. La crescita della copertura e un prezzo aumentato di poche decine di centesimi al mese hanno garantito una sostanziale diffusione della fibra ottica FTTH, passata dall’11,7% al 25,9% del totale delle linee di rete fissa attive in Italia (dati AGCOM; confronto giugno 2021 – giugno 2024).
In questo momento, accedere alla fibra ottica FTTH è molto più semplice ed il mercato continua a viaggiare su prezzi sostanzialmente stabili, con un canone medio di poco superiore ai 25 euro al mese, mentre la copertura è in costante crescita, con il 59,6% delle famiglie raggiunte dalla rete FTTH (dati AGCOM, novembre 2024) e una percentuale superiore al 50% per 17 su 20 regioni italiane.