EFFICIENZA ENERGETICA

Etichetta energetica: in Italia un elettrodomestico su due è fuori norma

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Emerge da un’indagine di Legambiente e Movimento Difesa del Cittadino.

“Etichetta furbetta”. E’ l’indagine realizzata da Legambiente in collaborazione con il Movimento Difesa del Cittadino e che si inserisce nel progetto pilota Marketwatch co-finanziato dalla Commissione europea. E’ emerso che quasi un elettrodomestico su due di quelli venduti in Italia, tra televisori, lavatrici, lavastoviglie, lampadine, condizionatori, forni, aspirapolvere e cappe, è privo di etichetta energetica o ne ha una non corretta.
Su 4.637 prodotti controllati tra negozi fisici (2.704) e negozi online (1.933), il 57% è risultato etichettato correttamente: l’81% nei negozi fisici e solo il 23% nei negozi online. Il 43% dei prodotti risulta quindi venduto senza etichetta o con una scorretta.

‘Le direttive Ecodesign ed Etichetta Energetica sono importanti per il clima e particolarmente simboliche alla vigilia della COP21 di Parigi. Se venissero correttamente applicate, il taglio annuale alle emissioni di CO2 sarebbe di circa 500 milioni di tonnellate, pari a quelle del parco auto circolante in Europa, dichiara Davide Sabbadin, responsabile Efficienza energetica di Legambiente.
‘Emerge un grave problema – aggiunge Francesco Luongo, vicepresidente del Movimento Difesa del Cittadino – riguardante le vendite on line che sono destinate ad aumentare in maniera esponenziale nei prossimi anni. Gli organi di vigilanza, primi fra tutti il MISE, l’Autorità Antitrust e la Polizia postale devono intervenire tempestivamente. Da parte nostra continueremo a monitorare anche attraverso questo progetto le proposte di commercio elettronico’.

I negozi online, infatti, secondo l’indagine, registrano una non conformità del 77% nonostante una normativa in vigore dal 1° gennaio scorso che impone l’etichetta energetica vicino alla foto del prodotto e il fatto che 8 negozi su 12 fanno riferimento a grandi catene specializzate.


Toscana
, Lazio e Veneto sono le regioni dove, in questo terzo ruond dell’inchiesta, sono stati controllati 6 negozi specializzati in elettrodomestici ed elettronica, 3 grandi superfici di vendita di mobili e complementi d’arredo e 3 supermercati. I negozi di arredo si confermano quelli con il più altro grado di non conformità (53%), mentre uno dei due supermercati visitati presenta la più alta percentuale di mancata etichettatura (77%). In questi negozi, gli elettrodomestici dove più facilmente è stata riscontrata la mancanza di etichetta sono gli aspirapolvere (32% venduti senza etichetta) e i televisori (18%), assieme a -comprensibilmente- le ultime arrivate nella famiglia delle etichette ovvero le cappe aspiranti delle quali 1 su due è venduta senza etichetta. La categoria migliore, invece, è quella delle lavastoviglie: senza etichetta meno del 2% degli apparecchi. C

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