vacanze

Estate 2022. Vacanze sì, ma sempre con Internet

di |

Secondo una ricerca di eDreams, il 50% delle prenotazioni delle vacanze estive riguarda giugno, il 28% luglio e solo il 22% per agosto, tradizionalmente considerato il mese delle ferie un po’ per tutti. Naturalmente, senza rinunciare a Internet.

Rubrica settimanale SosTech, frutto della collaborazione tra Key4biz e SosTariffe. Per consultare gli articoli precedenti, clicca qui.

Se già quelle dei due anni scorsi erano state vacanze strane, con la minaccia del Covid che allentava la sua presa ma comunque obbligava a mascherine e Green Pass, questa del 2022 rischia di essere perfino meno tranquilla, ora che si è aggiunta anche la guerra e i rincari dovuti all’aumento dei prezzi di gas, energia elettrica e benzina. Ciononostante, gli italiani non sembrano avere alcuna intenzione di rinunciare alle ferie: secondo una ricerca di Revolut e Dynata, infatti, il 36% degli intervistati ha deciso di concedersi vacanze più belle rispetto al passato, dopo i due anni di restrizioni, contro il 43% che mantiene le stesse abitudini e il 18% che, invece, vuole spendere di meno vista l’incertezza della situazione economica.

Semmai, ci si orienta verso mesi in cui non c’è il pienone e i costi sono più bassi: secondo un’altra ricerca di eDreams, il 50% delle prenotazioni delle vacanze estive riguarda giugno, il 28% luglio e solo il 22% (ma, naturalmente, c’è da tenere conto di tutti coloro che prenoteranno all’ultimo momento) per agosto, tradizionalmente considerato il mese delle ferie un po’ per tutti. Naturalmente, senza rinunciare a Internet.

Le strategie degli operatori per essere sempre connessi

Gli operatori italiani che offrono soluzioni di telefonia e Internet mobile in questi mesi si dimostrano infatti particolarmente attenti a seguire i loro clienti anche al mare o in montagna, e non è facile capire perché; vista l’abbondanza di offerte a basso costo e con ampia dotazione di gigabyte per la navigazione disponibili sul mercato (basta dare un’occhiata al comparatore di SOSTariffe.it per toccare con mano la situazione), il pericolo è che qualcuno si renda conto, dovendo separarsi dalla sua linea fissa, che il traffico disponibile per la navigazione in mobilità della sua offerta è troppo limitato, a fronte di promozioni più convenienti.

Ecco quindi che spuntano offerte per le seconde case e versioni ammodernate di quelle “summer card” che spopolavano negli anni Duemila, quando venivano offerti minuti bonus o addirittura illimitati per un certo periodo di tempo. Ora il traffico voce non è più un problema, ma rimane quello dei gigabyte; ecco perché WindTre lancia la Summer Card Dati, disponibile in due versioni (150 giga per tre mesi, a 19,99 euro, e 250 giga per tre mesi, a 24,99 euro) per far fronte all’aumento di traffico dal proprio smartphone o dal tablet rispetto al solito. Oppure WiFi Ricaricabile di Vodafone, 300 giga al mese per 3 mesi con Internet in 4G fino a 1 Gbps/s, al costo di 49,99 euro, con la possibilità di abbinare un router wireless.

Negli USA boom per le app di AirBnB ed Expedia

Già, perché se i dati che arrivano dagli Stati Uniti fanno testo, lo smartphone è sempre più un oggetto indispensabile in vacanza, non solo per non interrompere le proprie abitudini anche quando si è in ferie, ma proprio per organizzare i dettagli del viaggio. Secondo un report di data.ai, i download di app come quella di AirBnB, Booking.com ed Expedia sono raddoppiati nella prima settimana di maggio rispetto alla prima settimana nel 2022; a marzo, la spesa per i viaggi negli USA aveva superato i 95 miliardi di dollari, solo il 5% di meno rispetto ai livelli pre-pandemici, malgrado il problema dell’inflazione sia ormai sulla bocca di tutti – ed è dietro al recente aumento dei tassi – e la parola “recessione” non sia più un tabù. Anche le app delle compagnie aeree hanno visto un notevole aumento (+54%) nei download rispetto all’anno scorso. Naturalmente, non tutto può essere ascritto alla voglia di vacanze: ad essere aumentato è proprio il tempo trascorso sul cellulare ogni giorno, e di conseguenza ci sono stati aumenti un po’ per tutte le app, comprese quelle di viaggio. Ma un roaming a basso prezzo o un’offerta vantaggiosa con il proprio operatore anche all’estero sono ormai tra i vantaggi più ricercati nelle promozioni degli operatori mobili, considerato come l’alternativa non possa più reggere il confronto: ormai in gran parte del mondo le reti Wi-Fi pubbliche, quando ci sono, mostrano infatti tutti i limiti dovuti ad architetture ormai superate, mentre con il sempre più diffuso 5G le velocità delle connessioni mobili sono in costante aumento, e sono indispensabili per gli utilizzi più avidi di risorse (come lo streaming ad alta e altissima definizione). Il tutto senza considerare nemmeno la questione della sicurezza, visto che le reti wireless possono essere degli autentici colabrodi e non sono indicate per operazioni che coinvolgono dati particolarmente sensibili, come le app fintech per gestire il proprio patrimonio anche in vacanza.

Le vacanze su Internet sono anche più convenienti

Ma le vacanze digitali sono ormai la norma anche per un altro motivo, ed è il risparmio rispetto ai più tradizionali metodi di prenotazione, attraverso le agenzie. I sistemi attuali sono così sofisticati che è molto più semplice utilizzare siti come SkyScanner o Volagratis per prenotare con qualche mese di anticipo almeno i voli, che possono incidere parecchio sul prezzo della vacanza, scegliendo per le ferie proprio i giorni in cui l’aereo costa di meno; non manca chi utilizza alcuni trucchi, come le VPN, per nascondere l’IP del proprio dispositivo e accedere a tratte più convenienti, visto che spesso le compagnie diversificazione le tariffe a seconda del luogo di residenza. Anche perché se pure l’inflazione non sembra spaventare, è un fatto che i prezzi legati alle ferie stiano rapidamente aumentando, secondo i dati del Codacons: biglietti aerei che in alcuni casi sono raddoppiati rispetto all’anno scorso (soprattutto per i voli europei), tariffe dei traghetti che hanno fatto registrare un incremento del +22,7% annuo, a cui si sommano i rincari di benzina e gasolio conseguenza anche della situazione geopolitica instabile: spostarsi in auto, che per milioni di italiani rimane comunque il mezzo preferito per raggiungere le località di villeggiatura, costa dal 25% al 33% in più rispetto al 2021. Aumenti generalizzati riguardano anche gli alberghi (+14,7%) e i pacchetti vacanze (+8,6%), così come ristoranti e pizzerie (in media +5%). Insomma, anche per questo prenotare le ferie su Internet senza farsi attirare dal miraggio del last-minute – sempre meno conveniente, visto che gli operatori turistici hanno concentrato i risparmi per chi va in vacanza almeno due o tre mesi prima dei giorni del viaggio – appare un ottimo antidoto ai rincari.

Leggi le altre notizie sull’home page di Key4biz