La guida per progettare i vertiporti della mobilità aerea urbana
La Federal Aviation Administration (FAA), l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti incaricata di regolare e sovrintendere a ogni aspetto riguardante l’aviazione civile nel Paese e nelle acque internazionali circostanti, ha illustrato le nuove linee guida per la progettazione dei vertiporti a livello nazionale.
I vertiporti sono le infrastrutture strategiche per consentire il decollo e l’atterraggio in verticale dei droni lettrici passeggeri e merci (eVtol) e che supporteranno lo sviluppo e la diffusione della mobilità aerea avanzata (Advanced air mobility, o Aam).
Gli standard di progettazione saranno un primo passo concreto per il lancio della mobilità aerea urbana (Urban air mobility, o Uam), ma anche per fornire informazioni chiave ad aeroporti, costruttori di aeromobili, operatori e sviluppatori di servizi legati alle attività di volo e aeroportuali, per iniziare a progettare strutture e servizi che supporteranno le operazioni dei velivoli Aam, che sono alimentati elettricamente e decollano e atterreranno verticalmente.
Gli standard individuati
Tra i punti chiave del documento, troviamo le indicazioni geometriche e gli elementi di progettazione critici per massimizzare i livelli di sicurezza, come le dimensioni per le aree di atterraggio e decollo del vertiport e l’eventuale spazio aereo aggiuntivo necessario per i percorsi di avvicinamento e partenza, compresa la capacità di carico.
La FAA prevede per i prossimi anni un aumento dei vertiporti e delle attività collegate.
Ma anche indicazioni chiare su illuminazione, segnaletica e ausili visivi, che identificano la struttura come un vertiporto. La FAA ha individuato e raccomandato il simbolo di identificazione di un vertiporto, come mostrato al centro del grafico sottostante.
Previsti standard di sicurezza iniziali e linee guida per batterie e apparecchiature di ricarica che saranno fondamentali per i vertiporti; requisiti per gli aeroporti che desiderano aggiungere vertiporti a un aeroporto commerciale esistente, inclusa la distanza da tenere dalle altre piste di decollo/atterraggio; requisiti e linee guida per i vertiporti che possono trovarsi in cima a strutture esistenti.
Anche Roma ha il suo vertiporto
Oggi, presso l’Aeroporto Leonardo Da Vinci di Fiumicino, è stato illustrato il funzionamento del vertiporto di Fiumicino, uno dei primi in Europa, con flight test del drone passeggeri Volocity 2X (con pilota a bordo). Da qui, appena sarà completato il percorso regolatorio e autorizzativo, prenderà il via il servizio di air taxi, completamente elettrico, un mezzo eVtol, per il trasporto merci e persone. Un mezzo efficace per eliminare il traffico stradale. In 15-20 minuti si arriva al centro di Roma. Un modello di mobilità urbana a zero emissioni in grado di favorire la transizione ecologica della città, della regione e delle infrastrutture di trasporto aereo.
Fondamentale scegliere il posto giusto dove realizzare i vertiporti in città
Come sottolineato anche dal documento della FAA, per questo settore in crescita centrali sono le infrastrutture di decollo e atterraggio, che dovranno essere progettate per un’integrazione diretta dei vertiporti nel tessuto vivo della città, nei punti nevralgici del centro urbano, dal punto di vista commerciale, lavorativo, turistico.
“La FAA ha lanciato le linee guida per la realizzazione dei vertiporti, come già aveva fatto l’Easa nel marzo scorso. Si tratta ancora di Linee Guida e non di normative definitive, in quanto non sono ancora complete le informazioni sulle prestazioni dei Vtol attualmente in fase di certificazione. Comunque, finalmente, gli enti regolatori stanno dando la giusta attenzione all’infrastruttura vertiporto, che permetterà lo sviluppo della mobilità aerea urbana indispensabile per risolvere il problema della congestione del traffico e delle consegne urgenti“, ci ha spiegato Emanuele Angeli, CEO di Dronepad Italy, realtà attiva nel settore delle infrastrutture aeronautiche, tra cui le stazioni di atterraggio e decollo per droni ed elicotteri.
Un vertiporto non solo deve essere sicuro e tecnologicamente all’avanguardia, ma deve anche essere caratterizzato da facilità di accesso (posizionato ad esempio in prossimità di stazioni della metro e dei treni, di strutture sportive come gli stadi, di grandi centri commerciali e nei principali punti di interesse della città, e certamente negli aeroporti e nei porti) e dotato di tutti i confort digitali offerti dal mercato.
Cresce il mercato Uam in Europa
Studi recenti studi da EASA e dal McKinsey Center for Future Mobility, hanno illustrato che la dimensione stimata del mercato dell’Uam in Europa – compresi R&S, produzione di veicoli, operazioni e costruzione di infrastrutture – che potrà raggiungere il valore complessivo di circa 4,2 miliardi di euro entro il 2030, con la capacità di creare o sostenere circa 90.000 posti di lavoro (esclusi i posti di lavoro in ambito produzione).
Guardando alla varietà di benefici che questo modello di mobilità potrà apportare in Europa, lo studio classifica Roma come una delle città più adatte in Italia per l’implementazione dei servizi Uam/Aam.