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Facebook-Uber: trattative per l’integrazione dell’app nel Messenger

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Facebook avrebbe avviato trattative preliminari per integrare il servizio Uber nell’app Facebook Messenger. Lo rivela il sito Re-Code citando fonti informate delle discussioni tra Mark Zuckerberg e il ceo Uber, Travis Kalanick.

La notizia non è stata confermata e le stesse fonti riferiscono che le trattative sono ancora in una fase prettamente ‘concettuale’, lontane da una possibile concretizzazione.

Il progetto si ispirerebbe a quanto già realizzato in Cina dall’app di instant messaging WeChat che permette ai suoi utenti di chiamare un taxi grazie all’integrazione col servizio di prenotazione Didi Dache.

Un accordo simile, tra Facebook e Uber, presenterebbe vantaggi per entrambe le parti: il social network potrebbe infatti aggiungere un nuovo servizio che porta in ‘dote’ le informazioni di pagamento degli utenti, che potrebbero tornare utile in vista del possibile lancio di un servizio di eCommerce o di money transfer. La scorsa settimana, Facebook ha infatti annunciato l’avvio dei test sul nuovo pulsante ‘buy’ che consentirà di acquistare prodotti direttamente da una pubblicità pubblicata sul sito.

In questo modo, il Messenger si trasformerebbe da semplice strumento di comunicazione in piattaforma di eCommerce.

Recentemente, Facebook ha assunto per gestire Messenger il presidente PayPal David Marcus e ieri Zuckerberg, presentando i risultati finanziari della società, ha avvertito che si prenderà tutto il tempo necessario per mettere a punto una strategia di monetizzazione dell’app.

Passerà da Uber questa strategia?

Uber, dal canto suo, avrebbe accesso a una vasta platea di potenziali nuovi utenti: ad aprile Zuckerberg ha reso noto che il Messenger è usato mensilmente da 200 milioni di utenti.

Il valore di Uber, che fra i suoi finanziatori annovera Google Ventures e Goldman Sachs, si aggirerebbe fra i 15 e i 16 miliardi con punte di 17 miliardi. Ma li vale davvero? Non tutti sono convinti della sostenibilità del business e la società sta comunque cercando di allargare i suoi orizzonti a nuovi business: a maggio ha annunciato una partnership con Google Maps, che ha suscitato non poche polemiche, e ha esteso le sue attività anche alla consegna merci, anche se il servizio è al momento limitato alla sola città di New York.

Resta da capire quale sarà l’input che spingerà gli utenti a prenotare una corsa dall’app Facebook e non da Uber stesso.

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