I Giganti della tecnologia, tra cui Facebook e Google, potrebbero subire enormi multe nel Regno Unito a causa della non rimozione tempestiva di contenuti considerati “pericolosi” o “dannosi” dalle loro piattaforme.
Il ministro del Digitale e delle Industrie Creative inglese Margot James ha recentemente annunciato che ad un nuovo ente di regolamentazione indipendente sarà data l’autorità di sanzionare e punire le società di tecnologia che non proteggeranno adeguatamente i propri utenti. Inoltre il regolatore deciderà cosa costituirà un contenuto dannoso e, a quanto si dice, colpirà aziende tecnologiche che si rifiutano di rimuovere il contenuto in modo tempestivo con sanzioni severe.
James ha affermato che l’organismo indipendente svilupperà un sistema di ammende e sanzioni “non troppo dissimile dai poteri che l’ICO (Ufficio del Commissario Informatico) ha già.” L’ICO ha attualmente la possibilità di imporre ammende fino al 4% del totale delle entrate contro le aziende che non riescono a proteggere i dati dei loro utenti.
Sulla base del fatturato di Facebook del 2018 che ammonta a 55,8 miliardi di dollari, la società di Mark Zuckerberg potrebbe ricevere una multa fino a 2,2 miliardi di dollari. Sarebbe ancora più alto per Google (fatturato 2017 di Alphabet 110 miliardi) con il 4% che rappresenta oltre 5 miliardi di dollari.
Anche il presidente del comitato per il digitale, la cultura, i media e lo sport del Regno Unito, Damian Collins, ha commentato la questione dichiarando che “un sistema di sanzioni forte sarà essenziale per garantire che le società tecnologiche rispettino le proposte che il governo”.
Il Regno Unito vuole una regolamentazione all’avanguardia
I ministri devono ancora decidere se istituire un nuovo regolatore o semplicemente consegnare maggiori poteri all’organo di controllo dei media del Regno Unito, l’Ofcom.
Il regolatore esaminerà comunque tutte le forme di contenuti sulle piattaforme di social media classificate come pericolose: dai video di propaganda dell’ISIS, ai contenuti terroristici e di incitamento all’odio, al razzismo e persino a pedofilia e maltrattamento degli animali. Anche la disinformazione e le Fake news saranno segnalate dall’autorità di regolamentazione.
James ha inoltre commentato il ruolo del regolatore tecnico affermando che “ci sarà un potente regime sanzionatorio di dimensioni tali da fungere da deterrente”. Il ministro ha aggiunto che il Regno Unito ha voluto introdurre un regolamento che potrebbe essere utilizzato come modello da altri paesi e si augura che “altri governi seguano il nostro esempio“.
In Italia c’è chi chiede la fusione delle Authory, mentre in Inghilterra il governo punta ad istituire un organo di controllo aggiuntivo per controllare meglio i colossi tecnologici per limitare il far web.