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Energia, data center e Difesa al centro degli accordi da 10 miliardi di dollari tra Italia e Arabia Saudita

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Si chiude oggi in Bahrein la visita di Stato di Giorgia Meloni in Arabia Saudita e Golfo Persico. Firmati accordi su diverse materie strategiche in chiave di “Mediterraneo allargato”, tra cui: transizione energetica basata sulla neutralità tecnologica, sviluppo di data center, interconnessione tra le reti, transizione energetica basata su neutralità tecnologica.

Partenariato Italia-Arabia Saudita da 10 miliardi di dollari

La Tavola rotonda di alto livello Italia-Arabia Saudita di Al’-Ula, a cui si sono seduti il Primo ministro dell’Arabia Saudita, Mohammed Bin Salman, e la nostra Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è stato il momento più importante della visita ufficiale nel Paese arabo.

C’è un enorme potenziale non sfruttato nella nostra cooperazione, e questa visita può aprire una fase completamente nuova nella nostra partnership, e per questo abbiamo elevato le nostre relazioni bilaterali al livello della partnership strategica”, ha dichiarato Meloni in conferenza stampa.

Dall’incontro di Stato è nato un ampio partenariato tra i due Paesi: “Il valore complessivo è di circa dieci miliardi di dollari e questo dato rende l’idea del salto di qualità che insieme ci siamo impegnati a fare nel nostro lavoro comune”, ha precisato la Presidente del Consiglio italiana.

Accordi che costituiscono piattaforme sulle quali costruire insieme ulteriori opportunità – ha aggiunto Meloni – e voglio per questo ringraziare tutti coloro che hanno dedicato grande impegno alla loro conclusione”.

Energia, data center, Difesa tra i punti chiave

Diversi i punti chiave contenuti in questi accordi che sono stati illustrati anche se in maniera sintetica dal Primo ministro italiano: “lo sviluppo delle interconnessioni strategiche ed economiche – aspetto che è molto importante nella strategia che l’Italia ha soprattutto nel Mediterraneo allargato, le infrastrutture, la cooperazione energetica, l’innovazione tecnologica, il settore della Difesa, la ricerca scientifica, l’agroalimentare, lo sport, l’intrattenimento, il turismo e la valorizzazione del patrimonio culturale e archeologico, come questo luogo ci mostra perfettamente”.

Nello specifico, si è parlato di “transizione energetica basata sulla neutralità tecnologica”, di “interconnessioni tra reti”, di “sviluppo di data center” e di iniziative comuni “per il progresso sostenibile in Africa”, qui con un diretto riferimento al Piano Mattei che Meloni rilancia in ogni suo viaggio in Medio Oriente e in Africa, mentre possibili sviluppi si avranno anche nei settori trasporti, mobilità urbana, ferrovie, porti, aeroporti e hub logistici.

Nel punto stampa conclusivo, ha anche spiegato che “c’è un focus del Governo italiano che va avanti ormai da oltre due anni, particolarmente incentrato sul Mediterraneo allargato. Nel Mediterraneo allargato, ovviamente, le Nazioni del Golfo assumono una centralità strategica, l’Arabia Saudita è un attore di primo piano”.

Difesa, le aziende italiane coinvolte negli accordi e l’entrata dell’Arabia Saudita nel GCAP

Nell’ambito della Missione del Governo italiano in Arabia Saudita, SACE, il gruppo assicurativo e finanziario italiano partecipato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha informato della firma di operazioni e accordi con imprese saudite per un valore complessivo di 6,6 miliardi di dollari, “con l’obiettivo di sostenere le esportazioni italiane in Arabia Saudita nonché i rapporti commerciali e di investimento tra i due Paesi”.

Tra questi gli accordi con Saudi Electricity Company (SEC), con ACWA Power Company, con la Banca Araba per lo Sviluppo Economico in Africa (BADEA) e un finanziamento multi-currency del valore complessivo di 3 miliardi di dollari reso disponibile da un pool di nove banche internazionali per aprire nuove opportunità di export per PMI e filiere italiane in diversi settori e comparti funzionali ai progetti della smart city NEOM come infrastrutture, sviluppo urbano, edilizia e trasporti ferroviari, stradali e marittimi.

