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Enea-Cineca: ecco il supercomputer italiano per l’energia elettrica da fusione

Ottenere energia elettrica dalla fusione nucleare è uno degli obiettivi principali del consorzio europeo Eurofusion, al quale aderiscono 29 istituzioni di ricerca sulla fusione nucleare di 27 Paesi. Le ricadute scientifiche ed economiche sono considerate di grande rilievo: ad oggi, le numerose imprese italiane impegnate nella produzione di componentistica ad alta tecnologia (tra cui Ansaldo Nucleare, ASG Superconductors, Walter Tosto, SIMIC) hanno vinto contratti per circa 1 miliardo di euro, quasi il 60% del valore delle commesse europee. L’obiettivo è di generare nuovi contratti per altre centinaia di milioni di euro nei prossimi 5 anni.

Di ieri la notizia che la partnership tutta italiana composta da Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) e Cineca (Consorzio interuniversitario di calcolo) ha vinto la selezione internazionale per fornire servizi di supercalcolo e storage dati al Consorzio Eurofusion.

Fino al 2018, Enea e Cineca metteranno a disposizione della comunità scientifica internazionale ‘Marconi Fusion’, una partizione di ‘Marconi’, il principale computer di ricerca italiano, installato presso la sede Consorzio interuniversitario di Casalecchio di Reno (Bologna).

Il piano di sviluppo complessivo di Cineca per il supercomputer prevede investimenti di 50 milioni di euro in due fasi. Attualmente sono dedicati alla fusione 806 dei circa 1.500 nodi di Marconi, per una potenza di calcolo di oltre 1 Pflops.

Entro fine anno, si legge in una nota congiunta con l’Enea, “sarà aggiunta una sezione da 11 Pflops, basata su Intel Xeon Phi Knights Landing e nel luglio 2017 la performance di picco raggiungerà 20 Pflops con 17 PByte di storage ed una potenza elettrica di circa 3 MWatt”.

I servizi di supercalcolo sono essenziali alla ricerca sulla fusione nucleare per arrivare alla produzione di energia elettrica da questa fonte entro la metà del secolo: “Un ruolo cruciale in questo ambito è coperto dalla modellistica computazionale del plasma e dei materiali, come validazione dei risultati sperimentali prodotti dalla macchina ITER e come base per la progettazione della macchina di nuova generazione DEMO”.

La fusione nucleare è il tipo di reazione che avviene in tutte le stelle. Essa consentirebbe di produrre grandi quantità di energia in modo più sicuro ed ecologico delle attuali centrali nucleari (non ci sarebbero scorie radioattive), tuttavia il meccanismo alla base della fusione è stato riprodotto dall’uomo solo a livello sperimentale (escludendo gli utilizzi militari) e sono ancora molte le criticità che devono essere superate per un suo utilizzo nella generazione di energia elettrica.

I progressi compiuti in questo settore negli ultimi anni sono stati comunque particolarmente rilevanti e hanno portato Eurofusion a investire 30 milioni di euro ogni 5 anni per il rinnovo delle infrastrutture di calcolo ed il finanziamento delle relative attività di supporto.

Marconi Fusion sostituirà il precedente sistema di calcolo ad elevate prestazioni fornito dal supercomputer HELIOS dell’International Fusion Energy Centre di Rokkasho, in Giappone.

Il nostro Paese, inoltre, è in prima linea in un progetto da 500 milioni di euro per realizzare il Divertor Test Tokamak (DTT), destinato a fornire risposte scientifiche, tecniche e tecnologiche cruciali nel settore delle fonti energetiche innovative, che Enea sta sviluppando in collaborazione con Consorzio RFX, CNR, INFN, CREATE  e molti  tra i più prestigiosi Atenei italiani, tra cui le Università di Roma 1, Roma 2, Roma 3, Pisa, Milano Bicocca, Catania, Tuscia, Palermo e i Politecnici di Milano e Torino.

Video della cerimonia inaugurale del nuovo servizio “Marconi Fusion” presso la sede Cineca a cui hanno preso parte il Presidente dell’ENEA Federico Testa, il Direttore del CINECA David Vannozzi, il Direttore del progetto Eurofusion Tony Donné, il Direttore Dipartimento Fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare ENEA Aldo Pizzuto e il Direttore del Dipartimento Supercalcolo Applicazioni e Innovazione del CINECA Sanzio Bassini.

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