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FAPAV lancia a Roma la campagna istituzionale “We Are Stories 2”: “Libera i sogni, combatti la pirateria”

“We Are Stories”, seconda edizione

In occasione della Festa del Cinema di Roma è stata presentata e lanciata la seconda edizione della campagna istituzionale antipirateria dal titolo “We Are Stories. Sogni, sfide e passioni delle professioniste di oggi e di domani”.

Un’iniziativa nata grazie all’impegno di FAPAV – Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali, in collaborazione con ANEC, ANICA, APA, CRTV, MPA, NUOVOIMAIE, SIAE e UNIVIDEO, a tutela del diritto d’autore e a sostegno delle industrie audiovisive.

Una campagna ideata anche per raccontare le storie di giovani donne professioniste del settore audiovisivo e che ha l’obiettivo di promuovere la tutela dell’industria culturale scegliendo come protagonisti la legalità, i sogni e le storie delle giovani professioniste del settore che, aspirando a un futuro nell’audiovisivo, sono riuscite ad inseguire i loro sogni.

Ad aprire l’evento il coro “All you can hits” diretto da Andrea Stocchino, che è anche l’autore delle musiche dei video che compongono la campagna “We Are Stories 2”.

Introducendo la campagna e tutti gli interventi in agenda, Federico Bagnoli Rossi, Presidente FAPAV, ha spiegato la genesi dell’iniziativa: “Dopo il successo della campagna “Io Faccio Film”, che ha mostrato i retroscena dietro alla macchina da presa e il lavoro dei professionisti del settore audiovisivo, è stata la volta di “We Are Stories”, campagna nata durante la pandemia da Covid-19, che prevedeva, attraverso una serie di spot, di dare voce alle storie di giovani talenti, raccontando la passione che alimenta i loro sogni e che è la magia su cui si basa il rapporto tra spettatori e prodotto audiovisivo e dell’industria culturale. Oggi siamo alla seconda edizione di “We Are Stories” e il percorso continua, portando al pubblico i grandi sogni delle generazioni più giovani di professionisti del cinema. Abbiamo inoltre acquisito i diritti del brano che abbiamo sentito in apertura, in collaborazione con la Wal Disney Company, con l’aggiunta di uno spin-off presto in arrivo. Crediamo in questo progetto perché valorizza la storia delle persone e se abbiamo a cuore l’arte e in particolare il cinema dobbiamo avere a cuore le persone”.

Federico Bagnoli Rossi

In occasione del lancio di “We Are Stories. Sogni, sfide e passioni delle professioniste di oggi e di domani” è stata annunciata la diffusione dello spot di 30 secondi sui canali radiofonici e tv delle reti Rai, con la presentazione dell’intero progetto FAPAV “We Are Stories 2”.

Un progetto di grande respiro per FAPAV, che in questo ha avuto il supporto e la collaborazione delle più importanti organizzazioni legate al settore audiovisivo. Siamo inoltre onorati del riconoscimento da parte della Presidenza del Consiglio, che ha scelto il ‘Best of’ di We Are Stories 2’ come campagna istituzionale della Presidenza del Consiglio dei ministri e ringraziamo per questo il Sottosegretario Barachini. Sottolinea il valore della nostra campagna e l’importanza della legalità come motore per lo sviluppo delle industrie audiovisive nel nostro Paese. Questo risultato arriva a sancire un percorso fatto in tutti questi anni da FAPAV, in costante sinergia con le più alte Istituzioni italiane”, ha precisato Bagnoli Rossi.

Uno spot che sarà diffuso su tutte le reti contro la pirateria”, ha annunciato Francesca Via, Direttore Generale Fondazione Cinema per Roma, che in questi è direttamente impegnata nella Festa del Cinema di Roma.

Il primo video della campagna vede come protagonista Alice Stocchino e si racconta la storia di una giovane professionista del mondo del cinema, doppiatrice e cantante.

Le Istituzioni

Proteggere i sogni è un lavoro di comunità, si proteggono i sogni di tutti. Ci siamo impegnati per questo, nella campagna contro la pirateria audiovisiva. Nel contesto della Festa del Cinema stiamo spiegando ai giovani quanto sia importante la legalità e la creatività per affrontare la minaccia della pirateria. Faccio i complimenti a FAPAV e ribadisco lo slogan: liberiamo i nostri sogni, combatti la pirateria”, ha affermato Alberto Barachini, Sottosegretario di Stato all’Informazione e all’Editoria.
La lotta alla pirateria è la lotta per salvare i sogni di tanti giovani che stanno cercando di creare il loro futuro nel mondo audiovisivo e il lavoro di chi si impegna in questo settore ogni giorno arricchendo il mondo culturale e artistico italiano. Per questo – ha aggiuto Barachini – il Dipartimento Editoria della Presidenza del Consiglio ha scelto di essere al fianco di FAPAV nello spot “Liberiamo i sogni, combatti la pirateria”. 30 secondi del ‘Best of’ del progetto ‘We Are Stories 2’ di FAPAV che nasce proprio dalla volontà di liberare quei sogni e combattere la pirateria sempre e comunque, anche quando insorgono delle difficoltà”.

Si tratta di una legge quadro contro la pirateria audiovisiva, editoriale e sportiva, la prima in Europa. Addirittura la prima nel mondo per completezza ed efficacia. Negli anni ’90 del secolo scorso, l’Italia compariva spesso nella lista nera dei Paesi che piratavano, ma oggi è tutto cambiato grazie ad una legge ben fatta ed avanzatissima. FAPAV riuscita a far comprendere, anche attraverso la seconda edizione della compagna “We Are Stories”, che la pirateria colpisce il cinema e i sogni delle nuove generazioni che vogliono lavorare in questo settore e anche nella televisione. Usare il registro emozionale non è un trucco, ma la molla per far capire ai ragazzi che piratare un film o una musica è un danno che fanno ai loro amici, ai loro coetanei che vogliono credere in questo sogno, che poi può diventare un lavoro, e in fin dei conti a sé stessi. Cambiare le carte in tavola è un gioco di squadra, si fa con le categorie, le Istituzioni, il Parlamento, l’Agcom e il Governo. Tra le storie c’è il doppiaggio, uno dei punti più critici da tutelare, non solo dalla minaccia della pirateria. Ha bisogno di una nuova regolamentazione, anche per l’impatto dell’innovazione tecnologica. Il digitale può consentire di doppiare chiunque in 30 secondi, utilizzando qualsiasi voce ed effetto, fino alla realizzazione di interi film in poco tempo. Una minaccia alla professione a alla scuola italiana in particolare. Nei contratti, perfino, in alcuni casi si chiede anche di cedere i diritti della propria voce e persona proprio per l’utilizzo di queste nuove piattaforme tecnologiche”, ah dichiarato Federico Mollicone, Presidente VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati.

Lo spin-off

Qualcuno in parlamento ha chiesto di non colpire motori di ricerca come Google, con la legge antipirateria, ma la verità è che queste grandi aziende tecnologiche devono collaborare di più, assieme a tutte le grandi piattaforme, in questo lavoro di contrasto all’illegalità.

Su palco sono poi saliti Nicola Conversa, regista e sceneggiatore degli spot di “We Are Stories”, e di nuovo Andrea Stocchino, in veste di compositore delle musiche, che hanno raccontato la nascita e il percorso di questa campagna dedicata soprattutto ai giovani e alle prossime generazioni di professionisti del mondo del cinema e dell’audiovisivo.

Annunciata anche l’idea di realizzare, all’interno del progetto, uno spin-off: un video musicale sulla canzone “A Million Dreams”, brano presente nella colonna sonora del film “The Greatest Showman”.

Il secondo video di “We Are Stories 2” passato sullo schermo della Sala Cinecittà racconta la storia di Gabriella Giliberti, vlogger cinematografico e sviluppatrice di contenuti.

Prima Tavola Rotonda

La prima Tavola Rotonda, moderata dal giornalista Mario Benedetto, ha permesso di ascoltare le voci dei broadcaster, delle media company e delle associazioni di settore.

La battaglia del copyright è stata la battaglia della vita in Mediaset. Avevamo Google che metteva in streaming il ‘Grande Fratello’, che aveva un costo per l’azienda e questo rappresentava un grande danno. Il fenomeno della pirateria è un problema in tutta Europa, ovviamente. Per le media company la pubblicità è una fonte di sostentamento e l’illegalità toglie risorse al mercato, alle imprese che vi lavorano e creano contenuti. Ciò che succede ai broadcaster è che la pubblicità non va su contenuti discriminatori o violenti, perché si cono delle regole che rendono sicuro questo sistema, anche grazie al codice per la tutela delle famiglie. Ma anche questo ha un costo. Difendere i contenuti è costoso e la pirateria mette a repentaglio ogni iniziativa. La difesa del diritto d’autore, di cui la FAPAV è uno dei protagonisti principali, è un obiettivo fondamentale per il sostentamento dell’industria audiovisiva. Noi consideriamo come molto positivo lo sviluppo dei contenuti online e pensiamo che le grandi piattaforme streaming svolgano un compito rilevante nell’offerta quotidiana di contenuti, ma è fondamentale che sia assicurata la giusta remunerazione a chi li produce, li distribuisce e li sviluppa. La pirateria fa male perché toglie risorse vitali ai media, moltiplicando lo sfruttamento illegale dell’industria culturale italiana, che ha un grande valore a livello internazionale. Il finanziamento pubblico al settore è un altro punto di riferimento, direi di grande valore culturale, perché rappresenta un supporto vitale alla creatività e anche un baluardo nel contrasto alla pirateria. Siamo il Paese europeo che investe meno a livello pro-capite nell’industria audiovisiva. Il Regno Unito e la Germania investono il doppio rispetto a noi. Bisogna difendere le risorse che ci sono”, ha dichiarato Gina Nieri, Consigliere di amministrazione Mediaset.

MPA è al fianco di FAPAV nel contrasto al fenomeno della pirateria, al lavoro collaborativo di categoria e con le Istituzioni. Dieci anni fa abbiamo lanciato ‘Io Faccio Film’ e poi è arrivata la campagna ‘We Are Stories’, 1 e 2, in cui si è parlato sia della parità di genere nel mondo dell’audiovisivo, sia della necessità di supportare i sogni e le aspirazioni professionali delle nuove generazioni. Campagne di comunicazione che puntano sulla sensibilizzazione culturale per rafforzare l’azione di contrasto alla pirateria e di tutela dei contenuti. La percezione della pirateria è ancora bassa e questo fatto preoccupa, soprattutto tra i più giovani. Non si deve rubare un film, come non si deve rubare nessun’altra cosa. Un furto è sempre un reato”, ha detto Emilie Anthonis, SVP Head of Policy and Deputy Managing Director, MPA EMEA.

A proposito di quanto sia importante l’inclusione di genere nell’industria audiovisiva, un altro video di “We Are Stories” racconta la storia di Ludovica Longhini, attrice e illustratrice.

Le sale sono da sempre il primo approdo dei film al pubblico e allo stesso tempo il primo fronte della legalità, con la minaccia del camcording e di altre forme di pirateria. Dalla pandemia in poi, dopo il momento più critico, si registra un ritorno in sala e il mercato italiano sta crescendo. La pirateria per noi è un problema serissimo, da contrastare in ogni modo, con strumenti repressivi e campagna di moral suasion. Rispetto al passato, FAPAV ha il pregio di aver girato il messaggio da negativo a narrazione di storie, in cui si fa partecipare il pubblico direttamente alla lotta all’illegalità, in particolare facendo partecipare i giovani. Atro aspetto fondamentale come esercenti è aver aumentato la consapevolezza dei nostri professionisti che la pirateria è un danno enorme. I casi passati di connivenza tra esercenti e pirati hanno certamente creato problemi seri alla categoria. Grazie a FAPAV abbiamo messo in campo azioni sempre più mirate, soprattutto in termini di comunicazione rivolta al pubblico, un attore chiave in questo lavoro a difesa dei diritti. La stessa sala è un luogo dove fare esperienza di cinema, ma non solo, perché la durata dei film si è allungata e la sala diventa sempre più un ambiente polivalente, con servizi e comfort aggiuntivi, dove alla grande visione si unisce l’esperienza sociale, anche ampliando l’offerta nella stagione estiva”, ha spiegato Simone Gialdini, Direttore Generale ANEC.

Chi deve fare sistema fa uno sforzo in più per tutelare gli interessi di mercato, ma anche culturali, dei broadcaster italiani che garantiscono l’universalità della fruizione con il digitale terrestre per l’accesso ai contenuti audiovisivi. I sogni vanno sostenuti perché nell’alimentarli generiamo nuova energia da far confluire in questa grande industria. Che va sostenuta e protetta proprio per dare prospettiva concreta alle nuove professionalità, cosa che accada solo in un Paese fornito di un quadro regolatorio chiaro e determinato nel combattere la pirateria. Dobbiamo quindi lavorare assieme, soprattutto nel migliorare gli strumenti legislativi che abbiamo a disposizione, anche grazie all’Agcom, che ha lavorato bene per arrivare ad una legge davvero efficace. Le polemiche ci sono, ma bisogna sempre guardare alla sostanza. Poi c’è da difendere le risorse a disposizione per il sistema e ci sono alcuni emendamenti alla legge sulla concorrenza che non ci piacciono, perché c’è la volontà di mettere nuove tasse, che potrebbero rallentare la crescita del settore. Il nostro comparto è sensibile e vulnerabile ai grandi player internazionali e va difeso come made in Italy e made in EU, quindi bisogna fare in modo, nel rispetto del diritto internazionale, che le nostre aziende non siano sopraffatte, ma sostenute”, ha sostenuto Francesco Siddi, Presidente Confindustria Radio TV.

In Italia per alcuni periodi di tempo, soprattutto negli anni passati, abbiamo avuto una cultura molto permissiva nei confronti della pirateria. Prima di tutto c’è da affrontare le fake news e la disinformazione, che spesso sono create ad arte per favorire i pirati, allo stesso tempo c’è da continuare ad educare la popolazione alla legalità, in particolare i più giovani, perché la pirateria distrugge sogni, posti di lavoro e un intero mercato che si basa sulla creatività e le idee, principi guida entrambi vittima della criminalità online”, ha sottolineato Alfredo Borgia, Direttore Affari Istituzionali Sky Italia.

Seconda Tavola Rotonda

L’aspetto più importante è la consapevolezza delle masse riguardo al fenomeno della pirateria. Agli inizi in pochissimi hanno compreso l’importanza di tutelare i contenuti audiovisivi. Con la FAPAV si è intrapresa una battaglia lunga e difficile, che alla fine è approdata ad un quadro normativo completamente nuovo e più efficace. Dal cinema alla televisione, passando per lo sport, in particolare il calcio, sono diversi i settori da difendere. Una battaglia di squadra che è riuscita a far comprendere a tutti che chi pirata rischia sanzioni pesanti. Grazie a queste campagne la cultura della legalità è più presente nella società, anche con l’aiuto di testimonial del cinema e dello sport, che raccontano quando piratare sia impopolare al giorno d’oggi”, ha dichiarato Luigi De Laurentis, Produttore Filmauro e Presidente SSC Bari.

Un nuovo video di “We Are Stories” ha poi raccontato la storia di Barbara, giornalista sportiva da bordocampo.

La legge sul diritto d’autore non tutela l’idea, ma solo i contenuti. Tutto ruota attorno al principio di legalità. Con fatica, nel nostro Paese, stiamo cercando di diffondere questo principio. Abbiamo lanciato una nuova campagna finalizzata a sensibilizzare i giovani, già da scuola, sull’importanza del diritto d’autore. Tanti magistrati ed ex componenti della magistratura si prodigano nelle scuole per far capire come la legalità sia il cemento più forte della convivenza pacifica e sociale. Siamo stai tra coloro che a Bruxelles hanno da subito difeso la direttiva copyright, ottenendo una vittoria contro le grandi piattaforme di internet. La direttiva per una sua parte importante risulta inadempiuta in Italia. C’erano diversi articoli che introducevano i diritti degli artisti e che per il momento non sono ancora rispettati. Il principio di legalità deve essere applicato anche al mondo di chi crea le opere. Una larga parte dell’industria non segue ne la direttiva ne la legge sul diritto d’autore”, ha denunciato Andrea Miccichè, Presidente NUOVOIMAIE.

A livello internazionale, tutti i tavoli prevedono la presenza dell’intera filiera. Un obiettivo da perseguire collettivamente. Perché il tema della legalità deve passare anche attraverso un racconto valoriale. Noi produciamo contenuti e quindi sappiamo bene raccontare, in qualità di imprenditori culturali. Siamo in un mercato che cresce rapidamente e come produttori abbiamo bisogno di maggiore ordine. La nostra industria da lavoro a 120mila persone, 5mila sono donne, il 28,6%, un dato in crescita. La sala ha ripreso pubblico e anche l’audiovisivo torna a crescere. Il 57% delle risorse è messo dai committenti, il 30% dallo Stato e il restante dai produttori. La richiesta di risorse è finalizzata a controllare i valori del racconto italiano che poi esportiamo in Europa e resto del mondo. La cultura della legalità è centrale in questo e per garantire questo principio c’è bisogno di nuove risorse. Questo è un mercato che oggi vale 2 miliardi di euro, cifra raddoppiata rispetto al 2017. Un risultato da difendere. Il tema della pirateria va a sbattere contro il tema dei diritti, che è alla base della nostra industria”, ha affermato Gloria Giorgianni, Consigliere APA e CEO ANELE.

In un altro video di “We Are Stories” si racconta la storia di Martina Romano, consulente cinematografica LIS.

Gli home video conservano la memoria di intere generazioni che si sono susseguite nel tempo. Un valore da difendere. Ci sono delle aziende che comportandosi da pirati rubano diritti sfruttando titoli sul mercato. In questo caso un furto di imprese a danno di altre imprese, reclamando diritti che non sono i loro. Noi editori audiovisivi dobbiamo prendere esempio dalla storia di Martina, perché nei sottotitoli per i non vedenti c’è molto lavoro da fare, anche da parte nostra. Possiamo aggiungerci anche l’audioracconto, utile a migliorare i livelli di inclusione sociale. La FAPAV oggi è l’antipirateria, non solo quella legata al cinema, ma anche allargata ad altri settori chiave per l’audiovisivo. I sogni vanno tenuti in vita e i sogni sono anche passione, quella che ci guida nella ricerca di titoli nell’homevideo, perché ci sono gli appassionati e i collezionisti che tengono in casa i loro film preferiti, che poi diventano memoria collettiva. Combattere la pirateria significa anche difendere la nostra storia. Il nostro sogno è riportare in auge l’home video, che non è morto, ci sono ad esempio più di 2 milioni di playstation che integrano i lettori dvd. Per questo potrebbe essere interessante rilanciare i device dell’elettronica di consumo abilitati alla lettura di dvd o altri supporti digitali, riportando i titoli anche nelle librerie, rilanciandoli attraverso anche altri canali di vendita”, ha raccontato Luciana Migliavacca, Presidente UNIVIDEO e Presidente Mustang Entertainment.

Laddove ci sono organismi in grado di fare sintesi nel loro ambito e di aggregare altri soggetti attorno ad un tema, che può essere ad esemepio la legalità, si possono sempre raggiungere grandi risultati. Noi ci siamo e su questo bisogna lavorare. C’è il tema dell’attività autoriale e creativa da sollevare, perché poco considerato dal legislatore. Si pensa sia un qualcosa di marginale o di ininfluente, ma non è così. Ci sono persone, risorse, attività organizzative, tecnologia, pensiero e creatività. Un mondo che va conosciuto e compreso. Bisogna fare sistema perché solo in questa dimensione si riescono a raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di sostenibilità economica ed industriale. Gli OTT pagano poco di tasse e quindi vengono a mancare le risorse. La proposta tassare di più i broadcaster rendo più difficile competere con questi player internazionali. Per questo le associazioni sono così centrali oggi nella tutela dell’industria dell’audiovisivo nazionale. Abbiamo bisogno di sostegno e comprensione e per questo la collaborazione tra tutti può migliorare sensibilmente la situazione”, ha detto nel suo secondo intervento Francesco Siddi, Presidente Confindustria Radio TV.

