Dopo Tommaso Pompei, posto da Enel alla guida della divisione che dovrà occuparsi dello sviluppo in Italia, un altro manager con una lunga esperienza nel settore delle telecomunicazioni si occuperà di sviluppare i progetti della società elettrica nel campo della fibra ottica.
La divisione “Global Fiber Optic Infrastructures”, la cui nascita è stata annunciata ieri con l’obiettivo di replicare all’estero il modello di business di Enel Open Fiber, sarà guidata da Stefano Lorenzi e, a differenza, di EoF, rientrerà nell’ambito della Global Business Line Infrastrutture e reti, con il compito di “gestire questa nuova dimensione strategica del gruppo sia in Italia sia nel resto del mondo”.
Lorenzi, proveniente da Sirti e in precedenza, dal 2008 al 2010, Presidente e Amministratore delegato di Alcatel-Lucent Italia, “avrà la missione di definire strategie e realizzare modelli di business per lo sviluppo di infrastrutture in fibra ottica da parte del Gruppo a livello globale”.
Manager di grande esperienza nel settore, Lorenzi non andrà comunque in alcun modo a sovrapporsi all’ad di EoF, Tommaso Pompei, il cui ruolo, ci hanno confermato fonti vicine all’azienda, non è mai stato messo in discussione dalla società guidata da Francesco Starace, come invece era stato riportato dalla stampa nelle scorse settimane.
Tanto più che, se come è prevedibile il fondo F2i rientrerà in Enel Open Fiber, Pompei dovrà rispondere a una compagine azionaria in cui Enel potrebbe non svolgere il ruolo di maggioranza. Prima del closing della fusione tra Metroweb ed Enel Open Fiber, F2i – che controllava il 53,8% di Metroweb acquisito da Enel – potrà infatti decidere – entro il 15 ottobre se rientrare o meno nella nuova EOF con una quota fino al 30%.
Due business separati, dunque, quelli di EoF e della neonata Global Fiber Optic Infrastructures ma entrambi con l’obiettivo di portare avanti lo sviluppo della fibra ottica in Italia e nel mondo e guidati da due manager ciascuno dei quali dovrà rispondere ad azionisti diversi.