Nell’annunciare i risultati del primo semestre 2020, 28esimo trimestre di crescita per ricavi, clienti e margini, Fastweb ha anche indicato la visione del futuro. Vuole diventare un OTT infrastrutturato, “capace di coniugare la propria vocazione infrastrutturale con l’immediatezza e semplicità d’uso consentite dalle piattaforme digitali avanzate”, spiega la società, che ha ribadito i vantaggi del progetto FiberCop.
Infatti è in fase di definizione l’accordo tra Fastweb, TIM e il fondo infrastrutturale KKR per la creazione di FiberCop – un veicolo di coinvestimento nel quale conferire la rete secondaria in rame di TIM e la rete in fibra realizzata da FlashFiber, la joint venture costituita nel 2016 da TIM e Fastweb. L’accordo prevede il conferimento del 20% della partecipazione in FlashFiber di Fastweb a fronte del quale quest’ultima deterrà il 4,5 per cento della nuova entità. La firma dell’accordo, prevista per il 4 Agosto, è stata rinviata al prossimo 31 Agosto per dare al Governo l’opportunità di valutare il progetto ed eventualmente prendervi parte.
Alberto Calcagno (Ad Fastweb): “Con FiberCop, società terza per realizzazione delle nuove reti e vendita dei servizi wholesale“
“A chi paventa rischi per la concorrenza derivanti da un modello verticalmente integrato”, ha detto Alberto Calcagno, Ad Fastweb, “la contrapposizione tra modello verticalmente integrato e ‘wholesale only’ nel caso di FiberCop è totalmente fuorviante. Da competitor storico di TIM, siamo ben consapevoli che la scelta di scorporare la rete in rame e fibra in FiberCop è un passaggio epocale. Se il progetto andrà in porto, sarà una società terza – non coinvolta nella vendita di servizi agli utenti finali e aperta all’investimento di tutti gli operatori – ad occuparsi della realizzazione delle nuove reti e della vendita dei servizi wholesale, a garanzia della non discriminazione e del successo del progetto industriale.
“Un modello che abbiamo sperimentato con FlashFiber”, ha ricordato l’AD di Fastweb, “che ha portato a termine il proprio obiettivo – cablare in FTTH 3 milioni di case e aziende – nei tempi stabiliti, aumentando il livello di concorrenza e mettendo a disposizione di tutto il mercato le nuove connessioni. Così come significativo è l’interesse di un fondo infrastrutturale come KKR, che certifica la solidità del progetto e il fatto che si è imboccata una strada di non ritorno per l’upgrade definitivo della rete in rame”.
Risultati primo semestre
Anche nel secondo trimestre dell’anno Fastweb registra un aumento di clienti fissi e mobili, del fatturato e dei margini. L’azienda prosegue dunque il suo percorso di crescita nel mercato nazionale della banda larga e ultralarga per il 28esimo trimestre consecutivo.
Nei primi 6 mesi del 2020 +4% clienti a banda larga e +5 ricavi
Nel primo semestre si conferma il trend di crescita nel segmento consumer, con l’acquisizione di 55 mila nuovi clienti di servizi di accesso a banda larga che portano, al 30 giugno, la base clienti a 2.692.000 unità (+4% rispetto ai primi sei mesi del 2019). Nello stesso periodo i ricavi hanno raggiunto 1.105 milioni di euro, in aumento del 5% rispetto al primo semestre del 2019.
In crescita l’EBITDA complessivo che al 30 giugno 2020 ha raggiunto i 365 milioni di euro (+ 5% rispetto al primo semestre 2019) mentre l’EBITDA inclusivo dei costi di locazione (EBITDAaL) si attesta a 339 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto al primo semestre 2019 sulla base di dati confrontabili.
