I numeri

Fibercop, quasi metà dei ricavi dall’FTTC. Tim primo cliente. Adsl ancora più forte dell’FTTH. I ritardi del 5G un plus per la fibra?

di |

Tim primo cliente. Adsl ancora più forte dell’FTTH. I ritardi del 5G un plus per la fibra?

L’FTTC rappresenta ancora quasi la metà dei ricavi di Fibercop, la società della rete scorporata da Tim che punta sullo status di operatore wholesale only per raggiungere nuovi vantaggi regolatori. L’operatore controllato da KKR ha da poco diffuso i suoi risultati per il 2024 e sono diversi gli spunti che arrivano dalla presentazione aziendale. Un PDF di una ventina di pagine dove si trova condensata la fotografia e la strategia dell’azienda.

Quasi metà dei ricavi arriva da Tim

Fibercop ha chiuso il 2024 con ricavi pro-forma per 3,9 miliardi di euro, a fronte di un Ebitdal di 1,9 miliardi. Il debito netto è di 9,2 miliardi di euro.

Il mix delle fonti di ricavo parla chiaro: TIM rappresenta il 48% del totale, a fronte di un 14% che proviene da Fastweb e un 13% da Vodafone. Il che porta quindi la nuova entità Fastweb + Vodafone al 27% dei ricavi complessivi di Fibercop. Segue WindTre con il 10%, Open Fiber con il 3%, Tiscali con l’1% e tutti gli altri al 10%.

Fibercop leader di mercato dell’FTTC. L’adsl supera ancora l’FTTH

Per quanto riguarda gli accessi a banda larga, Fibercop è il leader di mercato con il 63% delle linee immobiliari in FTTC, mentre l’Adsl supera ancora gli accessi FTTH, con una percentuale del 20,7% delle unità immobiliari raggiunte a fronte del 16,3%.

La separazione da Tim di Fibercop è avvenuta formalmente il primo luglio del 2024.

FTTH, wholesale only e ottimizzazioni

Il rollout dell’FTTH procede secondo i piani, a dicembre 2024 aveva raggiunto 12,2 milioni di unità immobiliari coperte.

L’azienda punta sul riconoscimento in tempi brevi dello status di operatore wholesale only, su cui l’Agcom ha avviato una consultazione.

Le efficienze raggiunte dopo lo scorporo hanno raggiunto 100 milioni di euro grazie ad iniziative delle risorse umane (1.300 prepensionamenti compresi manager), decommissioning della rete in rame, ottimizzazioni immobiliari e IT.

Mercato banda larga in Italia: 5G non in grado di rispondere alla crescente domanda di traffico

Il mercato italiano della banda larga è ancora relativamente poco penetrato. I margini di crescita, secondo Fibercop, ci sono anche perché la domanda di traffico cresce e il 5G non sarà in grado di rispondere.

Dalla presentazione aziendale emerge che Fibercop in qualche modo fa affidamento sulla scarsa diffusione del 5G per una più rapida diffusione dell’FTTH.

L’equazione -5G uguale +FTTH sarà rispettata dalla realtà?

La minor diffusione della banda ultralarga wireless equivale ad un vantaggio per la diffusione della fibra FTTH? Pare curioso che una delle leve di sviluppo dell’FTTH si fondi sul ritardo del 5G, come se queste due tecnologie fossero fra loro concorrenti.

5G e FTTH sono due tecnologie concorrenti fra loro?

Quel che è certo è che il take up dell’FTTC in Italia è al 44%, più del doppio della media Ue ferma al 21%. E’ per questo che, diversamente da quanto vale per il concorrente Open Fiber che non dispone di FTTC, il lento take up dell’FTTH impatta in modo limitato su Fibercop, che tuttavia continuerà ad investire massicciamente in FTTH.

L’operatore si aspetta dinamiche di prezzo più stabili con la designazione a operatore wholesale only.

Detto questo, è evidente che l’FTTC rappresenta ancora la fonte principale di ricavi per l’azienda.

L’FTTH è in crescita ma la fotografia è chiara. Ci vorrà del tempo prima che raggiunga una massa critica analoga all’FTTC.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz