Audiovisivo

FAPAV annuncia l’entrata in squadra di MainStreaming

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MainStreaming entra ufficialmente a far parte della FAPAV - Federazione per la Tutela delle Industrie dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali. Bagnoli Rossi: “Si rafforza la presenza di FAPAV nella tutela dei diritti del mondo televisivo”. Tripodi: “Unendo le forze con FAPAV al nostro fianco, intensifichiamo la lotta contro la pirateria, proteggendo i contenuti, i ricavi e il futuro dell'industria dei media”.

Ringrazio MainStreaming, società pioniera della nuova generazione di Edge Video Delivery Network, per la fiducia e per aver visto nella lotta alla pirateria audiovisiva un tassello imprescindibile per garantire la migliore qualità di esperienza al proprio pubblico nello streaming video live di qualità broadcast su larga scala”, ha dichiarato il Presidente FAPAV Federico Bagnoli Rossi. Il settore degli eventi live, soprattutto quelli sportivi, è ampiamente colpito dagli effetti della pirateria, come dimostrano anche gli ultimi dati FAPAV/Ipsos diffusi recentemente. Pertanto – ha aggiunto il Presidente FAPAv – diventa sempre più cruciale proseguire sulla strada già intrapresa, creando una sinergia tra tutti gli attori coinvolti, comprese le società di content delivery come MainStreaming”.

Riconoscendo le sfide persistenti nello streaming per il settore broadcast e media, il nostro obiettivo è aiutare l’industria a contrastare la significativa perdita di entrate causata ogni anno dalla pirateria”, ha dichiarato Philippe Tripodi, co-fondatore di MainStreaming.

Alcuni report stimano che la pirateria stia attualmente costando alle industrie dei media negli Stati Uniti e in Europa oltre 30 miliardi di dollari all’anno in termini di mancati ricavi, principalmente a causa della pirateria nello streaming e dei servizi IPTV illegali. Molti protocolli di sicurezza sono comunemente implementati, tra cui DRM, tokenizzazione e watermarking – ha precisato MainStreaming – ma la pirateria rimane difficile da controllare.
La QoE per gli utenti finali è al centro del nostro business dello streaming.
Per quanto riguarda i diritti sportivi e i film più importanti, la minaccia della pirateria rimane ostinatamente elevata e difficile da gestire. Ad esempio, i contenuti in streaming possono essere sottratti da una fonte in diversi modi e distribuiti a punti di uscita non autorizzati, come social media, siti web legali o servizi IPTV illegali.
Le nuove tecnologie e le politiche aziendali possono contribuire a rafforzare la conformità alle normative e a combattere efficacemente la pirateria, garantendo un futuro più sicuro e sostenibile per l’industria dei contenuti digitali
”.

Secondo gli ultimi dati della ricerca FAPAV/Ipsos, l’incidenza della pirateria audiovisiva si attesta al 39% nel 2023, mentre il danno causato dal fenomeno illecito supera il miliardo di euro per le industrie audiovisive, con circa 81 milioni di fruizioni perse. Guardando al Sistema Paese, il fenomeno dell’illegalità diffusa nella fruizione di contenuti audiovisivi, provoca danni ingenti, sia in termini di fatturato, circa 2 miliardi di euro; sia come Pil, circa 821 milioni di euro; sia come entrate fiscali per lo Stato, circa 377 milioni di euro; sia come stima potenziale dei posti di lavoro a rischio, ossia 11.200.

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