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eTourism. Bit2018, la nascita delle nuove filosofie del viaggio. Intervista a Claudio Visentin (Scuola del Viaggio)

Da Domenica 11 a Martedì 13 Febbraio 2018 si terrà a Milano la Borsa Internazionale del Turismo: da oltre trent’anni BIT favorisce l’incontro tra decision maker, esperti del settore e buyer accuratamente selezionati e profilati, provenienti da varie aree geografiche e settori merceologici. Le sedi dell’evento saranno Fieramilanocity (l’innovativo quartiere fieristico cittadino) e il MiCo (uno tra i più grandi centri congressi d’Europa e del mondo).

L’area BeTech alla Bit presenterà le soluzioni di punta per il travel, dalla geolocalizzazione ai nuovi canali. Il claim dell’Area è “Resta sempre connesso”. Diversi servizi di business e networking, assieme a contenuti esclusivi, verranno proposti al settore con il supporto e la competenza dell’Advisory Board.

Intervistiamo Claudio Visentin, Fondatore della Scuola del viaggio e insegnante di Storia del turismo all’Università della Svizzera italiana, dove abbiamo parlato delle nuove filosofie del Viaggio.

Alex Kornfeind. Dagli aforismi di Sant’Agostino ai libri di Chatwin per arrivare ai “turisti per caso” e ai travel blogger c’è ancora spazio per l’emozione genuina da offrire al turista o il turismo sta avviandosi verso l’industria dell’emozione?

Claudio Visentin. Alcuni anni fa ho fondato una Scuola del Viaggio proprio perché credo che l’esperienza dell’incontro con l’altro e l’altrove resti fondamentale, oggi come allora. Il turismo nel suo farsi industria, come ogni altra industria, ricerca consumatori impulsivi e compulsivi. Solo conoscendo i suoi meccanismi è possibile sfuggire a questa logica e anzi approfittare delle opportunità. E le centinaia di iscritti ai nostri corsi testimoniano un bisogno reale e sentito di continuare a vivere il viaggio come un’esperienza di scoperta e crescita personale.

Alex Kornfeind. Una recente indagine dimostra che milioni di turisti inondano Instagram con le stesse foto mentre sono in viaggio. Mettendo il turista sotto la lente d’ingrandimento c’è spazio, nel turismo moderno, per essere originali?

Claudio Visentin. La crescita rapida e straordinaria degli strumenti di comunicazione nel turismo non si è accompagnata a una crescita parallela dei contenuti. L’accento è sulla quantità piuttosto che sulla qualità. Le stesse parole si travasano dall’uno all’altro contenitore con minime differenze. Il programma di viaggio che ci ha convinto a partire contiene molto di quel che scriveremo nei post di Facebook caricati già durante il viaggio o nella recensione su Tripadvisor dopo il ritorno. Spesso crediamo di essere originali mentre stiamo soltanto ripetendo quanto ci è stato suggerito, magari in forme sotterranee e nascoste. Beninteso è possibile essere originali, a patto di coltivare la propria voce e comprendere il contesto nel quale abbiamo la possibilità di esprimerci.

Alex Kornfeind. Le destinazioni anche quelle più gettonate possono contribuire nel rendere il turismo più originale e selettivo?

Claudio Visentin. In passato le destinazioni sono state spesso passive. I grandi Tour Operator internazionali controllavano il mercato e potevano imporre la propria visione della realtà. Potevano imporre a un luogo la sua maschera. Oggi lo scenario è interamente diverso; per esempio attraverso la rete le destinazioni possono parlare direttamente al loro potenziale cliente e possono quindi scegliere di raccontarsi in modo più autentico, originale e al tempo stesso più efficace, perché il cliente più evoluto, per parte sua, è proprio questo che sta cercando.

Alex Kornfeind. Realtà virtuale. Vantaggio o svantaggio per una destinazione?

Claudio Visentin. L’industria turistica punta con convinzione sulla realtà virtuale. L’idea non è più, come in passato, sostituire l’esperienza concreta del viaggio, piuttosto la realtà virtuale si sta integrando nell’esperienza del viaggio contemporaneo, ne è diventata parte. Soprattutto prima della partenza, quando ancora non abbiamo preso una decisione, la realtà virtuale ci permette di farci un’idea di quel che ci aspetta, sia la nostra camera d’albergo o la cabina della nave da crociera.

La tecnologia più semplice utilizza video a 360 gradi, condivisi su YouTube o Facebook. Ma per un pieno sviluppo si confida nella diffusione su larga scala di dispositivi di realtà virtuale, per esempio Oculus Rift o Samsung VR Headset. Di particolare interesse la realtà aumentata, ovvero l’aggiunta di informazioni digitali alla scena reale per renderla più comprensibile e attraente, per esempio in molti musei o siti archeologici.

Al momento le destinazioni più interessate a queste forme di comunicazione virtuale sono quelle prive di monumenti famosi ma con un paesaggio suggestivo: il Galles è un ottimo esempio e infatti sta investendo molto in questa direzione.

Alex Kornfeind. Trend inseguiti dai viaggiatori filosofi nel 2018?

Claudio Visentin: I viaggiatori più esperti e consapevoli continuano a muoversi in direzione contraria alle masse, anche per marcare una differenza. Per esempio se i turisti di massa sono incuriositi e sedotti dalla realtà virtuale, i viaggiatori più esperti apprezzano nel viaggio proprio la possibilità di liberarsi per qualche tempo dall’eccesso di tecnologia della vita quotidiana. E in viaggio cercano soprattutto il contatto con la popolazione locale, quanto più possibile autentico e senza la mediazione distorcente dell’industria turistica. Dinanzi alle sirene dell’esotico poi scelgono il viaggio vicino; nell’era del low cost riscoprono il viaggio lento…

Link:

Intervista 2017 – https://www.key4biz.it/etourism-bit-2017-le-nuove-filosofie-del-viaggio-intervista-a-claudio-visentin/186197/

Who is who – https://www.key4biz.it/claudio-visentin/186156/

Focus – https://www.key4biz.it/bit2017-chiude-i-battenti-e-apre-i-riflettori-sul-turismo-digitale/186499/

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