Sistemi di traduzione simultanea, cyber security, fatturazione elettronica, Europeana e safer internet. Sono queste le aree interessate dall’ultima tornata di bandi per complessivi 28 milioni di euro pubblicati dalla Commissione europea nell’ambito del Connecting Europe Facility (CEF) con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo e il supporto delle infrastrutture di servizi digitali (Digital Service Infrastructure, DSI).
I fondi del CEF Telecom sono destinati a finanziare progetti di interesse comune volti ad aumentare l’interoperabilità, la connettività e l’implementazione di infrastrutture digitali transeuropee in tutta l’Unione.
Sostengono inoltre il flusso di investimenti pubblici e privati verso soluzioni in grado di migliorare la vita quotidiana dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni pubbliche e di contribuire allo sviluppo di un mercato unico digitale.
Per ricevere un cofinanziamento nell’ambito degli inviti a presentare proposte, i progetti devono essere pronti per la distribuzione, contribuire alla realizzazione del mercato unico digitale dell’UE e avere una strategia di sostenibilità a lungo termine. Il finanziamento sarà assegnato a quelle proposte ammissibili che meglio soddisfano i criteri di aggiudicazione, come specificato nel 2016 CEF Telecom Work Programme.
Questi ultimi due inviti a presentare proposte – aperti fino al 15 dicembre – sono il terzo e il quarto nell’ambito del 2016
Nello specifico, 6,5 milioni di euro andranno a sovvenzionare lo sviluppo di sistemi di traduzione simultanea per le amministrazioni pubbliche, così da facilitare lo scambio di informazioni per i cittadini, le imprese e le amministrazioni di pesi diversi.
12 milioni saranno destinati al settore della cyber security per creare, mantenere o ampliare le capacità nazionali di svolgere una serie di servizi di sicurezza informatica, al fine di consentire agli Stati membri di partecipare in condizioni di parità ai meccanismi di cooperazione
7 milioni di euro andranno a supportare l’adozione di soluzioni di fatturazione elettronica tra le amministrazioni pubbliche, contribuendo alla trasformazione digitale degli appalti pubblici.
2 milioni andranno infine a Europeana con l’obiettivo di valorizzare i tesori culturali d’Europa sulla piattaforma.