In occasione della Festa del Cinema di Roma, si terrà l’evento:
“We Are Stories. Sogni, sfide e passioni delle professioniste di oggi e di domani”
Mercoledì 23 ottobre alle 10:00
Casa del Cinema – Sala Cinecittà,
Roma
Promuovere l’industria dell’audiovisivo nazionale e quindi del cinema e della televisione a partire dalle storie di giovani donne professioniste che in quest’ambito hanno tracciato un percorso lavorativo. È questo l’obiettivo della seconda edizione di “We Are Stories”.
Una campagna di sensibilizzazione a tutela del Diritto d’Autore e a sostegno delle industrie audiovisive che pone al centro dell’iniziativa il concetto di legalità, ma anche i sogni e le storie di queste professioniste del settore.
Il prossimo mercoledì 23 ottobre, alle 10:00 presso la Casa del Cinema – Sala Cinecittà, in occasione della Festa del Cinema di Roma, si terrà l’evento “We Are Stories. Sogni, sfide e passioni delle professioniste di oggi e di domani”.
Nel corso della conferenza sarà presentata ufficialmente e lanciata la nuova edizione della campagna istituzionale antipirateria, nata grazie all’impegno di FAPAV, in collaborazione con ANEC, ANICA, APA, CRTV, MPA, NUOVOIMAIE, SIAE e UNIVIDEO.
La legalità come principio guida nel contrasto alla pirateria
Il principio guida della campagna e di questa seconda edizione in particolare è la legalità.
La criminalità online ruba guadagni alle imprese del settore e facendo questo ruba il futuro alle nuove generazioni di artisti, creativi e professionisti, che vogliono affacciarsi nel mondo del cinema e della televisione.
Secondo l’ultima indagine FAPAV/Ipsos sulla pirateria audiovisiva in Italia, sono più di 11 mila i posti di lavoro messi a rischio da quest’attività illecita.
La campagna di comunicazione ha come ulteriore finalità quella di aumentare la consapevolezza del reato, principalmente tra i più giovani.
La campagna di comunicazione per sensibilizzare i più giovani
Stando all’indagine, infatti, il 59% di chi compie atti di pirateria non è pienamente consapevole delle conseguenze che questi hanno sull’industria audiovisiva, l’occupazione e l’economia nazionale nel suo insieme (821 milioni di euro il danno al PIL stimato nel 2023, con 377 milioni di euro di mancate entrate fiscali).
In termini di perdita di fatturato, l’industria dell’audiovisivo ha registrato un danno complessivo di 767 milioni di euro, a cui possiamo aggiungere i 282 milioni per il settore degli sport live.
Il 53% di questi, inoltre, ritiene che le sue azioni non possano avere effetti negativi a livello economico.
L’azione di contrasto alla pirateria è necessaria, tanto quanto quella culturale, che si avvale della comunicazione per entrare in contatto con chi usufruisce di contenuti piratatati.
Il 45% di chi compie atti pirata, infatti, entrati in contatto con siti web oscurati dall’azione giudiziaria è poi passato a fonti legali di accesso ai contenuti audiovisivi e sportivi.