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Enel, nella prima metà dell’anno crescono del +85% i ricavi e del +22% gli investimenti

Starace_Enel

Crescere in un contesto avverso, i dati Enel del primo semestre 2022

Per il Gruppo Enel il primo semestre dell’anno si chiude con uno straordinario incremento dei ricavi, anche se in un contesto caratterizzato da una sempre più alta tensione geopolitica, alimentata dalla guerra in Ucraina e dall’instabilità dei mercati finanziari.

Il Gruppo ha visto crescere i ricavi dell’85,3% rispetto ad un anno fa, a 67.258 milioni di euro.

Come spiegato in una nota, nella prima metà dell’anno in Europa si è assistito all’acuirsi delle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, “che si prevede possano continuare per i prossimi mesi, con conseguente ulteriore incremento del prezzo dell’energia elettrica e una significativa spinta inflazionistica“.

Tali fattori hanno indotto le autorità di alcuni Paesi europei a proseguire nell’adozione di politiche di contenimento dei prezzi dell’elettricità per i consumatori finali, con misure in alcuni casi penalizzanti per le società operanti nel settore della generazione e vendita di elettricità“, è spiegato dal Gruppo.

Uno scenario quindi piuttosto difficile, che non ha impedito comunque di registrato un aumento degli investimenti del 22,4% a 5.889 milioni di euro, soprattutto in Enel Green Power e nel settore infrastrutture e reti, ma anche nei mercati finali di Italia, Spagna, Romania e America Latina.

Starace: “Abbiamo incrementato gli investimenti in fonti rinnovabili e protetto i nostri clienti

Il primo semestre del 2022 è stato caratterizzato da un contesto geopolitico, energetico ed economico avverso che tuttavia non ha avuto conseguenze sull’esecuzione del nostro Piano Strategico presentato a novembre 2021”, ha commentato Francesco Starace, CEO del Gruppo Enel.

Nel periodo – ha aggiunto Starace – abbiamo incrementato gli investimenti in fonti rinnovabili e reti di distribuzione; al contempo, le politiche commerciali che abbiamo adottato hanno da un lato protetto i nostri clienti dalla volatilità del momento e dall’altro rafforzato i nostri obiettivi di medio e lungo periodo”.

La posizione finanziaria del Gruppo rimane solida e, anche in previsione del perdurare di un quadro generale complesso, grazie alla visibilità di cui godiamo sull’evoluzione del business per la seconda metà dell’anno, confermiamo la guidance per il 2022 e la nostra politica dei dividendi”, ha infine precisato il CEO del Gruppo Enel.

Tra gli altri risultati esaminati e approvati dal Consiglio di amministrazione Enel nella relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2022, troviamo un margine operativo lordo ordinario (EBITDA ordinario) che ammonta a 8.298 milioni di euro, con un decremento di 138 milioni di euro rispetto all’analogo periodo del 2021 (-1,6%) e un risultato operativo (EBIT) che ammonta a 3.902 milioni di euro, in diminuzione di 545 milioni di euro (-12,3%) rispetto all’analogo periodo del 2021.

Il risultato netto ordinario del Gruppo, invece, ammonta a 2.109 milioni di euro, con un decremento di 190 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021 (-8,3%). Cresce anche l’indebitamento finanziario netto a 62.238 milioni di euro (51.952 milioni di euro a fine 2021, +19,8%).

La crescita delle rinnovabili

Aumenta la potenza efficiente installata netta totale del Gruppo nel primo semestre 2022, che è pari a 88,5 GW, +1,4 GW rispetto al 31 dicembre 2021, principalmente a seguito dell’installazione di nuova capacità solare (+0,6 GW) ed eolica (+0,4 GW).

Inoltre, sono stati acquisiti nuovi impianti idroelettrici in Italia (+0,5 GW) e sono stati dismessi in Cile un impianto ad olio combustibile (-0,03 GW) e due impianti idroelettrici (-0,04 GW).

L’energia netta prodotta dal Gruppo Enel nel primo semestre 2022 è pari a 115,5 TWh21, con un incremento di 9,7 TWh rispetto al valore registrato nell’analogo periodo del 2021 (+9,2%).

Aumenta la capacità installata di fonti rinnovabili e quindi la generazione di energia elettrica pulita, ma ad un livello che rimane in linea con il 2021, soprattutto a causa del dato negativo dell’idroelettrico per effetto del lungo periodo siccitoso che ci troviamo a vivere.

Bene le altre fonti rinnovabili comunque, fonte eolica (+4,1 TWh), solare (+1,7 TWh) e geotermica (+0,1 TWh).

In considerazione dell’aumentata domanda di energia a supporto delle scelte del Governo di accrescere l’autonomia energetica nazionale e diminuire la dipendenza dalle forniture russe, è stato registrato un maggiore apporto da fonte termoelettrica (+9,1 TWh), per maggiore produzione da impianti a carbone (+4,1 TWh), oil & gas (+3,4 TWh) e a ciclo combinato (+1,6 TWh); a cui si aggiunte una produzione da fonte nucleare pari a 13,4 TWh, in aumento (+0,6 TWh) rispetto a quanto registrato nell’analogo periodo del 2021.

La produzione di energia a zero emissioni

Ne consegue che la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, includendo anche i volumi da capacità gestita, è stata ampiamente superiore rispetto a quella termoelettrica, raggiungendo i 60,3 TWh (59,8 TWh nell’analogo periodo del 2021, +0,9%), a fronte di una produzione da fonte termoelettrica pari a 47,3 TWh (38,3 TWh nell’analogo periodo del 2021, +23,7%).

La produzione a zero emissioni ha raggiunto il 59% della generazione totale del Gruppo Enel considerando unicamente la produzione da capacità consolidata, mentre è pari al 61% includendo anche la generazione da capacità gestita22. L’obiettivo a lungo termine del Gruppo Enel resta il raggiungimento del “Net Zero” entro il 2040, sia per le emissioni dirette sia per quelle indirette.

Prosegue il Piano Enel 2022-2024 e oltre

L’azione strategica di Enel prosegue lungo le linee definite nel Piano Strategico presentato ai mercati finanziari nel novembre 2021 – si legge in una nota del Gruppo a commento dei risultati finanziari semestrali – che prevede tra il 2020 ed il 2030 un EBITDA ordinario per il Gruppo in aumento del 5-6% in termini di tasso annuo di crescita composto (“CAGR”), a fronte di un Utile netto ordinario di Gruppo previsto in aumento del 6-7%, sempre in termini di CAGR“.

Con riferimento invece al periodo di Piano 2022-2024, la società prevede che nel 2024 l’EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 21,0-21,6 miliardi di euro, rispetto ai 19,2 miliardi di euro nel 2021.

L’Utile netto ordinario di Gruppo è atteso in crescita a 6,7-6,9 miliardi di euro nel 2024, rispetto ai 5,6 miliardi di euro nel 2021.

Nella seconda metà del 2022, Enel si attende infine la continua crescita del business delle energie rinnovabili grazie all’incremento degli investimenti a supporto della politica di decarbonizzazione adottata dal Gruppo; un miglior risultato derivante dalla gestione integrata dei margini della generazione e delle vendite attraverso le coperture effettuate sui costi di approvvigionamento e le nuove contrattualizzazioni dei clienti nel segmento retail; il maggior contributo delle reti di distribuzione, prevalentemente in America Latina, per effetto dei positivi aggiustamenti tariffari.

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