Facebook ha stretto un accordo con News Corp, gruppo editoriale statunitense, per consentire al social network di usare le notizie del Wall Street Journal, New York Post e di altre testate del gruppo.
L’azienda di Menlo Park ha in progetto di lanciare a breve la propria sezione News, dedicata all’informazione di qualità per contrastare le fake news all’interno della propria piattaforma.
L’accordo di News Corp con Facebook, scrive il Wsj, consentirà ai titoli delle sue proprietà, incluso il Wall Street Journal, di apparire nella sezione delle notizie di Facebook, collegandosi ai siti delle pubblicazioni.
Altre pubblicazioni che hanno accettato di partecipare includono il Washington Post, BuzzFeed News e Business Insider. Facebook sta cercando inoltre di includere notizie da circa 200 giornali diversi, fa sapere il quotidiano finanziario americano, anche se il social network offre solo di pagare circa un quarto delle organizzazioni giornalistiche che saranno coinvolte.
La licenza
Secondo quanto riferito in passato dal Wall Street Journal, i pagamenti di Facebook legati alle licenze arrivano fino a 3 milioni di dollari all’anno per i grandi gruppi editoriali, mentre alle aziende più piccole vengono pagate diverse centinaia di migliaia di dollari.
I contratti siglati tra il social network e le aziende del mondo dei media e dell’editoria hanno una durata di tre anni, aggiungono le fonti a conoscenza dei fatti.
“Le persone vogliono vedere notizie di alta qualità su Facebook – ha spiegato Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Facebook – “Sono entusiasta che avremo l’opportunità di includere il giornalismo pluripremiato dal Wall Street Journal“.
Come funzionerà Facebook News
Alcuni titoli che compariranno nella sezione notizie di Facebook saranno curati da un team di redattori, mentre altri saranno selezionati dall’algoritmo dell’azienda.
La sezione “Top News” conterrà circa 10 titoli selezionati da redattori umani. Le sottosezioni come sport o intrattenimento e una sezione “suggerito per te” saranno selezionate dall’algoritmo. Il feed non includerà alcuna pubblicità, dichiara il Wsj.
La mossa per pagare le notizie arriva quando le grandi piattaforme tecnologiche sono state sottoposte a un crescente controllo legale e normativo. Google di Alphabet Inc. ha resistito al pagamento degli editori, ma ha recentemente annunciato modifiche al modo in cui classifica le storie nella sua pagina di notizie per promuovere meglio i contenuti originali, un’altra lamentela di lunga data degli editori.
Instant articles
Questa novità è un ennesimo tentativo contro il fenomeno delle fake news, ma anche per far rendere agli editori qualche soldo in più dopo gli sfortunati Instant articles, criticati in passato dagli editori.
Nati dall’esigenza di ottimizzare l’esperienza utente sulla fruizione dei contenuti testuali su piccoli schermi e connessioni lente, come articoli, notizie, guida, post di blog, gli articoli istantanei non hanno ottenuto il successo sperato.
A differenza dei fallimentari Instant Articles, Zuckerberg promette quindi “una migliore monetizzazione per gli editori” che decideranno di aderire all’iniziativa, che sarà caratterizzata “da contenuti giornalistici di alta qualità”.
La nuova promessa di Facebook, giunge dopo il lancio di Apple News+, il servizio di notizie di Apple in abbonamento a 9,99 dollari al mese dopo il primo mese di prova gratuita.