“Con la vittoria di Donald Trump nelle elezioni presidenziali del 2024, ci si aspetta un notevole aumento di sostegno alle iniziative dell’imprenditore Elon Musk, che si distingue nel settore delle telecomunicazioni con Starlink, la innovativa rete satellitare globale. Questo scenario può significare un’ulteriore accelerazione dei piani di espansione per Starlink, con un impatto significativo non solo nel mercato statunitense, ma anche in quello europeo e italiano”. Lo sottolinea all’Adnkronos, Giovanni Zorzoni, presidente dell’Associazione Italiana Internet Provider.
Starlink più in concorrenza con l’FWA che con la fibra
Per Zorzoni “Starlink, concepita per fornire connettività a banda larga direttamente via satellite, ha già dimostrato una notevole capacità di competere in maniera diretta con alcune soluzioni terrestri, in special modo nelle aree di digital divide, in particolare negli ambiti delle cosiddette case sparse. Sebbene ci sia chi considera Starlink una minaccia per il mercato della fibra ottica – dice – il suo impatto maggiore potrebbe essere sulle reti mobili e, in particolare, sui servizi Fwa (Fixed Wireless Access)”. Questo tipo di servizio, continua, spesso basato su reti radiomobili con antenne fisse, offre accesso Internet in aree difficili da cablare: il sistema satellitare di Starlink riesce a fornire una connessione in questi ambiti simile ad FWA, sebbene sempre non comparabile alla fibra ottica (che appunto è “ultra broadband”), superando molte delle limitazioni di realizzabilità dei servizi FWA e interferendo con i piani di sviluppo e sostenibilità degli operatori radiomobili.
Starlink potrebbe accentuare concorrenza a operatori mobili
“Con la rinnovata leadership americana – afferma – Starlink potrebbe ulteriormente intensificare la sua competizione con gli operatori mobili, imponendo agli operatori europei di adeguarsi per mantenere la loro posizione sul mercato, anche considerando che il WiFi-7 sulla banda dei 6Ghz, i sistemi LoRa WAN e altre tecnologie hanno già ridotto, negli ultimi anni, in modo significativo il perimetro di redditività delle reti 5G e future 6G”. La penetrazione di Starlink in Europa, conclude, potrebbe spingere gli operatori a rivedere nuovamente le strategie di espansione della copertura radiomobile e degli investimenti sul 5/6G, finalmente accelerando dopo anni di annunci o arrendendosi al fatto che ormai hanno raggiunto il picco del mercato e della redditività.