Nasce un nuovo soggetto tecnologico nel panorama internazionale e ovviamente nazionale, è il frutto dall’intesa tra Exprivia e Italtel, in cui convergono information technology e telco, creando un gruppo con oltre 3.000 dipendenti e un fatturato di circa 600 milioni di euro.
Ieri è stato ufficialmente comunicato il raggiungimento dell’intesa per l’acquisizione di Italtel da parte di Exprivia, nell’ambito di un piano per la ricapitalizzazione di Italtel, per complessivi 115 milioni di euro circa.
Due realtà che metteranno a fattore comune esperienza e capacità di innovazione (Internet of Things, cybersecurity, networking, smart cities, data center e big data, soluzioni per i settori della sanità, della finanza, delle banche, dell’aerospazioale, dell’energia, dell’industria manifatturiera 4.0, della difesa e delle tlc), per offrire al mercato una gamma ancora più ampia di prodotti e servizi dedicati alla trasformazione digitale in atto in tutti i Paesi del mondo.
In particolare, la società pugliese e quella guidata da Stefano Pileri investiranno assieme nuove risorse per sviluppare soluzioni digital based per il mercato dei servizi, l’industria e la Pubblica Amministrazione.
Non meno significativo è il potenziale di ricerca che le due aziende possono vantare, con la nascita di un team complessivo di 1000 ricercatori effettivi, in diversi centri di ricerca dislocati da Nord a Sud, e numerosi progetti di sviluppo e innovazione in corso d’opera.
L’accordo è stato approvato dai consigli di amministrazione di Exprivia e di Italtel e prevede: l’estensione del negoziato in esclusiva al 30 giugno 2017 e il perfezionamento del closing entro il 30 settembre 2017, dopo l’approvazione da parte dei principali istituti finanziatori e partner commerciali di Italtel.
Exprivia, si legge nel comunicato pubblicato sul sito aziendale, parteciperà alla ricapitalizzazione investendo 25 milioni di euro per una quota dell’81% del capitale ordinario di Italtel. Le banche creditrici di Italtel convertiranno parte dei loro crediti in strumenti finanziari partecipativi di capitale, mentre l’indebitamento residuo verrà riscadenzato secondo termini e condizioni all’esame delle stesse banche.