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Enel lancia un “sustainability-linked bond” da 1,5 miliardi di euro

Enel Finance International N.V. (“EFI”), società finanziaria di diritto olandese controllata da Enel S.p.A. (“Enel”)[1], ha lanciato sul mercato Eurobond un “Sustainability-Linked bond” in due tranche rivolto agli investitori istituzionali per un totale di 1,5 miliardi di euro. La nuova emissione prevede per la prima volta l’utilizzo da parte di Enel di molteplici Key Performance Indicators (“KPI”) per tranche, rafforzando ulteriormente l’impegno di Enel per un’accelerazione nella transizione energetica. Per la prima volta in un collocamento pubblico di un prestito obbligazionario, una tranche dell’emissione combina un KPI collegato alla tassonomia dell’UE con un KPI collegato agli obiettivi di sviluppo sostenibile (“SDG”) delle Nazioni Unite. L’altra tranche del bond è collegata a due KPI associati alla traiettoria del Gruppo di completa decarbonizzazione, attraverso la riduzione delle emissioni dirette e indirette di gas a effetto serra, come specificato in seguito.

“È con entusiasmo che presentiamo al mercato questo strumento innovativo, il primo nel suo genere a istituire un collegamento tra tassonomia dell’UE e SDG 13 delle Nazioni Unite sulla lotta contro il cambiamento climatico”, ha dichiarato Alberto De Paoli, CFO di Enel. “Con i nostri investimenti in tecnologie decarbonizzate siamo in linea con la tassonomia dell’UE e quindi pronti a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il legame inestricabile tra SDG e tassonomia è integrato nella nostra strategia e si riflette in tutti gli strumenti di finanza che utilizziamo così come nelle nostre decisioni industriali. Forti di questo approccio sinergico, lavoriamo incessantemente per raggiungere i nostri obiettivi di decarbonizzazione ed elettrificazione, rafforzando al contempo la sicurezza energetica dei Paesi in cui operiamo, e aprendo la strada alla creazione di valore sostenibile e di lungo termine per tutti.”

L’emissione, garantita da Enel, ha ricevuto richieste in esubero per quasi 3 volte, totalizzando ordini complessivi per un importo pari a circa 4 miliardi di euro e una significativa partecipazione di investitori socialmente responsabili (SRI), consentendo al Gruppo di continuare a diversificare la propria base di investitori.

Il successo del prestito obbligazionario è un chiaro riconoscimento della strategia sostenibile del Gruppo e della sua capacità di generare valore orientando il piano di investimenti in linea con i criteri della tassonomia dell’UE e al tempo stesso contribuendo al raggiungimento degli SDG delle Nazioni Unite.

Si prevede che i proventi dell’emissione siano utilizzati da EFI per finanziare l’ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo.

Con il Piano Strategico presentato alla comunità finanziaria nel novembre 2022, Enel si è impegnata a realizzare oltre l’80% del proprio piano di investimenti 2023-2025 in linea con i criteri della tassonomia dell’UE, in considerazione del loro significativo contributo alla mitigazione dei cambiamenti climatici.

A dicembre 2022, l’impegno di Enel nella lotta al cambiamento climatico ha raggiunto un nuovo traguardo storico, dal momento che la propria roadmap verso la decarbonizzazione è stata resa più ambiziosa con la previsione di nuovi obiettivi di riduzione dei gas a effetto serra riguardanti tanto le emissioni dirette che indirette, obiettivi che sono stati certificati da parte della Science Based Targets initiative (SBTi) come in linea con il contenimento del riscaldamento globale a 1,5ºC e, pertanto, in linea con il più ambizioso obiettivo dell’Accordo di Parigi adottato dalle Nazioni Unite nel 2015.

I nuovi obiettivi certificati di Enel fanno seguito all’ambizioso obiettivo annunciato dal Gruppo oltre un anno fa, quando veniva anticipato di un decennio, dal 2050 al 2040, l’impegno ad azzerare le emissioni. I nuovi obiettivi certificati, inoltre, riguardano tutte le emissioni del Gruppo lungo la propria catena del valore, comprese le emissioni dirette degli stabilimenti, e le emissioni indirette prodotte a monte e a valle da fornitori e clienti.

Gli impegni sopra indicati sono ora parte del nuovo Sustainability-Linked Financing Framework (il “Framework”), da ultimo aggiornato a febbraio 2023, che integra pienamente la sostenibilità nel programma di finanziamento globale del Gruppo attraverso Sustainability-Linked Bonds, Sustainability-Linked Loans, SDG Commercial Paper Programs, Sustainability-Linked Foreign Exchange Derivatives, Sustainability-Linked Rates Derivatives and Sustainability-Linked Guarantees.

Il Framework è in linea con i “Sustainability-Linked Bond Principles” dell’International Capital Market Association (ICMA) e con i “Sustainability-Linked Loan Principles” della Loan Market Association (LMA), come certificato dal Second-Party Opinion Provider Moody’s Investors Service.

Tre nuovi KPI aggiunti al Framework, e riportati di seguito, riflettono la descritta ambizione del Gruppo: “Intensità delle emissioni di GHG Scope 1 e 3 relative all’Integrated Power (gCO2eq/kWh)”, “Emissioni assolute di GHG Scope 3 relative al Gas Retail (MtCO2eq)” e “Percentuale di CAPEX allineata alla tassonomia dell’UE (%)”.

L’emissione include tutti e tre questi nuovi KPI ed è strutturata nelle seguenti due tranche:

L’emissione, che ha una durata media di circa 14 anni, presenta una cedola media del 4,25%.

Ulteriori informazioni riguardo ai principi ispiratori dell’emissione obbligazionaria, al Framework e alla relativa Second Party Opinion rilasciata da Moody’s Investors Service sono a disposizione del pubblico sul sito internet di Enel, all’indirizzo: https://www.enel.com/investors/investing/sustainable-finance/sustainability-linked-finance.

Si prevede che il prestito obbligazionario sarà quotato, al momento dell’emissione, sul mercato regolamentato Euronext di Dublino.

In linea con il Piano Strategico, il nuovo Sustainability-Linked Bond contribuisce al raggiungimento degli obiettivi del Gruppo legati al rapporto tra le fonti di finanziamento sostenibili e l’indebitamento lordo totale del Gruppo stesso, fissato a circa il 70% nel 2025.

L’operazione è stata supportata da un consorzio di banche nell’ambito del quale Banca Akros, BBVA, BNP Paribas, BPER, Crédit Agricole, CaixaBank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, Intesa Sanpaolo, ING, J.P. Morgan, Mediobanca, Morgan Stanley, Natixis, Santander, Société Générale, Unicredit hanno agito in qualità di joint-bookrunners.


[1] Enel Rating: BBB+ (Negative) per Standard & Poor’s, Baa1 (Negative) per Moody’s e BBB+ (Stable) per Fitch.

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