E’ stata finalmente ratificata oggi dal cda di Enel l’acquisizione di Metroweb da parte di Enel Open Fiber per un importo di 814 milioni di euro. Un’operazione che si svilupperà in tre fasi e il cui closing è previsto per fine novembre.
“Con questa operazione compiamo un ulteriore decisivo passo avanti nella realizzazione di una infrastruttura importante per il Paese. L’acquisizione di Metroweb consente infatti di accelerare il nostro piano per lo sviluppo della banda ultralarga, nonchè di ampliare il perimetro di cablaggio per includere le più importanti città italiane e contestualmente ridurre il profilo di rischio di questa iniziativa grazie alla partnership con Cdp e, auspicabilmente, F2i”, ha dichiarato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, sottolineando come con l’unione delle “competenze di Enel Open Fiber con quelle di Metroweb, raggiungiamo l’obbiettivo di creare un’azienda con dimensioni, know-how tecnologico e capacita’ di realizzare il piano ambizioso che abbiamo per l’Italia”.
Le fasi dell’operazione
Nella prima fase ci sarà un aumento di capitale da 714 milioni di euro di Enel Open Fiber riservato a Enel e CDP Equity. L’aumento di capitale sarà equamente ripartito e permetterà, questa la seconda fase, a EOF di completare l’acquisizione del 100% di Metroweb, di cui i due soci deterranno una quota paritetica.
Prima di questa acquisizione, comunque, Metroweb dovrà riacquisire le partecipazioni possedute dalle minoranze nelle controllate Metroweb Milano (il 10% di Swisscom e dell’1,7% del management) e Metroweb Genova (il 15% è controllato da Aster, partecipata del comune di Genova).
Conclusa questa fase ci sarà un’ulteriore fase, la terza, che prevede l’incorporazione di Metroweb nella ‘nuova’ EOF (che avrà ovviamente un nuovo nome).
Entro il 15 ottobre, quindi, F2i – che controllava il 53,8% di Metroweb acquisito da Enel – potrà decidere se rientrare o meno nella nuova EOF con una quota fino al 30%.
La governance della nuova EOF
L’operazione fissa l’enterprise value di Metroweb a 814 milioni di euro aggiustato sulla base della posizione finanziaria netta.
La nuova EOF sarà partecipata pariteticamente (ciascuna col 50%) da Enel e CDP Equity. Nel caso di ingresso di F2i, le controllanti creeranno una holding di controllo che deterrà il 70% della nuova entità, con il restante controllato dal Fondo. Se F2i non dovesse rientrare, non ci sarà bisogno di creare alcuna holding company e la nuova EOF sarà partecipata soltanto da Enel e CDP Equity.
La governance sarà in mano a Enel e CDP Equity e supponendo che la struttura sia quella della holding con F2i, il Consiglio della nuova EOF sarà composto da 5 membri: 2 nominati da Enel, 2 da CDP e 1 da F2i. L’ad per i primi 5 anni sarà nominato da Enel, il presidente che non avrà funzioni operative sarà nominato da CDP. Dopo i primi 5 anni, le parti si invertiranno. Ci sarà ovviamente – come è prassi in questi casi – un vincolo di lock up e un impegno delle parti a seguire gli aumenti di capitale fino a un certo importo per finanziare il piano.
Il piano di investimenti
Il piano volto a cablare le prime 250 città nelle aree A e B mette a fattor comune il piano originario di Enel e quello Metroweb e prevede un investimento da circa 3,7 miliardi (dai precedenti 2,5). EOF mira a connettere 9,5 milioni di unità immobiliari (compresi 1,2 milioni già connessi da Metroweb) entro i prossimi 6-7 anni, nell’ambito di un progetto completamente indipendente dal piano di sotituzione dei contatori, come si era pensato in un primo momento. Questo perchè Enel non è presente in molte delle città incluse nel piano ultrabroadband. Eventuali future integrazioni saranno valutate su base opportunistica.
La cifra necessaria agli investimenti sarà finanziata al 30% (pari a circa 600 milioni di euro) in equity e al 70% in debiti.
Si partirà da 10 città entro quest’anno per poi proseguire l’anno prossimo con altre 40 e si prevede la copertura di tutte e 15 le città situate nel cluster A – compresa Roma – e un numero significativo di quelle nel Cluster B.
Nelle prime 40-50 città la rete Enel dovrà probabilmente convivere con quella di Telecom, ma questo non sembra impensierire la società, che rivendica come Metroweb abbia già cablato 1,2 milioni di unità abitative.
I lavori sono cominciati in tre città, a partire da Perugia con la previsione di coprire il 50% delle unità immobiliari entro gennaio-febbraio del prossimo anno per completare entro aprile.
L’obiettivo, prima di parlare di completamento dei lavori, è il raggiungimento dell’80% delle unità immobiliari comprese nel comune. Raggiunto il 50% delle unità coperte, potrà cominciare la fase di commercializzazione dei servizi da parte dei gestori (Vodafone, Wind, Tiscali e Go Internet quelli che hanno già siglato accordi con EOF).
Enel non si limiterà a vendere solo fibra spenta ma anche servizi attivi di connettività.
Quanto alle aree C e D, interessate dai bandi Infratel, Enel Open Fiber- insieme a Fastweb, Metroweb Sviluppo, Tim Agenda digitale, Estra ed E-Via – è stato prequalificato e parteciperà ai bandi nelle sei Regioni messe a gara dal Governo Abruzzo e Molise, Emilia Romagna, Lombardia, Toscana e Veneto. Enel, come le altre società a eccezione di Estra, ha manifestato interesse per tutti e 5 i lotti previsti dal Bando.
Lo sviluppo della rete in queste aree sarà combinato con quello delle aree A e B.
I costi e l’uso della rete Enel
EOF pensa di sfruttare al meglio le sinergie con la rete di Enel distribuzione, che raggiunge 37 milioni di unità abtative – a fronte dei 20 milioni di linee fisse – e lo farà comunque alle medesime condizioni di qualsiasi altro operatore sulla base del regolamento recentemente pubblicato da Enel contenente le condizioni tecniche, operative ed economiche per l’accesso – l’equivalente dell’offerta pubblica di riferimento di Telecom Italia.
Alla luce dei benefici derivanti dalla capillarità della rete Enel, EOF ritiene di poter utilizzare in larga misura la rete di Enel distribuzione, pagando allo stesso modo ed ottenendo i medesimi vantaggi di cui tutti potranno usufruire.
Il costo medio totale per il collegamento delle unità immobiliari al building è di 303 euro (volume totale dell’investimento diviso il numero di punti da raggiungere) e vale per chiunque, anche per le case isolate.
La tempistica
Il term sheet sarà sarà firmato entro qualche giorno. Dovranno poi essere effettuati una serie di passaggi societari – tra cui la fusione della capogruppo con le società a valle (Metroweb Milano, Sviluppo, Genova) – e una volta sistemato l’universo Metroweb ci sarà la fusione che darà vita alla nuova EOF. Il tutto si concluderà presumibilmente entro fine novembre.
Enel non prevede problemi da parte delle Autorità. Ci saranno ovviamente le necessarie informative ad Agcom e Antitrust, che però non avranno potere di veto, dato che la dimensione della società non lo giustifica.