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Fascicolo Sanitario Elettronico, pubblicate le Linee Guida per la piena attuazione

di Anna Rahinò, avvocato– consulente esperta in ICT Law di Studio Legale Lisi e componente del D&L NET |

Può essere considerato il punto di avvio del processo di investimento di 1,38 miliardi di euro previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a fare del FSE il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale.

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Nel mese di luglio 2022 è stata raggiunta un’importante tappa per la sanità digitale nazionale, con la pubblicazione delle Linee Guida per l’Attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico – FSE[1].

Può essere considerato il punto di avvio del processo di investimento di 1,38 miliardi di euro previsto nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a fare del FSE il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale e per i professionisti sanitari uno strumento utile di diagnosi e cura dei pazienti.

Fascicolo sanitario elettronico: l’iter di adozione delle Linee Guida

Lo scorso 11 luglio, in Gazzetta Ufficiale, è stato pubblicato il decreto ministeriale del 20 maggio 2022 “Adozione delle Linee Guida per l’attuazione del Fascicolo Sanitario Elettronico” e il decreto ministeriale del 18 maggio 2022 “Integrazione dei dati essenziali che compongono il Fascicolo Sanitario Elettronico”.

Il primo decreto che prevede le Linee Guida per l’Attuazione del FSE è stato emanato dal Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale, a seguito del confronto in sede di Conferenza.

Il secondo decreto mira, invece, ad arginare una significativa criticità del FSE, cioè quello della disomogeneità dello stesso tra le diverse regioni.

Fascicolo sanitario e PNRR

Le Linee Guida concretizzano la Missione 6 del PNRR, Componente 2 – Rafforzamento dell’infrastruttura tecnologica e degli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione (FSE) e guidano la progettazione e lo sviluppo di un sistema uniforme sull’intero territorio nazionale. Entro 3 mesi dalla pubblicazione, le Regioni e le Province Autonome devono presentare i piani di adeguamento per aggiornare i propri sistemi e ricevere le risorse finanziarie necessarie per eseguirli.

Secondo le Linee Guida di Attuazione il FSE dovrà diventare il punto unico ed esclusivo di accesso per i cittadini ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale. 

Gli obiettivi di intervento delle Linee Guida sul Fascicolo sanitario elettronico

L’intervento di rafforzamento delineato dalle Linee guida si basa Su quattro obiettivi:

  • Accesso: creazione di un FSE omogeneo su tutto il territorio nazionale;
  • Integrazione: rendere il FSE uno strumento efficace di diagnosi e cura, di condivisione dei dati clinici rilevanti e garantisca continuità nell’assistenza a livello nazionale. I cittadini che cambiano residenza tra Regioni ritroveranno, quindi, i propri dati nel Fascicolo della nuova Regione e potranno ricevere continuità assistenziale grazie alla condivisione della loro vita sanitaria tra professionisti e strutture sanitarie (sia pubbliche che private);
  • Personalizzazione: aumentare la qualità e la quantità dei dati clinici presenti nel FSE;
  • Policy: creazione di una base di conoscenza sullo stato di salute della popolazione che concorre a fornire informazioni alle istituzioni sanitarie per supportarle nella definizione di politiche di prevenzione sanitaria. Tale base di conoscenza risulterà utile anche ad enti di ricerca per l’attività medica e biomedica.

Le Linee guida, inoltre, affidano al Tavolo tecnico, istituito dall’art. 26 del DPCM n. 178/2015 il monitoraggio e l’indirizzo delle attività connesse al FSE con le finalità di verificare lo stato di attuazione e utilizzo del FSE ed elaborare contenuti e standard di documenti sanitari e sociosanitari.

Fascicolo sanitario elettronico: lo stato di attuazione

Ad oggi, lo stato di attuazione del FSE è ancora privo dei requisiti minimi previsti dalla normativa, infatti il nucleo minimo dei documenti clinici non è stato pienamente implementato in tutte le Regioni, limitando, in questo modo, l’utilità del FSE stesso. È alimentato in maniera disordinata e disomogenea escludendo così la portabilità dei contenuti da una Regione all’altra.

Nel complesso, il sistema presenta ancora dati non strutturati ponendo dei limiti all’utilizzo di tali dati a fini statistici o non consultivi.

È evidente come lo stato di attuazione del FSE debba crescere e migliorare al fine di raggiungere gli standard previsti dalle Linee Guida.

Conclusioni

La pandemia ha rimarcato l’importanza della disponibilità dei dati per la gestione della sanità pubblica nel rispetto dei principi fondamentali della normativa sulla protezione dei dati personali, in particolar modo per ciò che concerne i dati sanitari. Pertanto, la corretta attuazione delle Linee guida non solo garantirebbe che FSE diventi concretamente uno strumento utile per pazienti e operatori del settore ma, altresì, potrebbe rivelare la sua utilità ai fini di prevenzione sanitaria.

Certamente, al fine di sviluppare e concretizzare gli obiettivi previsti occorre che tutte le Regioni garantiscano servizi essenziali per un’offerta di prestazioni di sanità digitale omogenea ed uniforme; non può convivere ancora la disomogeneità tra Regioni.

Ed infine, appare indispensabile un potenziamento delle architetture e della governance con lo scopo di standardizzare le implementazioni del FSE e attraverso delle soluzioni software interoperabili garantire la giusta alimentazione dello stesso Fascicolo Sanitario Elettronico.

PER APPROFONDIRE

Ti consigliamo la web conference “Le interferenze digitali in medicina tra protezione dei dati e innovazione” del Percorso del DIG.eat 2022/23 – Meddle, dedicata al tema dell’eHealth e wellness, con la partecipazione di un panel di esperti del settore che analizzano  con spirito critico un tema non semplice, quello delle Linee guida per la Telemedicina e l’assistenza domiciliare e il documento Modelli e standard per lo sviluppo dell’Assistenza Territoriale nel Servizio Sanitario Nazionale, in relazione ai profili relativi all’ interoperabilità delle piattaforme, come quella del FSE.

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[1] Pubblicate in G.U. lo scorso 11 Luglio

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