Assegnati gli Oscar per la televisione, gli ambiti Emmy Awards 2019. Pronostico rispettato per “Il Trono di spade”, andata in onda su Sky lo scorso aprile in contemporanea con gli USA, che si conferma serie tv dell’anno portando a casa ben 12 Emmy e battendo ogni record, dopo quello già ottenuto nelle nomination con 32 candidature.
Tra i premi ricevuti spiccano quelli per la Miglior Serie Drammatica e Miglior Attore Non Protagonista in una Serie Drammatica a Peter Dinklage per il secondo anno consecutivo.
“Fleabag”, incoronata miglior serie nella categoria commedie: la produzione inglese è stata la protagonista della notte con Phoebe Waller Bridge, la creatrice e scrittrice della serie, che si è aggiudicata anche il titolo di miglior attrice.
Bill Porter, la star di “Pose”, premiato come miglior attore protagonista nella categoria drama, mentre Michelle Williams è stata premiata come miglior attrice in una miniserie per “Fosse/Verdon”.
Jharrel Jerome ha vinto l’Emmy come miglior attore protagonista in una miniserie per “They See Us”.
Al secondo posto assoluto, si posiziona la celebrata serie “Chernobyl”, la serie Sky Original e HBO (disponibile su Sky Box Sets), con 10 Emmy, tra cui Miglior Miniserie, Miglior Regia per una Miniserie a Johan Renck, Miglior Sceneggiatura per una Miniserie a Craig Mazin
Tra gli altri titoli premiati, in evidenza anche i 7 Emmy per “Free Solo”, già vincitore dell’Oscar come miglior documentario, storia del climber Alex Honnold, andata in onda in primavera su National Geographic.
Due, invece, sono gli Emmy conquistati da “Succession”, tra cui spicca quello per la Miglior Sceneggiatura per una Serie Drammatica. La prima stagione è disponibile su Sky Box Sets e la seconda è in arrivo il 9 ottobre su Sky Atlantic.
Infine, un riconoscimento va anche a “A very english scandal” – andata in onda su FOX – per Ben Whishaw, come miglior attore non protagonista in una miniserie.
La cerimonia sancisce il successo di HBO su Netflix, battuta 32 premi a 27. Amazon conquista invece 15 titoli.
Miglior drama
“Game of Thrones”
Miglior comedy
“Fleabag”
Miglior miniserie
“Chernobyl”
Miglior film-tv
“Black Mirror: Bandersnatch”
Miglior attore di una serie drama
Billy Porter, “Pose”
Miglior attrice di una serie drama
Jodie Comer,” Killing Eve”
Miglior attore di una serie comedy
Bill Hader, “Barry”
Miglior attrice di una serie comedy
Phoebe Waller-Bridge, “Fleabag”
Miglior attore non protagonista di una serie drama
Peter Dinklage, “Game of Thrones”
Miglior attrice non protagonista di una serie drama
Julia Garner, “Ozark”
Migliore attore non protagonista di una serie comedy
Tony Shalhoub, “The Marvelous Mrs. Maisel”
Miglior attrice non protagonista di una serie comedy
Alex Borstein, “The Marvelous Mrs. Maisel”
Miglior attore in una miniserie o film-tv
Jharrel Jerome, “When They See Us”
Miglior attrice in una miniserie o film-tv
Michelle Williams, “Fosse/Verdon”
Miglior attore non protagonista in una miniserie o film-tv
Ben Whishaw, “A Very English Scandal”
Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film-tv
Patricia Arquette, “The Act”
Miglior regia per una serie drama
Jason Bateman, “Ozark” (Reparations)
Miglior regia per una serie comedy
Harry Bradbeer, “Fleabag” (Episode 1)
Miglior regia per una miniserie o film-tv
Johan Renck, “Chernobyl”
Miglior sceneggiatura per una serie drama
Jesse Armstrong, “Succession” (Nobody is ever missing)
Miglior sceneggiatura per una serie comedy
Phoebe Waller-Bridge, “Fleabag” (Episode 1)
Miglior sceneggiatura per una miniserie o film-tv
Craig Mazin, “Chernobyl”
Miglior guest star femminile di una serie drama
Cherry Jones, “The Handmaid’s Tale”
Miglior guest star maschile di una serie drama
Bradley Whitford, “The Handmaid’s Tale”
Miglior guest star femminile di una serie comedy
Jane Lynch, “The Marvelous Mrs. Maisel”
Miglior guest star maschile di una serie comedy
Luke Kirby, “The Marvelous Mrs. Maisel”