“Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna”. Ha agito così il vicepresidente della Commissione Ue per il mercato digitale unico, Andrus Ansip, che è volato negli Usa per incontrare ieri, tra gli altri, Mark Zuckerberg, dopo il suo rifiuto di presentarsi nell’Aula del Parlamento europeo per rispondere alle domande dei deputati sullo scandalo Cambridge Analytica: sono almeno 2,7 milioni i cittadini europei, o residenti nella Ue, i cui dati sono finiti impropriamente nei server della società inglese di big data.
Cosa si sono detti Ansip e il Ceo di Facebook? All’incontro era presente anche Sheryl Sandbeng, Coo della società di Menlo Park. Purtroppo non c’è un report del colloquio, solo un tweet del commissario europeo nel quale scrive: “Abbiamo discusso dei passi che Facebook ha intrapreso e prevede di compiere per proteggere la privacy degli utenti e contrastare le fake news. C’è una necessità più ampia di ricostruire la fiducia. E il Gdpr è la strada maestra”.
Tutto qui.
Nel quartier generale di Facebook Mark Zuckerberg è più a suo agio rispetto alle due giornate di audizioni al Congresso Usa. Lo vediamo sorridente e in pullover. Ci avrebbe fatto piacere conoscere nel dettaglio cosa ha detto il 33enne Ceo al commissario Ue. Per esempio, perché ha rifiutato l’invito dell’Europarlamento che lo avrebbe voluto ascoltare domani a Strasburgo in una seduta plenaria?
“L’avevamo invitato questa settimana ma non poteva per via delle audizioni al Congresso Usa”, ha detto alla Reuters Marjory Van der Broeke, una portavoce del Parlamento europeo. “I leader dei gruppi politici hanno detto allora che avrebbe dovuto essere invitato davanti alle commissioni Libertà civili, Affari costituzionali e Affari esteri”.
Vedremo se Zuckerberg accetterà questo secondo invito.
Inoltre ci avrebbe fatto piacere sapere da Zuckerberg, nel colloquio con Ansip, in che modo Facebook si sta adeguando al Regolamento europeo sulla protezione dei dati personali che entrerà, pienamente, in vigore dal 25 maggio in tutti i Paesi dell’Ue. Il Gdpr riguarda le aziende europee e non europee che utilizzano la pubblicità online e le soluzioni di misurazione nel momento in cui gli utenti nello Spazio economico europeo (See) accedono ai loro siti e alle loro applicazioni.
Oltre a Zuckerberg il Commissario europeo Ansip ha incontrato ieri anche il Ceo di Google Sundar Pichai, ringraziandolo per il sostegno di Big G allo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Europa senza dimenticare di sottolineare la necessità di concordare principi etici per l’utilizzo dell’IA. Infine il responsabile del mercato unico digitale europeo ha parlato anche gli avvocati di Twitter e Netflix per parlare di protezione dei dati e privacy online, contenuti illegali, campagne di disinformazione, copyright digitale e intelligenza artificiale. Oggi Ansip interverrà alla RSA conference sulla cybersicurezza e la privacy e incontrerà i dirigenti del Consiglio dell’Information Technology per discutere il rafforzamento delle regole e della cooperazione in materia di cybersecurity.
Allora Facebook come si sta adeguando al Gdpr?
Una prima risposta l’ha fornita direttamente la società comunicandola agli utenti sul suo sito. Ecco alcune novità che riguardano le protezioni per i teenager sulla pubblicità, il riconoscimento facciale e limitazioni alle informazioni condivise come la città natale o il compleanno. Al momento non è possibile iscriversi alla piattaforma, così come a molti altri social, se si è under 13. “In base al Regolamento Europeo in materia di Protezione dei Dati Personali (Gdpr) le persone di età compresa tra i 13 e i 15 anni in alcuni paesi dell’Ue hanno bisogno del permesso di un genitore o tutore per compiere alcune azioni specifiche su Facebook, come vedere inserzioni sulla base dei dati dei partner e includere nel loro profilo le opinioni religiose e politiche”, ha scritto la società. Le “protezioni speciali” saranno per tutti i teenager, indipendentemente dalla loro posizione geografica. Il social spiega che disabiliterà anche “il riconoscimento facciale per chiunque abbia meno di 18 anni”. La funzione sarà disponibile a partire da questa settimana in Europa e poi sarà esteso al resto del mondo, Stati Uniti compresi.
Dunque si potrà accedere a Facebook con il riconoscimento facciale. Altri problemi di privacy in vista?