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Exprivia guarda al territorio, in cantiere a Bari il Digital center per industria 4.0 e big data

Il prossimo anno a Bari nascerà un centro di alta competenza per la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione del territorio. Entro la fine di giugno 2019, infatti, Exprivia, in collaborazione con il Politecnico di Bari, darà vita ad una struttura ad alto contenuto tecnologico che ospiterà il “Digital future”.

Sul progetto di ricerca, sviluppo e riqualificazione di un’area di 350 metri quadri, al quale stanno già cooperando accademici del Politecnico e specialisti IT di Exprivia, per sviluppare tecnologie digitali in ambito Industry 4.0, sicurezza ambientale e sanità, saranno investiti circa 10 milioni di euro, inclusa un’agevolazione regionale derivante da contratto di programma.

Digital Future è un progetto che si muove nell’ampio quadro delle attività di responsabilità sociale che Exprivia sostiene verso il territorio perchè ha consentito da una parte di riqualificare una zona del patrimonio pubblico e di sottrarre un pezzo del territorio al consumo di suolo e dall’altra di rafforzare il nostro rapporto con le università e i centri di ricerca locali da cui traiamo linfa necessaria a competere nel resto del mondo”, ha dichiarato a Key4biz Domenico Favuzzi, presidente e amministratore delegato di Exprivia.

Spesso si fa polemica nei confronti delle multinazionali che, essendo indipendenti dai territori, spostano capitali umani e finanziari con troppa facilità. In contrapposizione a questo, ci sono tante piccole e medie aziende che invece dai territori acquisiscono notevoli vantaggi, soprattutto in termini di capitale umano per farne un asset del proprio valore competitivo”, ha precisato Favuzzi.

Il centro ospiterà attività di scouting tecnologico per esplorare e, successivamente, implementare tecnologie innovative nei campi di maggiore applicazione dell’analisi di grandi quantità di dati (big data analytics) e della connessione tra oggetti digitali con luoghi e persone (Internet of Things).

Nel caso di Digital Future, infatti, possiamo affermare che è un’operazione win-win: il territorio si ritrova un’area riqualificata e partecipa ad uno scambio di know how – ha infine spiegato l’ad Exprivia – utile anche alla formazione dei nuovi laureati e noi abbiamo la possibilità di avvalerci di competenze qualificate da portare poi sul mercato”.

In effetti, lo scopo ultimo della partnership tra pubblico e privato contribuirà alla trasformazione digitale del Paese, sia in termini industriali, sia culturali, con la possibilità concreta di ampliare le opportunità professionali per i giovani e i laureati.

Una prima applicazione, si legge infine in una nota Exprivia, sarà destinata a migliorare una serie di servizi per il settore dell’industria e, nello specifico, per le aziende manifatturiere, tra cui la manutenzione predittiva dei guasti agli impianti attraverso un’analisi in real time dei dati degli apparati, evitando malfunzionamenti e fermi alla produzione.

Oltre lo sviluppo di software per la prevenzione dei rischi naturali o di quelli legati alla gestione dei rifiuti industriali, la partnership è tesa ad offrire servizi per la telemedicina applicata alle patologie croniche, che supporti tutte le fasi di cura del paziente, dalla diagnosi fino al monitoraggio e al trattamento della malattia da remoto.

Nello specifico, si potranno monitorare costantemente i parametri vitali del paziente mediante ‘wearable technologies’ (o tecnologie indossabili), come sensori o sistemi robotizzati e, quindi, attuare percorsi di cura domiciliari con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita del malato e di contenere i costi per il sistema sanitario regionale.

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