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Energia elettrica, prezzi aumentati del +200% in Europa. L’UE lancia nuovo pacchetto di misure. Il Documento

LEGGI LA COMUNICAZIONE SUI PREZZI DELL’ENERGIA DELLA COMMISSIONE EUROPEA

Crisi energetica in Europa, il caro prezzi

La situazione in Europa non è rosea dal punto di vista energetico. Il mercato interno dell’Unione soffre un aumento dei prezzi che sta impattando in maniera concreta sulle famiglie e le imprese, con stime negative su quanto accadrà nel prossimo inverno.

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica sono aumentati del +200% su base annua in Europa e questo ha decretato un aumento dei prezzi al dettaglio, mediamente del +9% (fino ad agosto 2021).

In Italia, ad esempio, i prezzi del gas all’ingrosso sono aumentati del +400% tra il 2019 ed il 2021, mentre quelli dell’elettricità del +210%, secondo la tabella proposta dalla Commissione su dati Eurostat e ENTO-E.

La Comunicazione della Commissione europea

La Commissione europea ha adottato una Comunicazione sui prezzi dell’energia proprio per rispondere in maniera rapida ed efficace a tale situazione di crisi.

Al suo interno è contenuto un pacchetto di misure attraverso cui affrontare e mitigare l’impatto immediato del caro prezzi, rafforzando allo stesso tempo la capacità di resilienza agli shock futuri.

La Commissione aiuterà gli Stati membri ad adottare misure di immediata applicazione per ridurre l’impatto sulle famiglie e le imprese durante l’inverno. In parallelo abbiano individuato altri interventi a medio termine finalizzati a rendere il nostro sistema energetico più resiliente e flessibile, così che possa resistere all’eventuale volatilità dei prezzi durante la transizione”, ha dichiarato la Commissaria per l’Energia Kadri Simson durante la presentazione del documento.

Quella odierna è una situazione eccezionale e il mercato interno dell’energia ha funzionato bene per vent’anni – ha aggiunto la Simons – ma dobbiamo assicurarci che continui a farlo se vogliamo realizzare il Green Deal europeo, rafforzare la nostra indipendenza energetica e conseguire gli obiettivi climatici che ci siamo prefissati”.

Il pacchetto di interventi per tutelare famiglie e imprese e per accelerare sul Green Deal

In totale sono 17 gli interventi individuati dalla Commissione per intervenire in maniera rapida e coordinata. Otto sono “Misure immediate per tutelare i consumatori e le imprese” e sette “Misure a medio termine per un sistema energetico decarbonizzato e resiliente”.

Nel primo caso si tratta di misure da attuare almeno fino alla primavera 2022, quando poi la situazione dovrebbe stabilizzarsi. A quel punto andranno ricalibrate per non ostacolare la transizione energetica ed ecologica, quindi per non rallentare gli investimenti in fonti energetiche rinnovabili e a basso impatto ambientale.

Le misure a medio termine, invece, contribuiranno a una transizione energetica equa e sostenibile in tutta Europa, anche sotto il profilo economico, e a una maggiore indipendenza energetica.

Tali azioni immediate potrebbero essere in parte finanziate dalle entrate generate dalle aste delle quote di CO2, dai prelievi del sistema di scambio di quote di emissione sui prezzi dell’energia (ETS), nonché attraverso tasse ambientali.

Nel contesto attuale, ha suggerito la Commissione, le entrate ETS superiori alle attese possono essere utilizzate per finanziare misure straordinarie di sostegno sociale, attraverso interventi mirati. Parliamo di un fondo complessivo di 26,3 miliardi di euro generati dal 1° settembre 2020 al 30 agosto 2021 dai ricavi generati dalla messa all’asta delle quote ETS.

Il nuovo Fondo sociale per il clima garantirebbe inoltre una risposta strutturale per affrontare la povertà energetica, mobilitando fino a 144 miliardi di euro e fornendo così risorse agli Stati membri per concedere un sostegno diretto “temporaneo” al reddito.

Rinnovabili per l’indipendenza energetica

La transizione all’energia pulita è il modo migliore per scongiurare altri shock in futuro e dev’essere accelerata, si legge nella comunicazione: “L’UE continuerà a lavorare a un sistema energetico efficiente, caratterizzato da una grossa quota di rinnovabili. Per quanto queste ultime stiano diventando più convenienti e rivestano sempre più importanza nella fornitura di energia alla rete elettrica e nella fissazione dei prezzi, nei periodi di maggiore domanda sono ancora necessarie altre fonti di energia, compreso il gas”.

Gli investimenti nelle rinnovabili e nell’efficienza energetica, inoltre, “non solo ridurranno la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili – è specificato nel toolbox della Commissione – ma si tradurranno anche in prezzi dell’energia all’ingrosso più convenienti e resilienti”, in grado di superare ogni crisi di fornitura futura a livello mondiale.

L’attuale aumento del prezzo dell’energia elettrica è dovuto principalmente alla domanda mondiale di gas, che aumenta di pari passo con la ripresa economica. L’aumento della domanda non è stato ancora seguito da un aumento dell’offerta determinando effetti negativi percepibili non solo nell’UE ma anche in altre regioni del mondo. Nel documento è poi sottolineato che “dalla Russia sono stati riscontrati volumi di gas inferiori al previsto che hanno determinato una contrazione del mercato”.

Tutte le misure immediate e a medio termine contenute nella Comunicazione

Di seguito tutte le azioni proposte nel pacchetto misure (“a toolbox of measures”) adottato dalla Commissione:

Misure immediate a tutela dei consumatori e delle imprese:

Misure a medio termine per un sistema energetico decarbonizzato e resiliente:

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