La diffusione (epidemica) dello smartphone negli ultimi anni ha mutato la quotidianità di quattro miliardi di persone come nessun’altra innovazione tecnologica al mondo. Dalla mattina alla sera, al lavoro come a casa, senza smartphone ormai ci si sente perduti.
E ormai persino i produttori e gli azionisti delle multinazionali che li producono ne raccomandano un uso sensato.
Il capo della Apple per esempio consiglia di non portare lo smartphone a scuola, Emmanuel Macron l’ha vietato e persino il governo sudcoreano ha varato da anni dei provvedimenti per difendere i più giovani dalle conseguenze più nefaste.
Lo smartphone nuoce alla salute, all’istruzione e alla società.
È ora di svegliarsi (quarta di copertina).