Crescono le voci e gli indizi sul fatto che Facebook stia conducendo un programma dedicato, avviato quest’anno con un team ad hoc, finalizzato alla produzione in proprio di semiconduttori. Lo scrive l’agenzia Bloomberg, secondo cui anche il social media di Mark Zuckerberg starebbe entrando nel club delle grandi tech company Usa come Apple, Google e Amazon pronte a realizzare i loro chip.
A suffragare l’interesse di Facebook per il business dei semiconduttori sarebbe l’assunzione di Shahriar Rabii, che in qualità di Vice President gestirà gli sforzi dell’azienda per sviluppare questo nuovo ramo di produzione.
Secondo Bloomberg, Rabii, ex dipendente di Google, dove lavorava proprio allo sviluppo di chip per i dispositivi dell’azienda (fra cui il Pixel smartphone e il Visual Core chip), lavorerà a braccetto con Andrew Bosworth, responsabile del business Virtual Reality e Augmented Reality di Facebook.
Fra tutti, Apple è stata la prima tech company del gruppo a usare chip di sua produzione, a partire dai microprocessori per iPad e iPhone a partire dal 2010, mentre in cantiere c’è la realizzazione dei semiconduttori per il Mac entro il 2020. Una mossa decisa per ridurre la dipendenza da fornitori esterni come Intel e Qualcomm.
Dal canto suo, Facebook ha lanciato sul mercato la sua famiglia di prodotti hardware della linea di visori Oculus alla fine del 2017. Oculus Go incorporava chip Snapdragon 21 realizzati da Qualcomm, che ha già pronta una linea aggiornata per realtà virtuale e aumentata, ma Facebook sembra intenzionata a produrre nuovi chip internamente. La produzione in house di chip sarebbe poi estesa anche all’Intelligenza Artificiale, nell’ottica di una maggior controllo contro fake news e di contrasto ai falsi account.