Il progetto FiberCop è ammissibile per un vaglio più approfondito. Questa la decisione presa oggi dall’Agcom.
Infatti il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha svolto una preliminare discussione sul progetto di separazione legale volontaria della rete fissa di accesso dell’operatore TIM. L’iniziativa, che si fonda su un modello di coinvestimento fra operatori, prevede la creazione di una società separata – FiberCop – alla quale TIM conferirà le proprie infrastrutture passive della rete di accesso secondaria (dall’armadio di strada alle sedi degli utenti), sia in rame che in fibra.
FiberCop è la società della rete secondaria di Tim (58%) partecipata da Kkr (37,5%) e Fastweb(4,5%) dopo il conferimento del 20% detenuto in Flash Fiber.
Gli Uffici dell’Autorità hanno condotto una preliminare analisi tesa a verificare – come previsto dalle Linee Guida dell’Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (BEREC) – l’affidabilità e la serietà del progetto di separazione, nonché la sua potenziale idoneità a migliorare le condizioni di concorrenza nel settore.
Nella nota di Agcom si legge:
Ad esito di tali valutazioni, il Consiglio ha ritenuto il progetto ammissibile per un vaglio più approfondito nell’ambito dell’analisi coordinata dei mercati dell’accesso prevista dal comma 2 dell’art. 50-ter del Codice, disponendo altresì una consultazione pubblica al fine di acquisire le valutazioni del mercato sul progetto medesimo e garantire così la più ampia partecipazione degli operatori del settore.
L’Autorità, conclude la nota, sarà quindi chiamata a valutare, con gli strumenti propri dell’analisi di mercato, l’effetto del progetto di separazione sugli obblighi regolamentari esistenti avuto riguardo in particolare alle garanzie di equivalence e parità di trattamento nella fornitura dei servizi di accesso alla rete con l’obiettivo ultimo di porre le condizioni per un effettivo e rapido sviluppo della banda ultra-larga nel nostro Paese.