Da Domenica 11 a Martedì 13 Febbraio 2018 si terrà a Milano la Borsa Internazionale del Turismo: da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti da varie aree geografiche e settori merceologici. Le sedi dell’evento saranno Fieramilanocity (l’innovativo quartiere fieristico cittadino) e il MiCo (uno tra i più grandi centri congressi d’Europa e del mondo).
L’area BeTech alla Bit presenterà le soluzioni di punta per il travel, dalla geolocalizzazione ai nuovi canali. Il claim dell’Area è “Resta sempre connesso”. Diversi servizi di business e networking, assieme a contenuti esclusivi, verranno proposti al settore con il supporto e la competenza dell’Advisory Board.
Con Christian Tosolin, social media manager del Comune di Trieste cerchiamo di capire quanto i nuovi mezzi di comunicazione possono risultare efficaci nelle relazioni del turista con una moderna Pubblica Amministrazione. Tosolin da oltre 15 anni si occupa di innovazione tecnologica nella PA. Docente di comunicazione istituzionale per le pubbliche amministrazioni. Social media manager e referente sul tema smartcity del Comune di Trieste. Consulente e docente per ANCI FVG.
Alex Kornfeind. La tecnologia può influenzare le strategie turistiche di una città?
Christian Tosolin. A mio avviso spesso si sbaglia a puntare tutto sul digitale, la tecnologia è un mezzo non un fine. Per promuovere un territorio serve una vision ampia, che esula dallo strumento. Un’app, per quanto interessante, fruibile ed aggiornata possa essere non sarà mai la panacea che risolve miracolosamente i problemi di promozione di una città. Ci siamo mai chiesti quante app abbiamo sullo smartphone? Quante utilizziamo quotidianamente? Peggio ancora se, in una città, si possono trovare svariate app per cultura, turismo, servizi, mezzi di trasporto, ecc. Chi mai si metterà a scaricarle tutte? Questo è l’esempio di come, spesso, la costruzione di un’app avviene solamente al fine di pubblicizzare un ente, un’amministrazione pubblica, senza minimamente valutare quanto potrà essere utilizzata.
Alex Kornfeind. Il wifi pubblico è un valore o è un servizio che i turisti pretendono di trovare?
Christian Tosolin. Anche qui, fino ad ora l’Italia è rimasta fanalino di coda dell’Europa. Normative non chiare, eterogeneità dei servizi, mancanza di infrastrutture non fanno fare grande figura al nostro paese. Qualcosa sta fortunatamente cambiando, sono stati stanziati 3 miliardi di euro per la copertura nazionale di banda ultra larga prevista entro il 2020 puntando sulla copertura di un’unica rete federata su tutto il paese. Questo finalmente potrebbe essere un primo passo per agevolare il turista che, spostandosi tra una città e l’altra, deve registrarsi in ogni luogo che visita per utilizzare la rete wifi pubblica, sempre che sia attiva.
Alex Kornfeind. Big Data, un mantra. Tutti ne parlano, tutti li vogliono. Che ne pensa?
Christian Tosolin. Infatti, se ne parla molto ma si utilizzano poco. I Big Data in campo turistico sono una risorsa fondamentale per analizzare statistiche sulle presenze nelle strutture ricettive, informazioni sui trasporti, i ristoranti, i musei cittadini, le fiere. Dati che devono essere accessibili in maniera semplice ma che devono essere analizzati con attenzione per determinare la reputation di un territorio e delle sue strutture di accoglienza.
Alex Kornfeind. Quanto pesa in una strategia di marketing territoriale l’utilizzo dei social media?
Christian Tosolin. Tanto, se fatto bene. Non sempre ci sono esperti del settore dietro i canali social di promozione turistica. L’improvvisazione non paga e ancora meno la mancanza di un piano di comunicazione e promozione integrato. I social media sono strumenti potentissimi ma restano strumenti. Non serve essere guru dei social ma non sapere nulla di marketing. I social sono anche ottimi strumenti d’ascolto e ricordiamoci che al turista piace essere ascoltato.
Alex Kornfeind. Il futuro che si sta delineando tra mondo tech e quello legato al turismo?
Christian Tosolin. La farà da padrona il connubio tra turismo e IoT. L’Internet delle Cose sta prendendo sempre più piede e potrebbe fornire la vera svolta. Gestire e far dialogare oggetti reali e infrastrutture virtuali in un sistema di trasporti pubblici, strutture ricettive, luoghi di visita, permettendo al turista di muoversi libero da check-in, controllo documenti, file per acquisire ticket e nello stesso tempo fornendo, in tempo reale, informazioni utili per l’implementazione dei Big Data di cui si è parlato prima.
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