Il mercato non è ancora pronto ad offrire opportunità di risparmio per i consumatori. Così, tempo fa, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico aveva messo in guardia il Governo sui possibili rischi di aumenti in bolletta per le famiglie, almeno nella fase iniziale.
E così alla fine l’Esecutivo ha ceduto e nel Consiglio dei ministri di venerdì, che ha dato il via libera al Disegno di legge sulla Concorrenza, ha rinviato di tre anni la liberalizzazione del settore energia – inizialmente prevista per il gas il prossimo giugno e un anno dopo per l’elettricità – che avrebbe obbligato gli utenti ad abbandonare il mercato tutelato per passare a quello libero.
Un’imposizione che aveva fatto scattare l’ira di 16 associazioni di consumatori che, nonostante il rinvio, giudicano negativamente lo stop al mercato tutelato.
‘E’ una vergogna, un regalo alle compagnie non certo ai consumatori’, ha dichiarato Massimiliano Dona, Segretario dell’Unione Nazionale Consumatori. ‘Altro che concorrenza – ha proseguito – invece di stabilire una scadenza predeterminata, il 2018, ci domandiamo cosa intende fare il Governo per superare gli ostacoli alla concorrenza e per accompagnare verso il mercato libero. Non resta che sperare nel rigoroso accompagnamento verso il mercato da parte dell’Antitrust perché persegua le aziende scorrette’.
Il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, dal canto suo rivendica la scelta del Governo: ‘Ci sarà un percorso graduale, disciplinato con decreti attuativi, per accompagnare questa rivoluzione’, ha detto.
Secondo l’Autorità per l’energia, per i consumatori passare al mercato libero potrebbe significare un aumento dei costi in bolletta superiori al 20% nel settore elettrico e al 10% in quello del gas.