Che cos’è l’Energy-as-a-Service
In un contesto di crescente complessità dei sistemi energetici le aziende sono alla ricerca continua di nuove opportunità e soluzioni avanzate per evitare il rischio di subire ulteriori impatti negativi sui livelli di competitività su scala nazionale e globale. è da qui che nasce il paradigma EaaS, o Enegy-as-a-Service.
Invece che tentare di gestire questa complessità facendo esclusivamente leva sulle risorse interne all’impresa, con la necessità di investire costantemente in tempo e competenze, è possibile rivolgersi all’esterno per la gestione di assets e contratti energetici.
È questo l’EaaS, affidarsi ad un partner di fiducia attraverso il quale sfruttare competenze puntando a minimizzare i rischi e massimizzare le opportunità, integrando nuove soluzioni e tecnologie volte alla riduzione dei costi e in alcuni casi alla possibilità di generare delle revenues ulteriori.
Il paradigma Energy as a Service, sta di fatto cambiando rapidamente il modo in cui si acquista e si gestisce l’energia, il modello di proprietà e gestione degli assets, nonché i modelli di finanziamento e la scalabilità delle soluzioni energetiche.
Un mercato mondiale in crescita
Prova ne è la crescita del mercato mondiale che dai 64 miliardi di dollari del 2021 è stimato raggiungere un valore paria a 124,1 miliardi di dollari entro il 2028, grazie ad un tasso medio di crescita annuo del +10% (Cagr 2021-2028), secondo uno studio di Fortune Business Insight.
Uno dei fattori che più di altri sta guidando la spesa in soluzioni EaaS sono le fonti energetiche rinnovabili alla base della transizione ecologica e dei progetti di decarbonizzazione.
In uno studio del 2019 pubblicato dalle Nazioni Uniti, “Global trend in renewable energy investment”, la spesa mondiale in energia pulita è cresciuta a 273 miliardi di dollari nel 2018, confermando così il trend quinquennale di investimenti oltre i 250 miliardi di dollari.
Soluzioni modulari, scalabili e a consumo secondo Enel X
Come ha spiegato Auguro Raggi, Head di Enel X Italia, la necessità di rivedere le modalità di fornitura energetica per le aziende e quindi di cercare soluzioni EaaS nasce da due istanze ben specifich: sostenibilità e ottimizzazione.
Riguardo la prima voce, “Come ho evidenziato già in un’altra occasione, le aziende producono il 24% dell’anidride carbonica totale prodotta in un anno. Va da sé che dobbiamo intervenire adesso se vogliamo raggiungere l’obiettivo Net-zero entro il 2030”, ha spiegato Raggi nel suo post su LinkedIn.
In relazione alla seconda, “in un momento caratterizzato da cambiamenti ed evoluzioni veloci, le aziende stanno lavorando per cercare di ottimizzare i propri consumi energetici, evitando inutili sprechi che si traducono in altrettanto inutili, anzi dannose perdite economiche”, ha aggiunto il manager.
“Il modello As-a-Service – ha illustrato Raggi – si basa sull’offrire soluzioni aziendali modulari, con il cliente “compone” la soluzione in base alle proprie esigenze, scalabili, perché il servizio erogato cresce o diminuisce a seconda delle necessità del cliente, e infine a consumo, dove il cliente paga solo per la “quantità” di servizio che riceve. Le aziende scelgono il modello As-a-Service perché permette loro di avere soluzioni su misura, efficienti e ottimizzate”.