Un sorpasso impensabile ancora 5 anni fa, ma che si è concretizzato nelle ultime settimane. È quello di Facebook su IBM, ovvero un social network che ha superato il valore di mercato del colosso dell’informatica attivo dal 1888.
E così, alla chiusura di venerdì, il social di Mark Zuckerberg ha chiuso con una capitalizzazione di 197,4 miliardi di dollari (dopo aver toccato picchi di 208 miliardi) mentre quella di IBM si attestava a 182 miliardi.
Nell’ultimo anno, mentre l’indice S&P cresceva di ‘appena’ il 9%, le azioni Facebook guadagnavano il 44%: un balzo che ha consentito a Facebook di scavalcare i maggiori nomi della corporate America, inclusi Verizon, AT&T, Coca-Cola, Walt Disney, Bank of America e Citigroup.
Il titolo, è da sottolineare, ha risalito la china dal minimo storico di 17,73 dollari di settembre 2012, andando di pari passo con l’incremento dei ricavi legati alla pubblicità mobile, considerata il vero banco di prova della sostenibilità del business di Facebook.
Nel secondo trimestre, l’utile netto del social network è più che raddoppiato a 791 milioni di dollari (rispetto ai 333 milioni del secondo trimestre del 2013) e l’utile per azione che ha superato le stime degli analisti di 10 centesimi, attestandosi a 42 centesimi (19 cents in più dello scorso anno). Il fatturato in crescita del 61% a 2,9 miliardi di dollari è stato trainato proprio dalla pubblicità che ha generato un fatturato di 2,7 miliardi di dollari, pari al 67% del totale: quella mobile ha fatto la parte del leone, attestandosi a 1,7 miliardi di dollari, pari al 62% del totale.
Il sito a fine giugno rivendicava 1,32 miliardi di utenti attivi mensili (quasi quanto la popolazione della Cina di 1,35 miliardi di persone), in crescita da 1,28 miliardi. di fine marzo.