Il progetto di integrazione tra Enel Open Fiber e Metroweb procede, ma la scadenza della proposta della società elettrica – come riportato nei giorni scorsi da Il Messaggero – potrebbe essere estesa oltre la data del 3 luglio.
L’articolo del quotidiano romano indica che Metroweb sarà gestita attraverso una newco equamente suddivisa tra Enel e Cassa Depositi e Prestiti che sarà creata entro fine luglio e che Enel Open Fiber acquisterà la quota di F2i per 374 milioni. Il fondo di Renato Ravanelli, secondo la ricostruzione, potrebbe rientrare nella nuova Metroweb in un secondo momento. Se così non fosse, la CDP intenderebbe coinvolgere un altro partner
Sebbene l’intenzione sia quella di chiudere l’operazione prima della pausa estiva, serve però ancora del tempo per studiare i dettagli tecnici.
Una dilazione che, secondo gli analisti, potrebbe giocare a favore di Telecom Italia.
Secondo un’analisi di Mediobanca Securities, per Telecom Italia l’impatto dell’ingresso di Enel nella partita della fibra potrebbe avere un impatto negativo a livello di Ebitda inferiore ai 150 milioni di euro stimati in precedenza. E questo per diverse ragioni, tra cui i problemi di implementazione/tempo, le questioni tecniche, potenziali problemi normativi, il customer care e le contromosse di Telecom Italia per ampliare il divario esistente. L’ex monopolista sta infatti accelerando sull’offerta 1Gbps, partita nelle città di Milano e Perugia.
Anche l’ad Flavio Cattaneo, nel corso della Ceo Conference di Mediobanca Securities, la scorsa settimana, ha confermato che l’impatto della concorrenza di Enel sarà ben al di sotto dei 100 milioni di euro a livello di Ebitda.