Decarbonizzazione, crescita e innovazione grazie ai progetti smart city
Tutti gli obiettivi di decarbonizzazione fissati dall’Unione europea, negli Stati Uniti e in altre parti del mondo, passano per l’efficienza energetica, l’impiego delle fonti energetiche rinnovabili, il taglio delle emissioni inquinanti e l’avvio delle transizioni energetiche ed ecologiche, ma anche per lo sviluppo e l’impiego di nuove soluzioni, tra cui quelle smart city.
Grazie ai progetti smart city in fase di lancio ed implementazione in tutto il mondo, infatti, sarà possibile ottenere risparmi attorno ai 249 miliardi di dollari entro il 2028, secondo nuove stime contenuto nel Report di Juniper Research dal titolo “Smart Cities Market: Growth, Trends & Market Forecasts 2023-2028”.
Tali progetti e le tecnologie che li accompagnano hanno infatti un impatto molto positivo sul livello di risparmio energetico che si può ottenere all’interno di un centro urbano di qualsiasi dimensione, sulla generazione di energia pulita e rinnovabile che favorisce nuova crescita sostenibile, sulla qualità dell’aria e sulla salute dei cittadini e dell’ambiente circostante (favorendo l’accelerazione del percorso per il raggiungimento di diversi obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite).
Smart city e nuove tecnologie
Non solo, la gran parte di queste iniziative smart city vedono in prima fila soluzioni per la mobilità e i trasporti pubblici e privati a zero emissioni, quindi a motore elettrico (emobility) o alimentato ad idrogeno verde, ma anche di mobilità alternativa (tra cui aree 30 Km e percorsi da fare a piedi e in bicicletta).
Entro i prossimi cinque anni inoltre, grazie ad ulteriori misure di illuminazione smart di strade e piazze (smart street lighting), di gestione avanzata del traffico con semafori di ultima generazione e soprattutto con l’impiego di smart grid per la gestione efficiente dell’energia elettrica, potremmo ottenere risparmi economici del 158% più alti di quanto non accada già oggi (più o meno 96 miliardi di dollari, secondo il Rapporto).
Lo studio ha riportato anche alcuni esempi di smart city mondiali, proponendo la classifica aggiornata delle 50 città più virtuose in termini economici, finanziari, tecnologici, energetici, sociali, culturali e ambientali.
La classifica delle 50 migliori smart city: sul podio più alto la Cina con Shanghai (seguono New York e Toronto)
Secondo la Top 5 proposta da Juniper Research abbiamo al quinto posto la megalopoli cinese Shenzhen, al quarto la Capitale della Corea del Sud, Seoul, al terzo Toronto, al secondo New York, al primo Shanghai.
Shanghai è la città più popolosa della Cina e la terza al mondo per numero di abitanti (dopo Tokyo e Delhi), circa 26 milioni. È il porto più importante della nazione e uno dei più grandi al mondo per volumi di traffico merci. Nonostante questi numeri, che rendono difficile immaginare una buona qualità della vita e un livello ‘accettabile’ di inquinamento, la megalopoli è riuscita grazie alle tecnologie smart city a migliorare molti aspetti della quotidianità di chi ci vive e ci lavora.
“Shanghai ha adottato un approccio integrato ai dati; costruendo non solo una piattaforma solida e onnicomprensiva, ma offrendo anche un elevato livello di connettività. Questo approccio è diventato poi un modello a cui tutte le altre amministrazioni cittadine oggi guardano con fiducia per raggiungere i migliori risultati”, ha spiegato il coautore dello studio Nick Maynard.
La piattaforma di cui si fa cenno è la Suishenban Citizen Cloud, che fornisce ai residenti l’accesso a oltre 1.000 diversi servizi cittadini, ma la fortuna di Shanghai è legata anche all’ottimo livello di connettività raggiunto grazie alle reti 5G e l’impiego di nuove tecnologie software per lo sviluppo avanzato del tessuto urbano (tra cui soluzioni IA, digital twin, IoT, realtà aumentata e virtuale e 3D).