Oggi si celebrano sogni, sfide e passioni, le stesse che danno vita ai contenuti che produciamo e distribuiamo come Dazn. Prendendo in considerazione i più giovani e il loro rapporto con la pirateria, abbiamo di fonte dei dati allarmanti, che ci fanno capire l’urgenza della battaglia che stiamo conducendo. Abbiamo 3,6 milioni di persone abbonate ad almeno una IPTV illecita, ma c’è anche un pubblico illegale occasionale di 12 milioni di persone. Quasi un giovane su due accede a contenuti piratati. Il rischio è ritrovarsi tra qualche anno con una vasta audience di pirati, se non si affronta subito il problema. Va costruito oggi il pubblico di domani. Un pubblico sano che riconosca il principio della legalità come imprescindibile. La nuova campagna sulla legalità lanciata oggi può innescare un meccanismo di immedesimazione, un lavoro fatto da giovani per un pubblico giovane, che diventa consapevole del proprio comportamento in rete e fuori”, ha affermato Stefano Azzi, CEO di DAZN Italia.

Le conclusioni

Trasmettere emozioni e bellezza è fondamentale per contrastare culturalmente l’illegalità. La campagna “We Are Stories” è il miglior esempio di tutela del cinema, dell’audiovisivo e di tutte le opere d’ingegno. La lotta che stiamo facendo tutti assieme è finalizzata a perseguire crimini economici e culturali, non c’è solo la difesa del copyright. C’è un’intera filiera di furti da indagare, fino nel deepfake, dove avvengono truffe incredibili, anche attraverso le nuove tecnologie. A scuola stiamo presentando il progetto del patentino digitale, utile a distinguere il vero dal falso e per diffondere cultura della legalità. Agcom, anche con il supporto del Parlamento, ha inaugurato il piracy schield, una best practice mondiale. Con esso abbiamo abbattuti 20 mila portali pirata. L’incidente riguardante Google Drive è stato risolto, anche se migliaia di utenti hanno avuto problemi di accesso ai propri documenti, ma la piattaforma funziona. Quanto accaduto è il risultato di un errata segnalazione. Le grandi piattaforme a volte svolgono un’attività lecita, ma devono contribuire a contrastare il fenomeno criminale. Se Google avesse aderito alla piattaforma e segnalato l’indirizzo in questione alla white list non avremmo avuto problemi. L’attività di contrasto va avanti nel principio della tutela del diritto d’autore e con campagne di comunicazione come questa. Il pluralismo dell’informazione è un altro caposaldo e le grandi piattaforme non devono imporci un’agenda di consumo dei contenuti. Per evitare questo, sulle smart tv italiane comparirà un’icona che rimanderà subito al digitale terrestre, per evitare condizionamenti tramite software nelle abitudini di consumo famigliare. Ci sarà anche la possibilità di usare il telecomando tradizionale per accedere alla televisione lineare. Questo accesso sarà agevolato anche per le radio, i servizi online e di altra natura. Un passo importante in questa lotta per la legalitàe sarà entrare nelle scuole e spiegare cosa significa. Agcom sta chiudendo un protocollo con il ministero dell’Istruzione per far entrare il patentino digitale nell’educazione civica. L’obiettivo è pulire il futuro dei nostri giovani”, ha detto Massimiliano Capitanio, Commissario AGCOM, a cui sono state affidate le conclusioni dell’incontro.

Il progetto We Are Stories 2 ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e il supporto di Direzione Generale Biblioteche e Diritto D’Autore, Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, Cinecittà, Accademia del Cinema Italiano Premi David di Donatello, Anica Academy.

Nel corso dell’evento sono stati annunciati i Premi FAPAV per il significativo impegno profuso sul piano professionale, sociale e culturale a tutela e a sostegno del Diritto d’Autore, della Proprietà Intellettuale e della creatività a Mario Benedetto, Lorena e Virginia Brancucci, Leonardo Cruciano, Federica De Bortoli, Riccardo Milani, Pierluigi Pardo, Francesco Pezzulli e Greta Scarano.

Sono stati inoltre premiati i professionisti che hanno lavorato alla seconda edizione della campagna “We Are Stories” e le protagoniste degli spot.

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