“Siamo in una fase molto avanzata di definizione delle gare che porteranno all’Italia piu’ infrastrutture in fibra, ma anche 5G e soprattutto tutte le applicazioni che con il 5G dovranno andare”. Lo ha sottolineato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione e la transizione digitale, nel suo intervento al Digital Summit 2021. “Stiamo lavorando bene e – ha aggiunto – ci saranno annunci e novita’ a breve sulla parte di servizi digitali. Tra l’altro vorrei dire che e’ anche un’area dove possiamo, come italiani, per una volta, non sentirci indietro. Per tanti anni io ho vissuto a meta’ tra due Paesi e quando faccio i confronti su come da cittadino faccio certe cose in Italia o nell’altro Paese dove vivevo, devo dire che l’Italia non esce male anche se non siamo perfetti ovviamente”.
Colao ha anche sottolineato che la scienza e la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, sono state rimesse “al centro di quello che facciamo, abbiamo approvato la settimana scorsa (al Cidt) una strategia per l’intelligenza artificiale che poi verra’ presentata al governo e verrà adottata”.
Il riferimento di Colao riguarda i bandi per i fondi pubblici del Pnrr riservati alla copertura delle aree grigie.
Si andrà verso un modello a incentivo? Pare questo l’orientamento del Governo, che non vuole replicare il modello a concessione già adottato per le aree bianche.
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Ma quando arriva la mappatura del 5G?
Tarda ancora ad arrivare l’esito della consultazione sul piano 5G degli operatori che doveva arrivare a fine agosto.
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Esito della mappatura a giorni
L’esito della mappatura, in arrivo a giorni, è fondamentale per l’erogazione dei fondi del PNRR. In altri termini, le intenzioni di investimento degli operatori al 2025 saranno passate al microscopio a Bruxelles.
Gli operatori alle prese con la guerra dei prezzi e il calo dei fatturati dovuti al Covid dovranno in ogni caso soddisfare le aspettative di Bruxelles in termini di “credibilità dei rispettivi piani di copertura”.
Dei 2 miliardi in arrivo dal Recovery Plan per la connettività mobile, un miliardo verrà destinato ad incentivare la realizzazione del 5G nelle aree “a fallimento di mercato” che verranno definite dopo la conclusione della mappatura in corso e attesa entro giugno.
600 milioni saranno destinati alla realizzazione del backhauling in fibra su circa 10mila chilometri di strade extraurbane altamente trafficate. Altri 420 milioni saranno messi a disposizione dell’iniziativa europea dei corridoi transfrontalieri 5G.
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