Il pool di banche include HSBC, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria, Bank of China, Crédit Agricole CIB, Agricultural Bank of China, Citibank N.A., China Construction Bank, JP Morgan Chase Bank and Bank of America.

L’intervento di SACE rientra nel programma “Push Strategy e farà da apripista per l’utilizzo da parte di NEOM di forniture di imprese italiane, in particolare delle PMI, in settori chiave, come le infrastrutture, lo sviluppo urbano, l’edilizia e i trasporti (ferroviario, stradale e marittimo).

Il Global Combat Air Programm

È stato inoltre trattato il delicato argomento della possibile entrata di Riad nel Global Combat Air Programme (GCAP), un programma di collaborazione internazionale che coinvolge Italia, Regno Unito e Giappone con l’ambizione condivisa di sviluppare un sistema aereo di nuova generazione entro il 2035. Leonardo è partner strategico insieme alla britannica BAE Systems e alla giapponese Mitsubishi Heavy Industries.

Su questo Meloni ha detto: “dobbiamo chiudere tutto il lavoro a tre con il Governo della Gran Bretagna e con il Governo del Giappone e, intanto, favorire anche un avvicinamento del Regno Saudita, che chiaramente deve avvicinare le sue capacità industriali della difesa a quella degli altri attori coinvolti”.

Il Ministero degli Investimenti dell’Arabia Saudita (MISA), l’Autorità Generale per l’Industria militare (GAMI) e Leonardo hanno annunciato la firma di un MoU su molteplici aree di cooperazione, tra cui: Spazio, sistemi di guerra elettronica, assemblaggio di elicotteri, settore del combattimento aereo e dell’integrazione multi-dominio, processi di industrializzazione e sviluppo del capitale umano, opportunità per la supply chain nazionale in Arabia Saudita.

Ulteriori accordi sono stati sottoscritti tra Snam e ACWA Power, mentre Fincantieri Arabia for Naval Services (Gruppo Fincantieri) avrebbe avviato diverse intese locali in linea con il programma saudita Vision 2030.

Siamo il settimo Paese fornitore per l’Arabia Saudita

L’Italia è il settimo Paese fornitore dell’Arabia Saudita e sta progressivamente migliorando la sua quota di mercato. Nei primi 10 mesi del 2024 le esportazioni italiane sono cresciute di oltre il 26% rispetto allo stesso periodo del 2023.

Il nostro Presidente del Consiglio, nell’incontro con i giornalisti, ha più volte lodato la bellezza e l’importanza del patrimonio artistico, storico e culturale di Al’-Ula, primo sito Patrimonio Mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, tra decine di tombe antiche più di 20 secoli e uno straordinario museo a cielo (“Jabal Ikmah”) che consente di ammirare petroglifi e incisioni risalenti al quinto millennio avanti Cristo.

Collaborazione energetica quinquennale tra Italia e Arabia Saudita

Nei giorni scorsi c’era già stato un incontro di alto livello tra il nostro ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e il ministro dell’Energia saudita, Abdulaziz Bin Salman Al Saud, per la firma di un Memorandum d’Intesa (MoU) tra i due Paesi.

Fonti ufficiali parlano di un accordo della durata di cinque anni, che va a consolidare la partnership strategica dei due Stati e che punta a rafforzare la cooperazione bilaterale su temi centrali come la transizione, la sicurezza energetica e la promozione degli obiettivi di sostenibilità definiti dall’Agenda 2030 e dagli Accordi di Parigi.

Il Memorandum pone le basi per una collaborazione strategica su diversi fronti chiave. Tra i settori di maggiore rilievo vi è quello dell’idrogeno rinnovabile a basse emissioni, insieme ai suoi derivati come l’ammoniaca verde. Vengono inoltre contemplati progetti legati alle energie rinnovabili, alla cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2, nonché alle interconnessioni elettriche e tecnologie di nuova generazione.

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