Nel 2018, il piano Impresa 4.0 punterà ancora alla modalità degli incentivi cercando di promuovere l’innovazione all’interno delle piccole e medie imprese italiane, facendo tesoro di quanto fatto finora e cercando di costruire una vera e propria cultura dell’innovazione.
Approfondiamo le quattro principali nuove practice:
1) L’innovazione del modello di business
Spostarsi verso un business dei servizi dovrebbe ormai rappresentare una priorità per ogni azienda, di qualsiasi dimensione, qualunque sia il core business di cui si occupa: l’evoluzione dell’offerta appare infatti ormai chiaramente orientata in questa direzione. Un simile adeguamento ha un forte impatto su tutti i processi aziendali.
Abbracciare un business di servizi significa orientare la vendita, la produzione, la ricerca, ogni reparto aziendale: cambia il posizionamento sul mercato, cambia il marketing e il modo in cui l’azienda si propone, cambiano anche produzione, progettazione e prototipazione.
L’impatto del digitale non solo sta cambiando il comportamento dei clienti, spostando sempre più i modelli di consumo da una logica di prodotto (singolo acquisto) ad una di servizio (sottoscrizione). Il valore si sposta dal prodotto al servizio. Lo dimostrano ecosistemi innovativi come iTunes di Apple, Kindle di Amazon.
2) Smart product – innovare il proprio prodotto
Nell’attuale contesto di mercato è diventato quanto mai vitale per le imprese riuscire a realizzare prodotti innovativi, qualitativi, prima e meglio dei propri competitori. Questo non non partire dalla conoscenza i principali trend in atto.
Diversi sono i vettori di innovazione del prodotto manifatturiero:
- dalla mass production alla mass customization;
- dal prodotto “fisico” al prodotto intelligente (IoT-enabled);
- dal prodotto “consumabile” al prodotto “sostenibile” (Circular Economy).
3) L’innovazione dei processi di vendita – la customer experience
La Customer Experience è la somma di tutte le esperienze che un Cliente vive con un fornitore di beni e servizi, lungo l’intera durata del loro rapporto. Rappresenta, di fatto, la capacità di un’Azienda di leggere e comprendere la componente emozionale dei propri Clienti e porre in atto azioni che possano soddisfarli.
Con la progressiva trasformazione di beni e servizi in commodity, la Customer Experience rappresenta ormai un elemento differenziante di fondamentale importanza per le Aziende. Il passaparola tra i Clienti scaturisce da un’esperienza di contatto positiva con ritorni in termini di aumento dei ricavi. Le Aziende che conseguono risultati migliori sul mercato mostrano valori di Customer Experience elevati, segno evidente dei vantaggi anche economici che questa disciplina porta alle Aziende. Lo strumento principale per studiare e comprendere le interazioni che il Cliente ha con l’Azienda è la mappa della “Customer Journey”, ovvero la rappresentazione visuale e la schematizzazione dei punti di contatto tra Cliente e Azienda lungo tutte le fasi del percorso di interazione tra i due.
Tre concetti fondamentali sono associati alla customer experience:
- Touchpoint (punto di contatto): il touchpoint può essere un sito, un negozio, una fiera o qualsiasi altro luogo o evento in cui si entra in contatto con il cliente.
- Moment of truth (momento della verità): il MOT è qualsiasi occasione in cui il cliente interagisce o è esposto agli output dell’azienda e conduce al formarsi di un’impressione sulla stessa. Sono i momenti in cui i clienti si formano un’idea positiva o negativa dell’azienda.
- Engagement (coinvolgimento): è un termine diventato molto in uso ultimamente e in questo contesto può essere definito come la risposta emozionale e razionale di un cliente alla customer experience. Riuscire a creare una connessione con i propri clienti è una grande sfida del business moderno.
La customer experience oggi non può essere più una conseguenza casuale dei processi di business, ma deve essere pianificata, ed è essa stessa che li determina. L’approccio moderno deve partire dal cliente e non dal prodotto, ed intorno ad esso costruire una strategia di gestione della relazione con esso.
4) L’innovazione del processo HR
Numerose innovazioni digitali possono essere utilizzate per potenziare i processi HR:
- Processo di Selezione – I big data per trovare le persone giuste
La vastità delle informazioni disponibili nei vari social network utilizzati dai potenziali candidati costituisce una preziosa fonte di informazioni a supporto dei dipartimenti HR delle aziende. Ad oggi tuttavia non vi sono soluzioni che sfruttino in modo pieno tale potenziale, con una ricerca mirata e uno screening di quei profili che possono fornire preziose informazioni addizionali sul comportamento e gli interessi dei candidati.
- Il benessere psicofisico del lavoratore come Asset per l’azienda.
La promozione della salute è Il processo che consente alle persone ed alle comunità di esercitare un maggiore controllo sulla propria salute e di migliorarla. Un processo sociale e politico globale, che non comprende solo azioni volte a rafforzare le abilità e le capacità dei singoli individui, ma anche azioni volte a modificare le condizioni sociali, ambientali ed economiche.
La formazione continua è volta a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale delle persone che lavorano, assicurando alle imprese e agli operatori economici sia pubblici che privati, capacità competitiva e dunque adattabilità ai cambiamenti.
Il Piano nazionale Industria 4.0 intende creare un ambiente favorevole alle imprese, tenendo conto della nuova fase di globalizzazione e di cambiamenti tecnologici in atto, attraverso un insieme di misure organiche e complementari in grado di favorire gli investimenti per l’innovazione e per la competitività.
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