L’Italia della mobilità elettrica
Il nostro Paese sta iniziando ora a recuperare il grave ritardo accumulato nel settore della mobilità elettrica rispetto agli altri Paesi europei, come la Francia, la Germania e la regione scandinava. Oggi in Italia le auto elettriche ibride rappresentano una quota dell’intero mercato nazionale delle quattro ruote pari al 33% circa.
Un dato straordinario, a cui si deve aggiungere il dato delle auto elettriche 100% batteria, che oggi rappresentano il 3% del totale nazionale. Ovviamente si potrebbe fare molto di più, ma prima bisogna rimuovere alcuni ostacoli, di natura non solo finanziaria, ma anche tecnologica e politica.
Ci sono delle scelte da fare, sia di ordine economico, con il prosieguo delle agevolazioni dell’ecobonus per chi vuole acquistare un’auto elettrica, ad esempio, sia tecnico, con l’impiego dei nuovi sistemi di ricarica più veloci e la realizzazione, finalmente, di una rete di punti di ricarica più ampia, capillare e facilmente accessibile dall’automobilista.
Qui entrano in gioco anche le amministrazioni pubbliche locali, non solo quelle centrali e il Governo.
I Comuni e i requisiti per accedere con priorità al piano per la mobilità elettrica
Enel X, la business line globale del Gruppo Enel che offre soluzioni innovative a supporto della transizione energetica, ha reso noto oggi i requisiti per i comuni che accedono con priorità al piano per la mobilità elettrica.
I requisiti:
- la predisposizione di un Piano urbano della Mobilità organico che preveda l’installazione di punti di ricarica presso siti istituzionali e strategici;
- la celerità e snellezza amministrativa nella gestione delle procedure;
- il coinvolgimento dei principali enti locali (Università, Tribunali, musei e altri poli di interesse) adottando politiche di incentivazione (come ad esempio le agevolazioni per il parcheggio) per l’utilizzo dei veicoli a zero emissioni;
- il rispetto dell’accessibilità alle infrastrutture;
- l’elettrificazione della flotta delle amministrazioni locali.
Enel X e il Comune virtuoso di Viterbo
Esempio di “Comune virtuoso” è Viterbo, dove è stata effettuata a tempo di record l’installazione di 34 punti di ricarica previsti dal Protocollo di Intesa siglato tra l’amministrazione locale ed Enel X.
“L’installazione delle infrastrutture di ricarica nel Comune di Viterbo rientra nel Piano Nazionale per la mobilità elettrica che vede Enel X impegnata nell’installazione di oltre 14.000 punti di ricarica entro il 2021”, ha dichiarato Federico Caleno, Responsabile mobilità elettrica di Enel X Italia.
“Il piano – che prevede una copertura capillare in tutte le regioni italiane attraverso la creazione di infrastrutture di ricarica quick da 22kW, fast da 50kW fino alle ultrafast da 350kW – ha spiegato Caleno – è dinamico, flessibile, aperto a tutti coloro, enti pubblici e privati, che intendono collaborare per la crescita della mobilità elettrica in Italia, dando priorità alle Pubbliche Amministrazioni che rispondono ai requisiti del Comune Virtuoso”.
Le infrastrutture di ricarica saranno disponibili al pubblico e potranno essere individuate, prenotate e utilizzate su tutte le piattaforme degli operatori interoperabili.
Particolarmente rilevante in questo contesto è l’interoperabilità, perché lascia al cliente utilizzatore di veicoli elettrici di scegliere liberamente la società di vendita dei servizi di ricarica.
Enel X, che si occuperà anche della manutenzione delle infrastrutture, mette a disposizione dei clienti la sua App Enel X JuicePass, servizio che permette tra le altre cose:
- di ricaricare il veicolo utilizzando semplicemente lo smartphone o la card RFID associata al proprio account;
- sottoscrivere il piano tariffario che risponde meglio alle proprie esigenze, sia con tariffe a consumo che con piani tariffari di tipo flat.