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Enel, il fotovoltaico dei prosumer italiani connette in rete 2,4 GW di nuova capacità rinnovabile

Nuova capacità rinnovabile e autonomia energetica

Cresce l’apporto delle fonti rinnovabili alle reti di Enel Grids, a livello mondiale. Secondo quanto riportato da Energia Italia News, partendo dai nuovi dati relativi al 2022, la business line del Gruppo Enel dedicata alla distribuzione dell’energia elettrica ha raggiunto 5,6 GW di nuova capacità rinnovabile, grazie a 411mila produttori e prosumer (tipologia di consumatore che è al tempo stesso anche produttore) in tutto il mondo, di cui circa 317mila in Europa e il resto in America Latina.

Di questo volume complessivo, 2,4 GW sono stati connessi in Italia (circa il 42% del totale), di cui circa 2 GW derivanti da impianti solari fotovoltaici, corrispondenti all’installazione di oltre 6 milioni di pannelli solari standard.

Reti elettriche avanzate e aumento della capacità decentralizzata di generazione rinnovabile, unitamente al nuovo ruolo dei prosumer che si collegano alle reti Enel in tutto il mondo, sono i fattori che stanno plasmando questa crescita di energia elettrica pulita per accelerare i piani di decarbonizzazione.

Questa transizione energetica ‘bottom up’ senza precedenti è resa possibile dal gran numero di cittadini che utilizzano le risorse naturali per autoprodurre energia rinnovabile. Prevediamo per il 2023 e oltre volumi sempre maggiori come dimostrato dalla costante crescita di richieste giunte nelle prime settimane dell’anno”, ha dichiarato Antonio Cammisecra, Direttore di Enel Grids.

Enel sostiene che in questo modo si rende più agevole il percorso di elettrificazione delle utenze, offrendo più connessione alla rete, necessaria a favorire indipendenza energetica e promuovere un ecosistema elettrico interattivo e a basso impatto ambientale.

Le nuove connessioni alla rete Enel in Italia

Alla fine del 2022, la capacità rinnovabile cumulata di piccola e media scala connessa alle reti di Enel Grids in tutto il mondo ha raggiunto 65,7 GW, relativi a un totale di circa 1,4 milioni di prosumer.

Tornando all’Italia, la capacità aggiunta nelle aree servite da Enel si è concentrata per il 57% nelle regioni settentrionali e per il 20% nelle regioni centrali. Le regioni meridionali hanno contribuito con il 14% e la capacità restante è stata installata nelle isole. Il numero di nuove connessioni effettuate nel periodo è pari a circa 204mila, circa 2,5 volte in più rispetto al 2021.

Complessivamente nel nostro Paese sono attivi 1,2 milioni di prosumer connessi alla rete Enel, per una capacità totale installata di 34 GW.

I vantaggi dell’elettrificazione e delle rinnovabili per l’Italia (Piano 2030)

Questi dati confermano quanto già stimato nel Piano 2030 per il settore elettrico, elaborato da Enel Foundation, in collaborazione con Althesys ed Elettricità Futura, secondo cui entro il 2030 saranno allacciati alla rete 85 GW di nuove rinnovabili al 2030, portando all’84% le rinnovabili nel mix elettrico. Raggiungendo questo traguardo, nei prossimi 8 anni l’Italia potrà ridurre di 160 miliardi di metri cubi le importazioni di gas con un risparmio di 110 miliardi di euro.

Non solo, sono attesi dal Piano oltre 360 miliardi di euro di benefici economici, in termini di valore aggiunto per filiera e indotto in Italia, con 540.000 nuovi posti di lavoro nel settore elettrico e nella sua filiera industriale nel 2030, che si aggiungeranno ai circa 120.000 di oggi.

E in Spagna e Brasile

Nuova capacità rinnovabile aggiunta arriva anche dalla Spagna, dove Enel Grids ha collegato 2,2 GW di capacità grazie a 97mila nuove connessioni nel 2022 (oltre 3 volte in più rispetto al 2021), fino a un totale di circa 134mila, corrispondenti a una capacità complessiva di 24,4 GW.

L’Estremadura, l’Andalusia e la Catalogna hanno installato complessivamente l’80% della potenza totale, mentre la parte restante è stata suddivisa tra l’Aragona e le Isole Baleari e Canarie.

Ulteriori aggiunte di capacità rinnovabile sono state effettuate in Brasile, dove sono stati connessi alle reti nuovi 800 MW, quasi il doppio del dato del 2021.

Come i prosumer cambiano il ruolo delle reti elettriche ed ampliano la comunità energetica rinnovabile europea

Il ruolo dei prosumer locali e la ricerca di maggiore autonomia energetica stanno modificando radicalmente il ruolo delle reti di distribuzione dell’energia elettrica. BloombergNEF ha stimato che nella sola Europa la quota di energia immessa nelle reti di distribuzione salirà al 66% entro il 2050, in confronto al 27% del 2022.

Il prosumer è una delle figure emergenti nel nuovo scenario dell’energia: dal pannello fotovoltaico all’impianto di microcogenerazione, dal mini-eolico all’auto elettrica, sono diverse le tecnologie con cui sia un privato cittadino che una azienda possono diventare un produttore di energia oltre che consumatore.

Questo produttore/consumatore potrà inoltre supportare la crescita delle comunità energetiche rinnovabili in Italia e nel resto d’Europa. Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale.

Secondo la guida ENEA alle comunità energetiche, per il 2050 si stima che 264 milioni di cittadini dell’Unione Europea si uniranno al mercato dell’energia come prosumer, generando fino al 45% dell’elettricità rinnovabile complessiva.

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