Anteprima mondiale della prima opera lirica in Ultra Alta Definizione (Ultra HD o 4K) ieri a Roma. Vedere ‘La Bohéme’, la grande opera pucciniana, quella più nota e rappresentata nel mondo, in 4K è una cosa sensazionale e stupefacente, che lega passato e futuro.
E’ la celebrazione della cultura italiana e di quelle innovazioni tecnologiche che permettono di gustarla in quello che ormai sarà il formato della tv e del cinema dei prossimi anni.
Tutto questo è avvenuto ieri a Roma in occasione della XXIX edizione del Festival Eurovisioni, dedicato a ‘Identità culturali al tempo di Netflix’, che si chiuderà oggi.
Al Cinema Quattro Fontane è stata proiettata la celebre opera di Giacomo Puccini, con la regia teatrale di Ettore Scola, interamente filmata in 4K dalla DBW Communication in coproduzione con Rai COM e il supporto di Eutelsat Communications.
Diretta da Scola il 26 luglio 2014, al Festival Puccini di Torre del Lago, l’opera è stata ripresa con 8 telecamere e la post-produzione è durata un mese e mezzo.
Ancora una volta Eutelsat si distingue anche per l’impegno profuso nell’esaltazione del patrimonio artistico e culturale italiano.
E ovviamente lo fa mettendo in campo la propria esperienza e i propri satelliti. Tutto in chiave Ultra HD.
Operazioni queste che non solo rappresentano una grossa opportunità per il nostro Paese di diventare vetrina nel mondo, ma che esaltano il ruolo dei satellite, a servizio di questo processo virtuoso ancora tutto da scoprire.
La Bohéme è così diventata, grazie all’impiego di tecnologie avanzate, un’opera a 50 fotogrammi al secondo destinata sia alla distribuzione cinematografica che televisiva.
“La scelta di girare in questo formato – spiega Eutelsat – significa garantire una fluidità e una nitidezza delle immagini mai raggiunte prima nella realizzazione delle riprese di una rappresentazione”.