SCARICA IL RAPPORTO ANNUALE DELL’IEA “WORLD ENERGY OUTLOOK 2022”
Illustrato a Roma il nuovo Report dell’IEA
L’emergenza energetica iniziata nell’autunno del 2021 è ancora in corso. La guerra in Ucraina l’ha resa ancora più profonda, ma si cominciano ad intravedere i primi segnali di miglioramento. Gli eventi che si sono succeduti in questi mesi ci hanno resi più consapevoli del problema energetico e anche più sensibili al tema della sostenibilità ambientale, alle nuove tecnologie per la decarbonizzazione e alle politiche di transizione energetica ed ecologica avviate a livello europeo e nazionale.
In concomitanza con il primo anniversario dall’invasione dell’Ucraina ad opera dell’esercito russo, si è tenuto a Roma, nella sala Capitolare del Chiostro del Convento di Santa Maria sopra Minerva, l’evento di presentazione del “World Energy Outlook 2022”, il Rapporto annuale dell’International Energy Agency (IEA).
Birol (IEA): “L’Italia sta raddoppiando la propria capacità di energia rinnovabile”
Come riportato da Energia Italia News, durante l’intervento di apertura, il Direttore esecutivo dell’IEA, Faith Birol, ha avuto parole di apprezzamento per il nostro Paese: “L’Italia sta raddoppiando la capacità delle rinnovabili e qui naturalmente devo fare le congratulazioni al mio amico Francesco Starace (amministratore delegato di Enel, ndr) per questo”.
“L’Europa, rispetto a quello che si prospettava fino a qualche tempo fa, sta molto meglio di quanto avremmo mai sperato, ma non bisogna riposare sugli allori. Il prossimo inverno potrebbe rivelarsi più difficile. Quest’anno abbiamo beneficiato di due fattori: il tempo clemente e il fatto che la Cina, uno dei più grandi importatori di gas al mondo, ha immesso grandi quantità di questo combustibile fossile sul mercato, che poi l’Europa ha potuto acquistare. Una situazione questa che potrebbe cambiare nel tempo, perché la Cina si sta riprendendo ed inizierà a riacquistare tutto il gas che può e che è disponibile sul mercato”, ha dichiarato Birol.
La domanda da farsi, secondo Birol, è la seguente: “La crisi energetica sta rallentando o accelerando la transizione verso le energie pulite?“. La risposta è per nostra fortuna positiva: “avremo un’accelerazione da qui a cinque anni pari a quella vista negli ultimi 20 anni”. Il 2022, ha sottolineato il direttore dell’IEA, sarà ricordato come l’anno in cui la transizione verso l’energia pulita ha subito una vera svolta in positivo.
Riguardo al futuro ruolo di Mosca sullo scacchiere energetico mondiale, Birol non ha dubbi: “Anche se la Russia trovasse nuovi clienti sarebbe difficile tenere lo stesso livello della produzione degli anni passati.
Inoltre, molte aziende internazionali, fornitrici della tecnologia necessaria all’estrazione di gas e petrolio, hanno abbandonato il Paese. La Russia era una pietra angolare del sistema energetico globale, il suo ruolo non potrà che vedersi ridimensionato nei prossimi anni”.
Pichetto Fratin: “All’Italia un ruolo di battistrada nell’energia pulita”
“Fino a poco temo fa il tema era se ci sarebbe stato o no il black out invernale per l’eccessivo uso di gas, ora il tema è come faremo a luglio”, ha affermato il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel suo breve discorso alla presentazione del Rapporto.
Il ministro ha quindi ricordato il peso dell’idroelettrico nel nostro mix energetico. In questo contesto, di clima mite e siccitoso, “il quadro attuale dei bacini che abbiamo non è confortante“, soprattutto guardando alla prossima stagione calda. Accogliendo le sollecitazioni dell’Aie, Pichetto Fratin ha infine sottolineato che come Paese “possiamo e dobbiamo ricavarci un ruolo di battistrada nell’energia pulita, soprattutto con le rinnovabili che sono in crescita“.
Starace (Enel): “Il gas scomparirà, il futuro è delle rinnovabili”
“Presto o tardi il gas scomparirà, ci sono delle alternative migliori per cucinare e riscaldarsi, sicuramente resterà il suo impiego per la produzione di fertilizzanti e a livello industriale”, ha precisato nel suo intervento Francesco Starace, amministratore delegato e direttore generale del Gruppo Enel.
“Il 2022 è stato un anno straordinario per la riduzione delle dipendenze e ce ne renderemo conto quando tra 5 anni guarderemo indietro a quanto accaduto. Come Enel siamo a buon punto. La maggior parte dei Paesi è a buon punto e alcuni non se ne sono nemmeno accorti di questo passaggio storico”, ha aggiunto Starace.
“Il nocciolo duro delle riduzioni della dipendenza del gas si avrà da qui al 2030, il resto sarà una coda. La spinta alle rinnovabili è in corso e l’accelerazione sulle energie pulite non potrà che continuare, fino al raggiungimento del loro massimo potenziale entro il 2050”, ha precisato l’AD di Enel.
“Il gas non scomparirà improvvisamente e nei prossimi anni vedrà ridursi la sua quota nel mix energetico dei Paesi europei. ad esempio, potrebbe ridursi ad un 5% da impiegare nei momenti di crisi nell’approvvigionamento, ma non sarà più un livello alto come quello attuale”, ha proseguito Starace.
Insomma, il futuro è delle rinnovabili, delle fonti energetiche rinnovabili e di tutte quelle risorse che ci garantiranno zero o basse emissioni inquinanti, tra cui l’idrogeno verde.