Analisi

Ericsson vs Huawei a confronto nella corsa al 5G

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Confronto dell’analista Will Townsend di Moor Insights & Strategy fra i due maggiori player nel mercato delle apparecchiature di rete nella corsa al 5G.

Sono molti i player nell’arena delle infrastrutture wireless che lottano per conquistare il primato nella fornitura di apparati di rete 5G. Una battaglia che vedrà in particolare la sfida fra Huawei ed Ericsson, i due player più accreditati per capacità di scala e forza sul mercato. L’analista Will Townsend, senior analyst specializzato in wireless telecommunications e enterprise networking di Moor Insights & Strategy, dal sito specializzato Forbes.com fa il confronto.

 

Capacità finanziaria nella corsa al 5G

Non è un segreto che Ericsson stia facendo fatica dal punto di vista finanziario, scrive Townsend, visto che nella trimestrale di settembre l’azienda svedese ha chiuso con ricavi e utili operativi in flessione. Inoltre, l’azienda ha annunciato che potrebbe procedere a 25mila tagli fuori dalla Svezia per abbattere i costi operativi.

Dal canto suo, Huawei continua a mostrare una crescita costante delle vendite. Nel 2015 il gruppo cinese ha chiuso con ricavi superiori a 60 miliardi di dollari, lievitati del 32% a 75 miliardi di dollari nel 2016. Nel primo semestre del 2017 Huawei ha registrato un incremento dei ricavi del 15% e continua ad assumere. Secondo l’analista, la capacità finanziaria conta eccome. Ericsson dovrà riportare la nave verso acque più tranquille in termini di profittabilità e crescita per proseguire con lo sviluppo di nuovi prodotti previsti.

Un ricco portfolio di brevetti sarà determinante?

Ericsson ha da poco annunciato una impressionante richiesta di brevetti 5G, che combina il lavoro di 130 inventori Ericsson e promette tutto ciò che serve per realizzare da cima a fondo le nuove reti 5G.

Huawei dal canto suo ha promesso che investirà 600 milioni di dollari in ricerca e sviluppo per il 5G fra il 2013 e il 2018. L’azienda cinese è anche uno dei maggiori produttori di brevetti in Europa negli ultimi tre anni. Su questo fronte i due contendenti sono più o meno alla pari per impegni e promesse fatte al mercato, secondo l’analista.

 

Quanto conta la presenza globale?

Ericsson è ben radicata in Nord America e nel resto dei mercati globali, ed è riconosciuta come un incumbent dai carrier di prima fascia. L’azienda svedese ha investito molto nello sviluppo di centri di competenza negli Stati Uniti, come ad esempio quello annunciato ultimamente a Austin in Texas, che peraltro sarà dedicato proprio al 5G. L’azienda è inoltre coinvolta in diversi progetti di sviluppo congiunto, come ad esempio quello con gli At&t Foundry innovation labs.

Huawei dal canto suo registra soltanto l’1% dei suoi ricavi dal Nord America. Tuttavia, l’azienda cinese è una potenza nel resto del mondo, con incrementi significativi di fatturato in Europa, Asia e Africa. L’azienda cinese fornisce anche servizi da incubatore a sostegno di operatori più piccoli per lo sviluppo di nuove infrastrutture di rete.

Ciò detto, l’analista in questo ambito vede meglio Ericsson, vista la sua presenza globale che include anche il Nord America.

Sarà il tempo a dire chi uscirà vincitore da questa disfida, secondo l’analista è troppo presto probabilmente per scommettere su uno dei due contendenti. Quel che è certo che entrambe le aziende daranno una grossa spinta al 5G.

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