Facebook continua la sua avanzata verso il mondo media. Prima l’avvicinamento con gli editori e adesso il lancio di nuovo servizio, Signal, per aiutare i giornalisti a cercare informazioni su Instagram e Facebook durante eventi e breaking news.
E mentre l’azienda continua a innovare la piattaforma, pensa anche a tutto l’ecosistema che gravita intorno al gruppo.
Di questo e altro si è parlato oggi a Bari in occasione della quarta tappa di ‘Boost your Business’, il road show promosso e organizzato da Confcommercio e Facebook, per imparare a conoscere e gestire le risorse, le strategie e gli strumenti di marketing più efficaci messi a disposizione dal social.
Laura Bononcini, responsabile relazioni istituzionali di Facebook Italia, ha sottolineato: “Dobbiamo lavorare sulla formazione alle competenze digitali, perché è vero che la banda larga è fondamentale, è l’infrastruttura e su questo stiamo facendo passi avanti, ma dobbiamo fare tantissimi passi avanti sulla formazione delle imprese e dei ragazzi”.
“I ragazzi – ha precisato – hanno una immensa competenza sull’utilizzo dei social network, ma non sempre capiscono che questo può essere uno strumento di lavoro per loro. Secondo un report Deloitte, l’impatto economico e sociale di Facebook in Italia ha generato solo nel 2014 un valore economico pari a sei miliardi di dollari e ha contribuito a creare 70.000 posti di lavoro“.
“Le figure professionali sono svariate: ci sono – ha ribadito – imprese che creano applicazioni che si integrano con la piattaforma Facebook grazie alla quale raggiungono i loro utilizzatori. Poi c’è l’effetto connettività, ovvero tutte quelle aziende che vendono dispositivi per l’accesso a internet piuttosto che aziende di telecomunicazioni“.
“Le piccole e medie imprese – ha detto ancora – rappresentano la spina dorsale dell’economia italiana e, per rimanere competitive, non possono più prescindere dal cogliere le opportunità offerte dal web e dall’innovazione tecnologica e digitale”. “È con questa consapevolezza – ha concluso – che in nostro road show arriva a Bari, con l’obiettivo di educare e supportare le aziende di ogni dimensione ad un utilizzo efficiente degli strumenti e delle risorse che la nostra piattaforma offre, per supportarle nel raggiungimento dei loro obiettivi di business”.
Tornando a Signal, il servizio presentato è anche una sfida a Twitter nel tentativo di proporsi come uno strumento indispensabile per i giornalisti anche se il social di Mark Zuckerberg ha cinque volte più utenti della rete che cinguetta.
Facebook può contare sulla personalizzazione dei contenuti degli utenti ma è debole sul versante del monitoraggio delle notizie in tempo reale dove invece va forte Twitter.
Politici e personaggi pubblici possono, infatti, rapidamente far passare i loro messaggi sul social che viene considerato una fonte primaria di informazione per i giornalisti.
Le cose potrebbero però cambiare con Signal. I giornalisti potranno rapidamente individuare sulla Facebook i trending topics e seguire le discussioni su pagine e profili pubblici. Il nuovo servizio consente inoltre di salvare i contenuti per eventuali usi futuri.
Il cambiamento riguarderà anche l’altro social di Facebook, Instagram, utilizzato per la condivisione di foto e video.
Andy Mitchell, direttore News e Global Media Partnership di Facebook, ha indicato: “Abbiamo intuito che i giornalisti vogliono un modo semplice per realizzare su Facebook una parte più importante delle loro ricerche di informazioni con la possibilità di individuare tendenze, foto, video, notizie utili per il loro lavoro”.
Facebook continua così la propria strategia di seduzione dei media: questo lancio arriva dopo poche settimane dall’arrivo di ‘Mentions’ riservata ai profili dei personaggi pubblici e che consentirà alle figure che muovono 800 milioni di interazioni sulla piattaforma, la possibilità di migliorare l’esperienza e l’interazione con la propria audience.