Dal 17 al 26 novembre 2017 si svolgerà in Europa (e non solo) la settima edizione della Settimana europea della robotica (European Robotics Week 2017 – #ERW2017). Una manifestazione tesa a promuovere il tema delle macchine e della trasformazione digitale sia a livello imprenditoriale, sia tra la cittadinanza.
L’obiettivo infatti è triplice: spiegare cosa sono i robot, avvicinare i giovani alla digital transformation e presentare tutte le possibili applicazioni nei diversi settori produttivi, nella Pubblica Amministrazione e nei campi del sapere.
Di robotica se n’è parlato anche ieri al Parlamento europeo e Roberto Viola, Direttore Generale DG Connect della Commissione Ue, ha posto l’accento sulla centralità dell’automazione, quindi dei robot, nella crescita economica dell’Unione europea.
Una centralità che i robot condivideranno con l’artificial intelligence (AI), per Viola due fattori chiave “che saranno chiaramente i driver dell’attesa crescita economica e dell’incremento di produttività nei prossimi anni”.
Soprattutto l’intelligenza artificiale, precisa Viola, è in cima agli impegni dell’Agenda della Commissione europea e agli inizi del 2018 sarà presentato un piano europeo per lo sviluppo dell’AI, che avrà il compito di aggiornare la strategia in piedi dal 2015.
Le iniziative lanciate dall’Unione europea nel tempo, dal programma Horizon 2020 al piano Digitise EU, sono numerose e tutte orientate alla promozione delle nuove tecnologie per l’automazione e l’intelligenza artificiale nel mondo delle imprese, delle PMI e delle startup, che devono iniziare ad integrare tali soluzioni al loro interno per migliorare competitività, internazionalizzarsi, puntare sull’innovazione e investire in formazione.
Proprio il programma Horizon 2020, ha spiegato Viola stamattina, sarà notevolmente potenziato per il periodo 2018-2020 con 30 miliardi di euro che saranno investiti in ricerca e sviluppo, ma soprattutto in innovazione nel settore dell’Information and communication technologies (ICT).
Proprio sull’intelligenza artificiale, si è tenuto un convegno a Milano a fine ottobre dal titolo “Artificial Intelligence on-the-road’, evento promosso dallo studio legale Bird & Bird in collaborazione con Acc Europe.
Il convegno – tenuto da avvocati ed esperti in automotive, mobilità e IT – partendo proprio dal mercato dell’auto ha provato a leggere il possibile impatto dell’intelligenza artificiale in una prospettiva, non solo tecnologica, ma di business, di produzione e di diritto.
Ne è emerso che l’AI mette le aziende davanti a nuove sfide, certamente tecnologiche, relative alle competenze e le strategie, ma anche legali. Sfide da affrontare con metodo, che spingono i responsabili IT a lavorare in stretto rapporto con i giuristi d’impresa, chiamati a ricoprire un ruolo cruciale in tematiche come “la protezione dei dati (data protection), il rispetto della privacy e la sicurezza informatica (cybersecurity)”.