Il Tar del Lazio ha respinto questa mattina il ricorso di Vodafone con il quale la società chiedeva la sospensiva del nulla osta di CONSIP per il subentro di Fastweb a Tiscali nel contratto quadro SPC, relativo alla fornitura di servizi di connettività alla Pubblica Amministrazione che aveva una base d’asta da 2,4 miliardi.
La richiesta di sospensiva è stata rigettata dal TAR sulla base del fatto che la materia è di competenza del giudice ordinario, non di quello amministrativo. Su tale aspetto si esprimerà in modo definitivo la Cassazione nei prossimi mesi.
Di fatto, il ricorso nel merito è congelato ed eventualmente se ne riparlerà quando la Cassazione si pronuncerà sul giudice competente.
La decisione odierna del TAR dà ulteriore conferma della legittimità del subentro di Fastweb nella titolarità del contratto SPC – in seguito all’acquisizione del ramo d’azienda Tiscali Business, comprensivo, tra l’altro, anche dei clienti Top Client di Tiscali Italia – e la piena operatività dello stesso.
Come noto, Fastweb, a seguito di tale subentro, gestirà in virtù del suo ruolo di primo aggiudicatario, il 60% del valore complessivo della connettività alle Pubbliche Amministrazioni. In questa fase Fastweb è attivamente impegnata nella contrattualizzazione dei nuovi clienti e nella migrazione dei clienti esistenti dal vecchio contratto SPC al nuovo. Hanno già sottoscritto l’accordo con Fastweb, tra gli altri, Agenzia del Demanio, Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, MEF – DF, Equitalia, Sogei.
Proprio ieri si è peraltro conclusa, con esito positivo, la fase di collaudo, che consente all’azienda di procedere con l’attivazione dei servizi. Oltre alla connettività, Fastweb, in virtù di altre convenzioni che si è aggiudicata, fornisce alla PA nazionale e locale un range ampio di servizi – a partire ad esempio dalla cyber security – cruciali per supportare la PA nel percorso di dematerializzazione dei processi e di digitalizzazione dei servizi ai cittadini.