Prosegue il roll out delle reti 5G mobile e FWA
Anche nel corso del secondo trimestre, fortemente caratterizzato dall’emergenza Covid, Fastweb ha confermato il proprio primato negli investimenti tecnologici ed infrastrutturali che si attestano a 138 milioni di euro (276 milioni di euro nel primo semestre), un importo pari al 25% dei ricavi. Prosegue, dunque, in linea con i tempi del piano industriale, il roll out delle reti 5G mobile e FWA. Quest’ultima, in particolare, sarà cruciale per mettere a disposizione di ulteriori 8 milioni di famiglie e imprese in città medio-piccole nelle aree grigie servizi di connettività fino ad 1 Gigabit.
Ecco come Fastweb vuole diventare un OTT infrastrutturato
Fastweb prosegue, inoltre, nella sua strategia per diventare un operatore “OTT infrastrutturato”, capace di coniugare la propria vocazione infrastrutturale con l’immediatezza e semplicità d’uso consentite dalle piattaforme digitali avanzate: agli asset su cui fare leva – la rete in fibra ottica, le frequenze 5G, le partnership strategiche – si aggiunge la recente acquisizione di Cutaway, società specializzata nello sviluppo di progetti ICT e Cloud per il mercato Enterprise, grazie alla quale ha acquisito competenze chiave per supportare ulteriormente i propri clienti nei processi di digital transformation.
Fastweb conferma anche il suo ruolo di leader in termini di penetrazione dei servizi di connettività a banda ultralarga. Al 30 giugno 2020 i clienti che hanno sottoscritto connessioni ultraveloci erano 1.852.000, in aumento del 19% rispetto allo scorso anno. Circa il 69% della base clienti (+9 p.p. rispetto al primo semestre del 2019), usufruisce di una connessione a banda ultralarga con velocità in download fino a 1 Gb/s. In termini di copertura UBB – come evidenziato anche dall’ultima relazione annuale Agcom – Fastweb è il primo operatore del mercato per la rete di accesso in fibra con una quota pari al 36,5% dei collegamenti Fiber to the Home.
Anche il segmento Enterprise registra delle buone performance confermando una domanda sostenuta di servizi di connettività performanti anche da parte di imprese e pubbliche amministrazioni. L’aumento dell’ordinato e l’acquisizione di nuovi clienti ha generato ricavi in crescita che si sono attestati a 435 milioni di euro nel semestre (+5% rispetto al pari periodo 2019). Un trend che conferma il ruolo di Fastweb di primo operatore alternativo nel segmento dei grandi clienti pubblici e privati con una quota di mercato in termini di ricavi pari al 30% grazie alla costante crescita nel corso degli anni.
Segmento Wholesale
Si conferma la forte crescita del segmento wholesale con ricavi a 108 milioni di Euro, +19% rispetto al primo semestre del 2019, ed un numero di linee UBB fornite ad operatori terzi che in un anno è aumentato del 39%.
Infine, estremamente positivo anche l’andamento del segmento mobile che continua la crescita a doppia cifra. Al 30 giugno le SIM attive sono 1.830mila, in crescita del 18% rispetto allo stesso periodo del 2019. La quota dei clienti “convergenti” che adottano servizi mobili assieme a quelli fissi è stabile al 33% della customer base di Fastweb.
Il 4 Agosto Fastweb ha siglato un accordo con Linkem per estendere la collaborazione già annunciata a Dicembre 2019 per la realizzazione delle rispettive reti 5G FWA. Alla copertura degli 8 milioni di case e sedi business previste dall’accordo originario nelle aree grigie si aggiungeranno 4 milioni nelle aree bianche.
L’amministratore Alberto Calcagno, a margine della pubblicazione dei risultati finanziari di Fastweb del secondo trimestre, ha commentato: “Fastweb continua il suo percorso di crescita, segno che lo sviluppo di infrastrutture che ci consentono di innovare e differenziare il servizio è una strategia che paga. Gli accordi di coinvestimento raggiunti in questi anni, prima con TIM per il FTTC e la creazione di FlashFiber, poi con WindTre per la rete mobile 5G e con Linkem per il Fixed Wireless Access sono decisivi per creare sinergie ed efficienza. Ci auguriamo di replicare con FiberCop, un progetto in cui crediamo e che rappresenta un’occasione unica per rendere ancora più omogenea e pervasiva la presenza di reti ad alta velocità nel Paese”.